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Monaco, capitano di mille battaglie: "Cara Lucchese, devo provare a batterti"

giovedì, 9 marzo 2017, 12:14

di diego checchi

I ricordi riaffiorano come immagini nitide nella mente di un allenatore come Francesco Monaco che è stato anche capitano di tante battaglie con la Lucchese dove ha vinto due campionati. Sabato prossimo però sarà in panchina a guidare il Prato e affronterà la sua ex squadra da avversario e dovrà pensare a vincere per cercare di togliersi dall’ultima posizione in classifica e giocarsi la salvezza attraverso i playout. Sapeva di essere arrivato in una situazione non semplice ma, nelle ultime sei partite, i lanieri hanno fatto 10 punti, segno tangibile che la cura “Monaco” sta funzionando. Il problema è che le squadre davanti corrono e che tutte si sono rinforzate dopo il mercato di gennaio.

Ha mai incontrato la Lucchese da allenatore?

“Sì, per ben due volte: nella stagione 2005/2006 quando ero a Lanciano e poi con l’Ancona nel 2008”.

Che emozione sarà per lei affrontare i rossoneri e rivedere persone che conosce?

“Una bella emozione, sarà un piacere rivedere il dottor Adolfo Tambellini e il massaggiatore Alvaro Vannucchi, oltre al preparatore atletico Riccardo Guidi che conosco da tempo”.

È d’accordo che sabato per voi la vittoria darà d’obbligo?

“Noi dobbiamo cercare di fare punti, questo è assodato. Siamo in una situazione dove non ci possiamo permettere di sbagliare. Dovremo dare tutto per fare un risultato pieno”.

La rosa della sua squadra non è da ultima posizione. Come mai tutta questa fatica?

“Vorrei ricordare che dopo il mercato di gennaio è diventato un altro campionato e le squadre che erano sotto di noi si sono rinforzate e quindi è diventato ancora più difficile fare punti anche se nelle ultime 6 partite ne abbiamo fatti 10. Ci sono ancora tutte le possibilità per invertire la rotta. Sabato prossimo dovremo dare tutto per poter fare i tre punti sperando anche nella vena realizzativa di Moncini e Tavano”.

Infatti, Tavano e Moncini non ce li hanno tutti.

“Vero, uno è un giocatore di grande esperienza che ha calcato palcoscenici importanti. L’altro è un giocatore interessante e giovane che sta facendo bene anche se da lui ci aspettiamo qualcosa in più. Devo dire che sono contento di come lavora tutta la squadra”.

Si aspetta una partita aperta oppure no?

“Credo proprio di sì, anche perché dovremo fare la partita e anche la Lucchese agirà in quel modo. Sono convinto che i rossoneri non verranno a Prato a fare le barricate perché non è nello stile della squadra di Galderisi”.

Ha avuto modo di conoscere Galderisi?

“È un tecnico che stimo molto. Ci siamo già incontrati quando allenavo il Piacenza e lui era alla Triestina. So che le sue squadre giocano un buon calcio. È chiaro che con le partenze di Forte e Terrani la Lucchese si sia indebolita ma sono arrivati altri giocatori che si sono inseriti bene. Sono convinto che i rossoneri abbiano tutte le carte in regola per poter raggiungere i play off”.

C’è un ricordo di Lucca che non cancellerà mai?

“Ce ne sono tantissimi, impossibile dirne uno. Per esempio a Lucca sono nati i miei due figli e questa è una cosa che mi ricorderò sempre”.

In futuro le piacerebbe tornare da allenatore?

“È una cosa normale dire di sì, ma in questo momento il mio pensiero è interamente rivolto alla partita di sabato”.



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