Detto tra noi


Detto tra noi

Chi fa cosa

giovedì, 21 marzo 2024, 16:23

di fabrizio vincenti

Chi ci segue con costanza sa benissimo che non ci siamo mai scagliati contro chi è stato sconfitto o chi è in qualche modo uscito di scena. Non lo abbiamo fatto nemmeno una volta terminate gestioni semplicemente vergognose del più o meno recente passato, non abbiamo alcuna intenzione di farlo adesso che il direttore generale si è dimesso (o qualcuno sostiene indotto alle dimissioni) e il direttore sportivo rossonero rimosso. Il nostro ragionamento non ha nulla collegabile a quello che è ormai alle spalle, quanto al presente e, soprattutto, al futuro. Sono passati quasi venti giorni dal momento in cui due delle figure apicali della Lucchese hanno fatto le valigie. Ci attendevamo che qualcosa succedesse, come peraltro molti di voi, a maggior ragione dopo i tuoni e fulmini scagliati dal presidente Bulgarella per il tramite di una intervista. Ma abbiamo sempre pensato che la scelta di decapitare i vertici aziendali, oltre che a nascere dal tentativo di migliorare una situazione evidentemente non soddisfacente della stagione, venisse accompagnata da nuovi ingressi. A distanza, come dicevamo, di quasi venti giorni, tutto tace. Con uno scarno comunicato, uno dei pochi ufficiali di questa società che sul piano della comunicazione ha amplissimi margini di...


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Caro amico ti scrivo...

giovedì, 7 marzo 2024, 14:13

di fabrizio vincenti

Caro Beppe, ho finito di piangere, il primo impulso, inutile nascondersi, è sempre quello: dare sfogo alla sofferenza, alle emozioni attraverso le lacrime. Si fa un bel dire che tutti sapevamo, tu per primo, che la Signora in Nero stava arrivando. Ma una cosa è saperlo, pensarci, soffrirci, un'altra è sentire il suo brivido che ti arriva alle spalle di prima mattina o, come per te, esserne investito in pieno. Le lacrime sono inevitabili, il dolore intenso, l'esserci preparati conta poco. Non è questo il punto, infatti: il punto è che devo asciugare le lacrime. Per forza. Te lo devo, te lo dobbiamo, perché se dovessi portarmi qualcosa di te, mi porterei il tuo umorismo, la tua voglia di vivere e di sorridere. Non certo le lacrime. Non so più quanti anni di amicizia ci legano, probabilmente oltre 40, qui il tempo vola. E mi pare ieri che ti ricordo a Civitavecchia, in un pomeriggio segnato da un caldo africano. Tu in basso, ovviamente a tifare, io vicino a Maida a dar vita alla mia solita ritualità scaramantica, fatta di mancati respiri, di frasi ripetute, di movimenti del corpo, di silenzi assoluti. Eravamo alla metà degli anni '80, e in quel bunker che è la tua edicola si andava per segnarsi per le trasferte e acquistare i biglietti per le...


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Una società "ambiziosa"

giovedì, 29 febbraio 2024, 14:34

di fabrizio vincenti

"In questa fase di transizione verso il perfezionamento del closing ci concentreremo sulla pianificazione di un adeguato progetto di rilancio”, così spiegava Ray Lo Faso nella nota ufficiale in cui si conferma il passaggio della società rossonera dalle mani dei quattro soci a quello del gruppo Bulgarella. Era il 9 febbraio del 2023. Nelle stesse ore, il presidente Bulgarella, accolto con grande affetto dai tifosi rossoneri al Museo Rossonero, spiegava: "Il calcio non è un'azienda come un'altra: è prima di tutto dei tifosi, dobbiamo creare gli strumenti per dare soddisfazione a chi merita più degli altri. Se si devono fare cose del genere, non ci ci si deve vantare e essere al servizio: siamo all'inizio di un percorso. Non volevo nemmeno venire, abbiamo un contratto, dobbiamo fare i fatti. Io sono un sognatore nella vita. nel lavoro e nello sport, ma per sognare si deve crederci e metterci il cuore perché si realizzino. Il settore giovanile? C'è tutta l'intenzione di dare vita a un settore giovanile importante". Un mese dopo, era il 16 marzo del 2023, al Real Collegio, in occasione della formalizzazione del passaggio davanti al notaio, sempre Lo Faso ribadiva alcuni concetti: "La forza del fare è quello che si è fatto: in utile fare proclami, sicuramente daremo molta importanza al settore giovanile, sia come marketing territoriale, sia come servizio alla città, sia per la prima squadra. A livello societario dovremo avere una compagine forte, anche grazie a chi ci ha lavorato sinora, difficilmente sennò arrivano i risultati...


