Detto tra noi

Non sparate sul pianista. Anzi, sul portiere

martedì, 21 ottobre 2014, 23:57

di fabrizio vincenti

Dite pure che abbiano una predilezione per le cause perse, ma quest'aria di scaricamento che aleggia su Leandro Casapieri non ci piace per nulla. Sarà che abbiamo il senso della riconoscenza, sarà che non ci piacciono i capri espiatori, sarà che, riguardando i voti di settembre e di ottobre di tutti i quotidiani ai giocatori rossoneri, il portiere è tutt'altro che malmesso, sarà tutto questo e anche di più, dicevamo, ma l'idea di scaricare addosso a Casapieri i mali della Lucchese ci pare l'ennesimo bersaglio sbagliato. 

Casapieri, che ricordiamo anche lo scorso anno partì malissimo, non ci pare possa essere imputato della praticamente nulla vena realizzativa dei rossoneri, e se ha commesso più di qualche evidente errore, va anche aggiunto che ha salvato più di una volta la rete rossonera: andatevi a rivedere le immagini di questa prima parte del campionato, se non credete alla vostra memoria. 

Questo ragazzo, di una modestia e di una volontà davvero rare nel mondo del calcio, ha realizzato un sogno che a tutti sembrava impossibile: partire dall'Eccellenza, senza il conforto di grandi mezzi fisici, e arrivare sino nei professionisti. Con ogni anno qualche solone che gli pronosticava l'impossibilità di poter fare bene: prima in serie D, poi in una squadra che doveva vincere il campionato, ora tra i professionisti. Eppure Leandro ha saputo smentire tutti. A suon di parate e di un colpo d'occhio, e di reni, che gli ha consentito di colmare il gap fisico dell'altezza. 

Se un errore è stato fatto, e probabilmente verrà rimediato a breve, è quello di non avergli affiancato un portiere esperto, in grado di supportarlo, anche emotivamente, nel passaggio tra i professionisti. E magari sostituirlo nei momenti, come quello attuale, in cui l'esposizione ulteriore rischia di essere un danno. A Casapieri serve di ritrovare fiducia nei suoi mezzi e se possibile velocizzare ancora di più la reattività. Ma non spariamo su questo ragazzo né, tantomeno, riduciamo i limiti di questa squadra, costituita nella sua quasi totalità da esordienti in categoria, a chi sta in porta. Faremmo un torto a lui e alla verità. Forza Leandro!



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