Detto tra noi

"A Lucca solo la Lucchese"

lunedì, 14 aprile 2014, 17:42

di fabrizio vincenti

"A Lucca solo la Lucchese". Quante volte lo abbiamo sentito dire, quante volte lo abbiamo detto. Ma, certo, vederselo scritto sulle maglie di un gruppo di ragazzini terribili, i Giovanissimi 1999 della Lucchese, lo ammettiamo, ci ha fatto un piacere immenso. Questi giovani calciatori, guidati da mister Marco Bertini e supportati da un gruppo di accompagnatori e dirigenti appassionati, ha vinto il campionato provinciale della loro categoria sul prato del Porta Elisa e alla fine hanno esibito le loro magliette rossonere con su scritto un inno di amore verso la Pantera.

La vittoria finale, ai danni dell'Atletico Lucca di un grande ex rossonero come mister Renato Roffi, è stata una sorta di summa di quello che vuol dire essere la Lucchese. I ragazzi hanno dovuto fare i conti con una Folgor Segromigno che come tutte le formazioni che affrontano i rossoneri ha dato l'anima pur non avendo nulla da chiedere al campionato. E anche a loro vanno i nostri complimenti. E' nel destino della Lucchese. Onori e oneri. Soprattutto i secondi. Ecco perché questa società deve essere all'avanguardia, deve essere impeccabile, deve lasciare indietro tutti per stile. Rivendicando, però, la sua superiorità, per quanto l'assessore Tuccori si affanni a parlare di pari opportunità. La Lucchese è la Lucchese. Punto.

Sappiamo che c'è molto da fare, anche nel settore giovanile, ma la vittoria di questi ragazzi, vera, vissuta, entusiasmante, nella cornice unica del Porta Elisa serve a ricordarci che, senza togliere nulla a nessuno, "A Lucca solo la Lucchese". Ecco il nostro sogno più grande, molto di più della promozione che è comunque un tassello fondamentale nel cammino: far sì che la Lucchese torni a essere la protagonista incontrastata del territorio e che in lei, anche se si milita con un'altra maglia, ci si riconosca, sia un punto di riferimento. Quello che manca da anni. E che ha portato e porta molte squadre a manifestare un furore agonistico che sfocia spesso in ostilità. Quasi nella soddisfazione di veder perdere i rossoneri, quasi a dire: sono come una qualunque altra squadra. No. No. E ancora no. La Lucchese è la Lucchese. E lasciateci nelle orecchie, per un attimo ancora, il coro dei genitori in tribuna che gridano "Lucchese, Lucchese!". Ce ne eravamo dimenticati. Grazie. E, prima di tutto, grazie ragazzi. Restate rossoneri per sempre. Comunque e dovunque il destino vi porti.



Altri articoli in Detto tra noi


giovedì, 21 marzo 2024, 16:23

Chi fa cosa

Chi ci segue con costanza sa benissimo che non ci siamo mai scagliati contro chi è stato sconfitto o chi è in qualche modo uscito di scena. Non lo abbiamo fatto nemmeno una volta terminate gestioni semplicemente vergognose del più o meno recente passato, non abbiamo alcuna intenzione di farlo...


giovedì, 7 marzo 2024, 14:13

Caro amico ti scrivo...

Caro Beppe, ho finito di piangere, il primo impulso, inutile nascondersi, è sempre quello: dare sfogo alla sofferenza, alle emozioni attraverso le lacrime. Si fa un bel dire che tutti sapevamo, tu per primo, che la Signora in Nero stava arrivando.



giovedì, 29 febbraio 2024, 14:34

Una società "ambiziosa"

"In questa fase di transizione verso il perfezionamento del closing ci concentreremo sulla pianificazione di un adeguato progetto di rilancio”, così spiegava Ray Lo Faso nella nota ufficiale in cui si conferma il passaggio della società rossonera dalle mani dei quattro soci a quello del gruppo Bulgarella.


domenica, 4 febbraio 2024, 18:08

Lo stadio che verrà...

Qualche tifoso forse un po' superficialmente dà già le cose per fatte dopo l'annuncio dell'accordo tra la Lucchese e l'Aurora Immobiliare per il nuovo Porta Elisa. Il cambio (apparente) di direzione della società rossonera, che a maggio sconfessò la firma apposta da Alessandro Vichi all'accordo e che per mesi ha...