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Lo stadio che verrà...

domenica, 4 febbraio 2024, 18:08

di fabrizio vincenti

Qualche tifoso forse un po' superficialmente dà già le cose per fatte dopo l'annuncio dell'accordo tra la Lucchese e l'Aurora Immobiliare per il nuovo Porta Elisa. Il cambio (apparente) di direzione della società rossonera, che a maggio sconfessò la firma apposta da Alessandro Vichi all'accordo e che per mesi ha negato ogni interesse, pare essersi realizzato con il raggiungimento di un nuovo accordo sotto la benedizione del Comune. Dicevamo, apparentemente. E proviamo a spiegarci citando le parole dell'amministratore delegato Lo Faso nell'agosto scorso: “Fin dai primi giorni abbiamo ribadito che non siamo venuti per lo stadio e a nostro avviso il progetto è eccessivo: 50 milioni di costi pongono un problema economico. Chi investe? Chi paga? Mi pare sovradimensionato e comunque per noi non è sostenibile. Se Aurora Immobiliare ha gli investitori è un discorso, noi su queste cifre non ci muoviamo". Parole che suonarono come una bocciatura senza appello. Poi, nei mesi successivi il dialogo è ripreso. Ma un accordo poteva essere trovato solo a due condizioni: o la Lucchese cambiava idea, o il progetto veniva cambiato e reso più consono (anche economicamente) alle possibilità e agli interessi della società rossonera.  La seconda ipotesi è stata esclusa...


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Tre domande alla società rossonera

sabato, 30 dicembre 2023, 15:19

di fabrizio vincenti

L'amministratore unico della Lucchese, Ray Lo Faso, con la sua solita gentilezza e le sue buone maniere, ha fatto gli auguri a tutti. Ai tifosi. Ai giornalisti. Ai tecnici. E ovviamente ai giocatori. E poi si è prontamente smaterializzato. Idem il direttore generale Giuseppe Mangiarano, che ha augurato buone feste ed è tornato nel retrobottega, così come ha fatto sinora, visto che il suo lavoro non ha mai, o quasi mai, previsto un contatto con la stampa. Quanto al presidente Bulgarella, dopo le due uscite, di febbraio e poi a maggio, con la chiusura delle trattative, non si è esposto. Per carità, tutti dicono e ripetono che sono a disposizione per domande. Ma per quello che ci riguarda, non è il problema di una intervista, o magari di uno scoop o presunto tale, materia che ci lascia del tutto indifferenti. Il problema è un contatto sistematico con il mondo delle informazione e di conseguenza con l'opinione pubblica e l'intera comunità dei tifosi. Soprattutto ora che i problemi ci sono. O almeno da più parti si sostiene ci siano.  La precisazione dei giorni scorsi sulle problematiche del settore giovanile e solo in piccola parte per lo stadio è stato a nostro avviso un segnale importante, anche per evitare ulteriori danni di immagine alla Lucchese, danni peraltro che negli ultimi 15 anni sono stati raramente evitati. Ma è una nota stampa che non tratta alcune questioni centrali. Proviamo a riassumerle, o per meglio dire a sintetizzare le tre che riteniamo ineludibili...


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La Lucchese? Questa è...

giovedì, 30 novembre 2023, 17:47

di fabrizio vincenti

Il famoso e mai abbastanza abusato detto "dalle stelle alle stalle" ancora una volta pare attagliarsi benissimo alla ormai cronicamente insoddisfatta piazza lucchese. Nel giro di meno di due mesi (quando i rossoneri si sono imbarcati per Sassari c'era chi fantasticava, ripetiamo: chi fantasticava, di primo posto) l'umore pare totalmente cambiato, e persino alcune situazione esterne al campo di gioco ora trovano spazio nel chiacchiericcio da bar, mentre solo poche settimane fa venivano catalogate come operazione di sabotaggio verso il nuovo proprietario del club, intento a portarlo verso i più fascinosi traguardi e i più reconditi sogni. Del resto, lui stesso al momento dell'ingresso in società aveva parlato, giustamente, di poter tornare a sognare. Ma, dopo un inizio molto confortante, il barometro rossonero sembra di nuovo tornato a segnare una accentuata depressione. Basta leggere gli stessi commenti sui social. Persino la sconfitta di Cesena è stata vissuta come l'ennesima occasione buttata via per completare il rilancio avviato con Olbia e Entella (un tiro nello specchio in due gare, bene non dimenticarlo). La realtà dice che tra questa Lucchese e il Cesena capolista ci sono milioni di euro di investimento di differenza, ci sono giocatori in Romagna che, se pur giovani, hanno mostrato già di meritare altri palcoscenici; c'è un settore giovanile che a Lucca è a tutt'oggi da...



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