Detto tra noi

1+1 fa 3

giovedì, 15 giugno 2017, 10:40

di fabrizio vincenti

Uno più uno, stavolta fa tre. Le conferme di Antonio Obbedio e di Giovanni Lopez sono un buon inizio in vista del prossimo campionato, che ormai, pare strano ma è così, è già alle porte. Tra poche settimane i rossoneri saranno di nuovo al lavoro, nel frattempo ci sarà da capire quale squadra darà vita la società, le cui mosse in tema di allargamento della compagine continuano a rimanere sottotraccia a distanza di numerosi mesi. Come sottotraccia, anzi impalpabile, è il contributo dato dall'amministrazione Tambellini, che mesi fa radunò anche i sindaci della Piana per l'immancabile foto di rito. Da allore nemmeno chiacchiere: zero di zero. Direi normale, visto l'interesse sempre manifestato verso la causa rossonera. 

Quello che appare certo, e del resto confermato dalle dichiarazioni dell'amministratore Bini, che dentro la Lucchese dovrebbero entrare alcuni imprenditori con quote di piccolo-medio calibro. L'ipotesi di un acquirente della maggioranza del pacchetto è tramontata, ammesso che abbia mai avuto concretezza e disponibilità a vendere. Si spiega solo così la scelta di definire le posizioni chiave di Obbedio e Lopez. Una nuova guida societaria non avrebbe mai consentito di piazzare due pedine fondamentali senza prima essere entrata dentro il Porta Elisa. 

La scelta di confermare due dei protagonisti della passata stagione è più azzeccata. In primis per un problema di continuità. Da queste parti, come la tela di Penelope, sono state costruite e sfatte troppe trame. Sono state imboccate e poi abbandonate strade in continuazione. Proprio l'opposto di quello che la piazza vorrebbe, ovvero continuità e progettualità. 

La conferma, meritata, di Obbedio e Lopez va nella direzione giusta anche perché suffragata dai risultati. Il direttore sportivo ha fatto molto bene, considerando il budget a disposizione. D'estate ha allestito una formazione che senza guai societari sarebbe riuscita a arrivare nei primi sei posti, valorizzando più di un giocatore, Nobile, ma non solo, su tutti. A gennaio, in un quadro a dir poco complicato, Obbedio è riuscito a vendere al massimo prezzo due giocatori praticamente non di proprietà, con Forte in prestito e Terrani in scadenza, alleggerendo il monte ingaggi e non spendendo un euro per i rinforzi, che almeno in parte, ma era prevedibile, non hanno brillato. Ma a caval donato non si guarda in bocca, si usa dire. Il suo lavoro, comunque, è stato basato su concretezza e lucidità. La conferma è il minimo che la Lucchese potesse fare, se non voleva ancora una volta riazzerare tutto.

Stesso discorso per Lopez, che come per la sua prima esperienza in rossonero ha portato una sana dosa di praticità, fondamentale nel periodo in cui la squadra sembrava essere finita in un buco nero. Lopez si è meritato la conferma sul campo, oltretutto non avendo chiesto nulla al suo arrivo e portanto la Lucchese a risultati nemmeno immaginabili. E dopo la gara tra Parma e Pordenone forse in molti avranno capito che sarebbe stato diffficile fare di più. Lopez, come fu per l'anno scorso per Galderisi, merita la possibilità. finalmente, di prendere la squadra dall'inizio e giocarsi le sue carte. E con queste due mosse si può ben dire che uno più uno non fa due, ma tre. Perché le scelte sono azzeccate e i due sono un valore aggiunto. Ora c'è da non disperdere l'entusiasmo. E' la missione più importante che attende la società. non può fallire. Punto e basta.



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