Detto tra noi

E' un filmeee!

sabato, 28 luglio 2018, 10:10

di fabrizio vincenti

E' un filmeee! Quante volte avete, abbiamo, sorriso alla visione del simpatico spot pubblicitario di una nota azienda della Piana? Uno slogna che è divenuto leggenda, ripreso, riadattato per ogni situazione paradossale, passato di bocca in bocca quando c'è stato da commentare l'incommentabile, quando la situazione è a metà tra il ridicolo e il grottesco. Beh, il filmeee è arrivato alla Lucchese. E allora di fronte ai tanti problemi della vita, molti seri, bene stemperare gli animi. Bene buttarla a ridere, perché questa Lucchese, questa società provoca, prima di tutto, tante risate. Naturalmente amare. 

Credevamo di aver visto di tutto, con la penosa sceneggiata di Lorenzo Grassini. Ci eravamo sbagliati. E quanto stiamo vivendo, davvero, lascia senza parole. Il salvataggio effettuato da Arnaldo Moriconi (parzialmente) e dai soci lucchesi (per più della metà) è l'unica nota positiva di queste settimane. Chiariamo a scanso di equivoci: il salvataggio è stato effettuato, in primis, per evitarsi guai, una saccata di guai, in caso di fallimento ai diretti interessati. Va precisato per qualche inguaribile romantico, ma non toglie nulla all'operazione e, del resto, quando gli interessi dei singoli, in questo caso dei soci, vanno a braccetto con quelli della comunità, in questo caso dei tifosi rossoneri, niente da dire. Forse da ridire lo avrebbero gli stessi soci lucchesi che si sono fatti, ancora una volta fregare, da Moriconi: il ripianamento sarebbe avvenuto anche se loro non avessero tirato fuori un euro invece ne hanno tirati fuori tanti, più della metà. Ma andare a giocare a poker da dilettanti, e con l'ombra di una fideiussione che poteva essere escussa, al tavolo di un esperto giocatore come l'imprenditore dalla ieratica barba, significa perdere appena messisi a sedere. Il silenzio, e qualche precisazione di rito mentre sotto soffia il malumore per le scelte di questi giorni va letta solo in un senso: sono presi per la cravatta, e sperano di rientrare di quanto dato. Ancora una volta dipendono mani e piedi (e portafoglio) dalle decisioni di Moriconi. 

Molto da dire, invece, è sulla conduzione di quanto sta accadendo. Sui giorni buttati via. Sulle interminabili trattative condotte che stanno annodando giorno dopo giorno la situazione. Chi tira i fili, si sa: Arnaldo Moriconi, che in linea con il suo stile non figura praticamente da nessuna parte, al punto che, formalmente, se uno volesse intraprendere una trattativa o accreditarsi, dovrebbe rivolgersi a Carlo Bini, l'eterno dimissionario, che detiene l'80 per cento del pacchetto delle quote. Che lui non conti nulla, però, lo sa anche il suo fido bassotto. Il bassotto sta in silenzio, Bini ogni tanto abbaia alla luna, tra una firma e un'altra di contratti, tra cui quello incredibile sulla cessione dei diritti a Città Digitali e di cui vi abbiamo dato conto. A proposito: che farà Lucca United con l'ipotesi di rinnovo del contratto di comodato del marchio alla luce degli ultimi sviluppi? 

Quale direzione di marcia stia prendendo la Lucchese, però, nessuno lo sa. La sensazione è che Moriconi, nonostante i mille spifferi fatti filtrare, mai dichiarazioni ufficiali, solo voci abilmente messe in circolazione o in bocca a fidi e/o inconsapevoli cortigiani, voglia continuare ancora per un po' a guidare la macchina rossonera, prima di ritirarsi alla sua vera passione, quella, appunto, delle auto. Essendo universalmente nota la sua totale mancanza di competenza sul calcio, è lui stesso a scherzarci simpaticamente sopra, viene da chiedersi chi stia dirigendo la Lucchese, che per ora non ha nemmeno un direttore sportivo. A vedere dalle mosse che si stanno susseguendo, diremmo Marcella Ghilardi, segretaria che ha saputo reggere indenne miracolosamente ai vari passaggi societari e unica figura professionale presente, oltre naturalmente a Ivano Reggiani. Sulla presentazione di questo faro del calcio, rinviamo al titolo. A sentirlo parlare, il calcio ha perso un'occasione incredibile snobbandolo per anni. Un dirigente da far impallidire Artemio Franchi. Una risorsa che potrebbe, se valorizzata, rilanciare, grazie alla sua rete di contatti, l'intero calcio italiano. Probabilmente vuol provare a fare l'operazione da Lucca. Per lui parlano, come ha ribadito  in conferenza stampa, le tante citazioni rintracciabili su internet. Guardatele. E poi fatevi un'idea. Come sempre conteranno i fatti, per quanto sinora, per il Nostro, non siano stati particolarmente lusinghieri, almeno nelle vesti di manager calcistico. Per non parlare dei guai nelle aule di tribunale con sua condanna in primo grado a 2 anni e 6 mesi per bancarotta.

A questo punto, c'è solo da attendere gli sviluppi del campo, di quelli societari, a breve, non vediamo che scenari poco rassicuranti, con Moriconi che pare essere abilissimo a trovare intelocutori a dir poco equivoci. L'elenco, in dodici mesi, è vastissimo. Dunque, se deve cedere a soggetti quantomeno dubbi, meglio vada avanti e ci metta la faccia. E possibilmente i soldi. Dell'unica pista probabilmente seria, quella di un imprenditore lucchese, si sono perse le tracce. Attendiamo invece risposte dal campo. Dove Favarin sarà chiamato a un lavoro straordinario. Ha dalla sua, e non è poco, il vantaggio che comunque vada sarà un successo: società ancora senza una precisa direzione di marcia, giocatori raccattati quando tutte le squadre sono completate, punti di penalizzazione in arrivo. Dovrà provare a salvare la baracca e ci fa sorridere leggere che ha creduto nel progetto: che la società vada avanti nel tempo, non ci sono garanzie (tant'è vero che continuano i contatti per la cessione e facciamo fatica a pensare che Moriconi getti sul tavolo un milione di euro per la gestione). Dunque, di quale progetto parli, ci resta oscuro. La speranza, almeno dentro di noi, è che trasmetta la sua grande voglia di fare calcio ai giocatori. Saremo, come tutti i tifosi, a fianco della squadra nel suo tentativo di rincorrere un sogno. E siamo vicini anche a Alvaro Vannucchi, Adolfo Tambellini e Vanni Pessotto: tre importanti storie rossonere che sono state estromesse, due già ufficialmente, una data quasi per certa. In nome di quale nuovo corso, ancora non si sa. 



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