Detto tra noi

Notte prima degli esami: l'emozione di un nuovo campionato

venerdì, 26 agosto 2016, 18:46

di fabrizio vincenti

Passano gli anni, ma l'atmosfera, anche per noi che lavoriamo narrando le vicende della Lucchese mai avendo perso la passione, l'inizio del campionato è una sorta di notte prima degli esami. Quando l'adrenalina di consuma, ti tiene sveglio, ti dà la carica. Non è un giorno come gli altri, non lo potrà mai essere per chi come noi, vive anche di calcio. Non solo per professione. E ogni stagione è solo in parte nuova, in una sorta di eterno ritorno. 

Per Gazzetta Lucchese, in continua crescita di numeri, e prima di tutto dobbiano dire grazie a voi che ci seguite con affetto e con lo spirito di chi sente sua questo quotidiano on line anche quando ci muovete appunti o consigli, sarà l'anno del decennale, e con immuato entusiasmo seguiremo le sorti della Pantera. A partire dalla trasferta di Olbia. Contiamo, nel corso dell'anno di darvi conto di qualche nuova iniziativa ora allo studio. Ma ci sarà occasione per parlarne.

Veniamo però al campionato, che prende finalmente il via dopo l'inutile coppa Italia e una serie di amichevoli che, come sempre, lasciano il tempo che trovano. L'impressione, che sarà poi il campo a confermare o meno, è che la formazione allestita da Obbedio con grande umiltà sia in grado di regalare soddisfazioni. Quante e come, solo il Dio Eupalla, come scriveva Gianni Brera, può dirlo. Ma è già un segnale importante, in un'estate che era partita decisamente così così da un punto di vista societario, con l'ennesima rifondazione, quasi una figura mitologica Andrea Bacci, che tutto crea e tutto distrugge in breve tempo girando sempre disinvoltamente pagina. Manteniamo, anche alla luce di alcuni segnali, le riserve sull'assetto societario e organizzativo ma non è questo il contesto. 

Lo spazio lo reclama il campo e allora l'unica cosa che conta è essere accanto ai rossoneri che proveranno a regalare finalmente qualche soddisfazione a un pubblico che, per l'ennesima volta, ha aperto il suo cuore alla speranza. Gli oltre mille abbonamenti, un risultato che mancava dai tempi di Fouzi Hadj, se non erriamo, è un segnale che non può essere lasciato cadere. Il popolo rossonero ha risposto sì all'appello ed è un risultato frutto non solo dei prezzi. Nell'aria, anche tra chi aveva raffreddato la passione, c'è una piccola fiammella. Toccherà alla società e alla squadra non spegnerla con inutili polemiche, errori gratuiti o prestazioni non all'altezza.

Nell'osservare i volti di chi era in campo alla presentazione, ci hanno colpito le espressioni di due protagonisti. Galderisi e Forte. Il primo, come sempre spontaneamente emozionato, ci sembra da una vita con noi, eppure è solo alla sua prima stagione con tanto di ritiro. E' la sua occasione: di cuore gli auguriamo di fare bene e di cogliere quei risultati che altrove non è riuscito a centrare. Quanto al centravanti, che ha fortissimamente voluto tornare a Lucca, lo ricordiamo con lo sguardo fisso verso la tribuna dove erano assiepati il migliaio di sostenitori. Quasi a cercare un contatto diretto verso quel pubblico che grazie ai gol di due stagioni fa e in particolare quel rigore contro il Pisa lo ha adottato. Galderisi e Forte, senza togliere nulla a tutti gli altri: da questi due possono passare le soddisfazioni della stagione rossonera. Se la loro consacrazione dovesse passare da Lucca, beh, allora ci sarà da divertirsi. Intanto, godiamoci l'emozione di un nuovo torneo che parte. E lasciamo un piccolo spazio ai sogni. Senza di essi, resta poco.



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