Porta Elisa News
mercoledì, 10 dicembre 2025, 14:33
La Lucchese come modello di società sostenibile, con un progetto a lungo termine. Piena concentrazione sul presente e sull'obiettivo della Serie D, con un occhio attento anche sul futuro. Questi alcuni temi affrontati dal dg rossonero Andrea Gianni, intervenuto in diretta a "Corner Corto", la trasmissione Facebook di Gazzetta Lucchese. Il direttore generale ha toccato tematiche trasversali, a partire dal finale di 2025 della Lucchese, passando per il mercato e l'importanza strategica del settore giovanile.
In primo luogo, Gianni ha spiegato le motivazioni che hanno spinto la società a non mandare nessun tesserato a parlare nel post partita di Perignano: "Non si tratta di un silenzio stampa, sennò non avrei accettato stasera (ieri, ndr) di essere ospite nella vostra trasmissione. Abbiamo scelto di tutelare i nostri calciatori, cercando di mantenere la giusta concentrazione in vista di tre gare importantissime. Domenica il campo era imbarazzante ma niente alibi, siamo la Lucchese".
Il direttore generale ha parlato del livello della rosa rossonera e di un'operazione in entrata che potrebbe concludersi nei prossimi giorni: "La nostra squadra è la più forte, non ho timore a dirlo. La Toscana rientra tra le regioni dove il campionato di Eccellenza è tra i più competitivi in assoluto. Sinceramente, sono sempre stato convinto della rosa che ho allestito, caratterizzata da calciatori che hanno militato in categorie superiori e altri che invece hanno già vinto l'Eccellenza. Naturalmente, per avere l'amalgama giusta devono esserci tutte le condizioni necessarie e ciò deriva dalla serietà della società e del progetto. Un altro colpo in entrata? Mauro si dovrà sottoporre ad un intervento chirurgico. Con noi si sta allenando il classe 2007 Riccardo Chiesa, giovane del Catanzaro. Stiamo aspettando il via libera dalla società calabrese per tesserarlo".
Il dg è soddisfatto dell'impatto avuto dai nuovi acquisti, evidenziando un aspetto che fino a poco tempo fa non era affatto scontato: "Sono contento dei nuovi arrivi: rispetto a qualche mese fa adesso vogliono venire tutti a Lucca e chiamano per questo. Abbiamo diversi calciatori in rosa con un contratto che prevede il rinnovo automatico in caso di promozione in Serie D: bisogna programmare. Sul mercato, abbiamo anticipato le nostre dirette avversarie, ovvero Zenith Prato e Viareggio. Se ci sarà da innalzare ulteriormente il livello tecnico della rosa lo faremo, ma al momento credo che la squadra sia a posto così".
Il direttore generale ha evidenziato anche, come da un punto di vista logistico, verrà organizzata la finale di Coppa Italia Eccellenza: "Lo stadio sarà al 100% il Gino Bozzi, mentre per l'orario stiamo attendendo il via libera della questura. La Lucchese ha scelto il settore più grande perché può ospitare all'incirca 1600 tifosi. La vendita dei biglietti dovrebbe avvenire sul nostro circuito".
In questa prima parte di stagione, la Pantera in alcune circostanze è stata oggettivamente penalizzata da direzioni arbitrali controverse. Oltre a questo aspetto, Andrea Gianni ha parlato di un particolare obiettivo extracampo: "Per quello che concerne gli arbitraggi, a livello di società ci siamo spesso confrontati con il presidente del Comitato Regionale Toscana dell'AIA. Dall'altra parte, va riconosciuta anche la giovane età dei direttori di gara in Eccellenza e questo è un aspetto che influisce: dirigere i rossoneri mette pressione. Il centro sportivo? Il presidente sta lavorando giornalmente su questo progetto che ritiene imprescindibile: sarà lui ad illustrare tutto. Una società diventa sostenibile con una programmazione seria: la Lucchese ha tutte le carte in regola per diventare una società modello. L'indipendenza economica credo la si possa raggiungere solo in Serie B, non prima".
La linea verde è una delle prerogative del nuovo corso della Lucchese: "Insieme al direttore Massimo Morgia condividiamo tanti valori e c'è intesa. Con lui abbiamo lavorato a stretto contatto nel selezionare i giovani più meritevoli da portare in prima squadra. In aggiunta, abbiamo scelto di mandare alcuni di loro a fare minutaggio con la Juniores: parlo di Morisi, Leonardo Russo e Bossini. L'unico giovane di cui mi prendo la responsabilità di non far giocare con l'U19 è il secondo portiere Ennached, per due motivi: in primis nel caso di un'improvvisa indisponibilità di Milan, oppurequalora mister Pirozzi decidesse di schierare una formazione che preveda una quota tra i pali. Il settore giovanile è una risorsa ma affinché diventi importanti sono necessari tre anni. Quest'anno abbiamo deciso di allestire solo la Juniores, perché in due mesi era difficile organizzare tutto. In questo mese e a gennaio penseremo alla costruzione del vivaio, in vista della prossima stagione, con l'obiettivo di mettere in piedi quattro squadre".
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