Detto tra noi

Un epilogo per certi versi scontato

mercoledì, 19 novembre 2014, 18:39

di fabrizio vincenti

E' difficile scrivere dopo l'esonero di mister Pagliuca, l'abbandono quasi certo di Stefano Fracassi, come pure quello più che possibile, ci auguriamo con tutto il cuore di no, di Bruno Russo. A differenza del presidente della Lucchese, ci affezioniamo agli uomini e non solo ai progetti. Forse, anzi sicuramente, non abbiamo abbastanza pelo sullo stomaco e a quest'età dubitiamo, anzi confidiamo, di non avercelo mai. Anche perché pensiano che i progetti passino dagli uomini e non il contrario.

L'esonero di Pagliuca, però, non ci sorprende, per quanto ci rattristi come può rattristare l'addio a un tecnico sicuramente non facile da gestire quanto bravo. L'esonero era scritto. Era come un timer avviato che solo una serie di coincidenze avrebbero potuto disinnescare, salvo naturalmente salutarsi, comunque, a fine stagione. Prima di tutto perché Bacci, al di là delle dichiarazioni di facciata, non ha mai sopportato le uscite e i comportamenti del tecnico di Cecina. Già lo scorso fu sul punto di allontanarlo dopo l'ennesima squalfica, un film ripetutosi dopo lo stop di Prato. 

Ma la differenza era ed è che allora Bruno Russo e anche il resto della società hanno fatto massa per evitare l'esonero, stavolta, con l'arrivo di Galli, le scelte sono in mano dell'ex portiere della Nazionale voluto da Bacci e a cui Bacci ha dato carta bianca, in qualche modo schermandosi anche dall'assunzione di dirette responsabilità. Galli ha dato qualche settimana di tempo a Pagliuca per capire se c'era spazio per un diverso atteggiamento e anche un diverso utilizzo degli uomini a sua disposizione. A molti non sarà sfuggita la richiesta di Galli di vedere impiegati tutti i giocatori prima del mercato di gennaio per valutarne le potenzialità, una richiesta ripetuta non casualmente poche ore prima dell'esonero. 

Il casus belli, forse l'ennesimo, è stato il litigio negli spogliatoi a fine gara con uno dei nuovi arrivati, a quel punto, abiurando un giocatore appena portato da Galli, Pagliuca si è probabilmente messo nell'angolo da solo. Ma, va detto, siamo convinti, che la sua posizione sarebbe stata poco diversa se anche non vi fosse stato il litigio. La sconfitta, per noi anche sfortunata, contro la Pistoiese, non conta nulla. Era destinato a convivere con un esonero permanente: magari ci sbaglieremo, ma è così. E, del resto, in Paradiso a dispetto dei santi non si rimane. 

Se la società avesse avuto maggiore linearità, avrebbe potuto, sfidando l'ira dei tifosi, cambiare tutto a giugno: non lo ha fatto, presa da mille altre discussioni. Ora che Bacci pare davvero essere il dominus della Lucchese, ecco che però i nodi stanno venendo sciolti. A ben vedere è questa la vera novità: Bacci ha iniziato a fare come meglio crede. La direzione di marcia? Tutta da capire, naturalmente. E anche con qualche apprensione per la nebulosità del progetto.  

Quello che invece, a nostro avviso, appare chiaro, e lo abbiamo più e più volte scritto, è che ora c'è solo da stringersi intorno a questa squadra e al suo nuovo allenatore: senza salvezza, il calcio a Lucca rischia l'estinzione. A Pagliuca diciamo solo grazie: grazie per le gioie, immense e indimenticabili, regalateci che lo renderanno per sempre uno degli allenatori più amati e per il gioco, uno dei più belli visti a Lucca. A Galderisi un in bocca al lupo sincero: quello che vale, al di là del curriculum ricco di esoneri, lo dimostrerà da sabato prossimo. 



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