Porta Elisa News

Pardini e Barsanti: "Ecco come ci muoveremo e chi abbiamo contattato anche in passato"

lunedì, 16 giugno 2025, 17:21

Ci hanno messo la faccia, lo avevano promesso. Appena la situazione si fosse stabilizzata, la speranza era che la trattativa tra Ghiviborgo e l'imprenditore Capaccioli arrivasse a buon fine ma così non è stato, a Palazzo Orsetti è stato fatto il punto sul futuro, ma anche sul passato, del calcio rossonero. Il sindaco Mario Pardini e il suo vice nonché assessore allo Sport Fabio Barsanti hanno tracciato il piano: si ripartirà da una gara a cui potrà accedere chiunque, sempre che non finisca come nel 2019 quando andò deserta quella indetta dall'amministrazione Tambellini, per far iscrivere una nuova formazione in Eccellenza.

“Era giusto fare solo ora il punto della situazione – ha spiegato Pardini – e fare chiarezza con alcune precisazioni, le critiche vanno accettate, ma va anche spiegato com'è andata, Perché è inconfutabile quanto è stato fatto in questi mesi e anni dall'amministrazione comunale: siamo la giunta che ha investito maggiormente nello sport e nel calcio, basti pensare solo all'ultima approvazione per le torri faro. Siamo convinti che una amministrazione deve mettere nella migliore condizione possibile chi investe nello sport. Ringrazio comunque chi ci ha provato, anche perché in queste settimane non è che c'era la fila per creare uno scenario diverso. Parlo di Affida ma anche di Capaccioli che ha presentato un'offerta che era adeguata, poi le trattative non sono andate a buon fine tra le parti e su questo non possiamo farci nulla, ma era una trattativa seria, e va aggiunto che Capaccioli ci ha provato dopo che ha saputo che c'era una possibilità per la D, nonostante si sia palesato inizialmente per l'Eccellenza”. 

Tanti i contatti in questi mesi, almeno una cinquantina di incontri per dare un futuro alla Lucchese, ma il tessuto imprenditoriale cittadino, al di là delle parole di circostanza, non è andato. “Abbiamo interpellato l'imprenditoria locale e non solo locale – ha continuato Pardini – compresi anche i gruppi più importanti del nostro territorio, che non ci hanno dato disponibilità per intervenire direttamente. Ma se ora ci sarà un progetto serio, potremo vedere se si trattava di scuse oppure di riflessioni dettate dalle oggettive difficoltà di salvare il club in C. Io sono ottimista, del resto, la disponibilità a figurare come attori che partecipano con sponsorizzazioni sono sicuro che c'è. Ora c'è un iter da fare e chi avrà intenzioni serie troverà l'amministrazione al suo fianco. La palla è a noi e ci sarà una commissione di esperti per individuare il miglior scenario possibile. Abbiamo indicazioni che ci siano più soggetti interessati”. 

“Avremo circa un mese di tempo – ha aggiunto Barsanti – per l'iscrizione, dobbiamo attendere alcune indicazioni dalla Figc che abbiamo già contattato prima di rendere pubblico il bando su cui gli uffici e il nostro consulente di diritto sportivo sono già all'opera. Il bando conterrà alcune novità tra cui una attenzione agli impianti, ma anche alla volontà dei soggetti interessati di stimolare il tessuto imprenditoriale locale attraverso il coinvolgimento di consorzi e vero forme di azionariato popolare. A decidere non sarà solo l'amministrazione ma anche tecnici e persone che rappresentano la città e che hanno a che fare con la storia della Lucchese. Il nome? E' uno dei temi che saranno in discussione già dalla prossima settimana”. 

Questo fallimento, bene ricordarlo, – ha concluso Barsanti – segue gli altri tre del calcio e quelli, nel 2014 e 2023 del basket maschile e femminile, quest'ultimo rimasto fuori dalla Coppa Campioni nel 2018 per poche decine di migliaia di euro, segno he c'è un problema strutturale. Sono almeno tre decenni che ci sono problemi, forse di più visto che Maestrelli non era di Lucca e comunque sono difficoltà di tutto lo sport di livello, purtroppo. Se le piccole aziende rispondono in qualche modo, manca il contributo delle grandi realtà. Abbiamo incontrato realtà importanti lucchesi che ci hanno detto che in C non erano disponibili a rilevarla per le troppe incognite, ma che in Eccellenza lo avrebbero fatto: ora hanno l'occasione”.

La colpa di quest'ultimo fallimento della Lucchese? “C'è stato del dolo da parte del gruppo Bulgarella al momento della cessione a gennaio a soggetti ai quali – ha concluso Barsanti – noi stessi avevamo chiesto di non vendere. Dall'estate 2024 la situazione si è via via degradata, ma va tenuto conto che gli stipendi sino a dicembre sono stati pagati e che i pagamenti delle bollette non erano diversi da quelli delle precedenti gestioni. Quanto Morgia si è dimesso il rapporto con noi si è incrinato e forse qualcuno ricorderà anche dei comunicati del Comune e della Lucchese in tla senso, non a caso nel comunicato finale del gruppo Bulgarella il Comune non viene ringraziato. Dopo la cessione, è stato un susseguirsi di altre vendite che hanno fatto slittare anche la richiesta di fallimento del sindaco revisore Varetti. Poi c'è stato chi si è affacciato per la C e noi abbiamo fatto tutto il possibile per far in modo che si arrivasse al salvataggio, le basi c'erano, e di certo non lo abbiamo fatto certo per illudere qualcuno, saremmo stati pazzi a farlo: credevamo che fosse possibile farcela”.




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