Settore giovanile

Mister Di Stefano: "La Lucchese nel mio passato, presente e futuro"

mercoledì, 21 giugno 2017, 09:06

di diego checchi

Oliviero Di Stefano, per tutti il popolare “Lulù”, parla della stagione appena conclusa alla guida della formazione Berretti rossonera ma anche del futuro. Un intervista tutta da seguire dove si capiscono anche alcuni aspetti personali e si capisce come questo allenatore abbia voglia di continuare il progetto Lucchese.

Che bilancio fa di questa stagione appena conclusa?

”Sicuramente positivo. Ho trovato un gruppo di ragazzi che sotto il profilo dell’impegno, della dedizione al lavoro e della voglia di crescere sono stati favolosi. E’ mancato un pizzico in più di cattiveria che non ci ha permesso di raggiungere i playoff al momento giusto, perché forse abbiamo sbagliato due partite verso la metà del campionato. Ma ripeto sono contentissimo ed orgoglioso della crescita dei miei ragazzi”.

Dal punto di vista personale come giudica la sua stagione?

Devo dire per quanto mi riguarda di aver ritrovato l’entusiasmo di lavorare, di poter sviluppare le mie idee di gioco e di questo sono veramente contento. Ho iniziato a fare l’allenatore di una prima squadra vincendo un campionato di Serie D. Credevo che sarei rimasto più a lungo ad allenare prime squadre professioniste e che bastassero i risultati e la qualità del lavoro che riporti in campo ed invece 5 anni di professionismo non sono bastati. Alle volte serve montare sul treno giusto ma io sono sempre qua che sogno di avere l’opportunità di fare carriera.”

Che cosa vede nel suo futuro?

La Lucchese. Per quanto mi riguarda non ho nessun problema a rimanere, poi sarà la società a decidere. Sarà valutato il mio lavoro, la crescita dei ragazzi e poi deciderà. Io sono a disposizione e quando sarà il momento ci siederemo ad un tavolino e decideremo”.

Qual è l’aneddoto di quest’anno che ricorda con maggior piacere?

Ci sono state varie situazioni che ricordo volentieri, ma forse la prima partita che abbiamo giocato contro la Viterbese e che abbiamo vinto ha fatto capire ai ragazzi che potevamo credere nel lavoro che avevamo cominciato a fare e così è stato per il proseguo del campionato. Voglio ripetermi dicendo che ho travato un gruppo di ragazzi che non hanno mai saltato un allenamento. Hanno sempre creduto in quello che facevamo anche in quello che il preparatore atletico Nicola Cortopassi proponeva e che i ragazzi pur soffrendo eseguivano ordinatamente". 

Come cataloga questa stagione come un punto di arrivo o un punto di partenza?

Ho avuto tante esperienze ma quella di Lucca l’ho considerata da subito un punto di arrivo e speriamo allo stesso modo possa essere un punto di partenza per un nuovo futuro in panchina, magari ancora alla guida di una prima squadra professionista”.



caffè bonito



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