Porta Elisa News

Russo: "Deve essere un progetto di tutta la città"

martedì, 30 luglio 2019, 13:25

Il neo presidente della Lucchese Bruno Russo si presenta. È visibilmente emozionato e sottolinea: “Mi associo alle emozioni di Mario perché parlare di Lucchese per me è sempre una cosa particolare. Non mi interessa il passato sul quale potrei scrivere un libro, voglio soltanto ringraziare Mario Santoro, Daniele Deoma e il meno conosciuto Alessandro Vichi che ha fatto un lavoro straordinario per far partire questo progetto. Secondo me è un progetto della città, deve essere di tutte quelle persone che vogliono bene alla Lucchese. Siamo in ritardo su tutto, abbiamo tanto da lavorare e spero nella collaborazione di tutti. Un giorno vorrei arrivare ad avere una società come quella in cui ho giocato. Alla base di tutto, la Lucchese deve essere una società sana. Avrò un ruolo molto particolare e importante ovvero il presidente”.

Dopo “la ruspa” ha preso la parola Alessandro Vichi che insieme a Santoro è stato il maggior promotore alla ricerca degli sponsor per dar vita alla nuova Lucchese: “Anche se sono meno conosciuto, vivo a Ghivizzano, lavoro in una compagnia petrolifera, non sono abituato alle conferenze stampa, anche se io guardo le aziende dall’interno che devono portare dei numeri e che devono sostenersi. Mi sono avventurato in questo percorso perché per me il calcio è sempre stato vissuto sotto altri profili, ho fatto l’allenatore nelle giovanili, fino a due giorni fa facevo parte del Ponte a Moriano, ma alla fine sono sempre stato tifoso della Lucchese. Ci saranno critiche, ma il mio sogno sarebbe quello che i lucchesi capissero che ciò che è stato fatto ieri è qualcosa di folle, tutti (il notaio Costantino, il commercialista Mei) si sono occupati in maniera straordinaria per far si che oggi fossimo qui. Devo ringraziare in modo particolare il sindaco Tambellini che si è reso disponibile a tutte le ore del giorno, anche se intorno ha persone forse non all'altezza. Potremmo sbagliare ma insieme ai soci (Russo, Deoma e Santoro) ci metteremo la faccia, faremo di tutto affinché la Lucchese possa tornare agli splendori di una volta. È chiaro che abbiamo bisogno di tutti, basta chiacchiere, basta discorsi, diamo un messaggio a tutti a prescindere dai colori. Se saremo tutti insieme, potremo fare la storia. Con la nostra rinascita spero che molti ragazzi ancora senza squadra possano aderire al nostro progetto”. 

Daniele Deoma è il nuovo direttore sportivo: “Per me è una grande emozione fare calcio nella città dove sono arrivato 20 anni fa. Oggi ripartiamo da zero. Lucca ha rischiato di rimanere senza calcio. Noi ripartiamo dal niente, ma abbiamo una grande cosa: la tifoseria che merita rispetto. Quando noi indossavamo la maglia della Lucchese era come se giocassimo per una famiglia. Dobbiamo dare un segnale forte, dobbiamo tornare una società come quella del 2000. A differenza di qualcun altro che si stava facendo pubblicità, noi abbiamo la cultura del lavoro, noi eravamo a lavorare e a fare le cose per essere qui oggi. Rispetto ad altri, noi abbiamo un vantaggio, conosciamo voi giornalisti, ci capiamo e abbiamo una cosa importante rispetto agli altri: senso di appartenenza”. 

 




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