Detto tra noi

Una vicenda gestita malissimo

mercoledì, 29 marzo 2017, 21:35

di fabrizio vincenti

Ci spiace. E tanto. Ci spiace dover ripetere esattamente i concetti espressi circa un anno fa. Ovvero quando fu esonerato l'allora tecnico rossonero Giovanni Lopez. In quella circostanza, come al momento della mancata conferma di Galderisi l'anno prima, non potemmo che sottolineare che chi paga, decide. E che dunque, pur non condividendo la scelta della società guidata da Bacci, riconoscevamo che era persino scontato che a decidere fosse la guida societaria.

Praticamente a distanza di un anno, ci risiamo. Belli pari. La proprietà è cambiata. Ora sono tutti lucchesi e questo è un motivo di vanto per tutti. A iniziare dagli stessi soci. Ma la scelta di licenziare Galderisi su due piedi ci lascia senza parole. Se non, appunto, ribadendo che chi paga, pretende. E decide. Le spiegazioni abbozzate dal diesse Obbedio, a cui peraltro non sarebbe toccato dover motivare una scelta, come da lui stesso sottolineato, dei soci all'unanimità, non dicono nulla. Se non che il dissidio tra l'ex tecnico della Lucchese e gli attuali proprietari, era a 360°. Ovvero? Portate pazienza, ma noi non capiamo. Se c'erano gravi motivi, in qualche modo sarebbe servito fare chiarezza. Se, come probabile, si tratta solo di una diversità di vedute, qualche risultato negativo di troppo e, aggiungiamo, uno scarso feeling che va avanti sin dai tempi di Bacci, anche per certe visioni tecniche, allora, francamente, non capiamo il senso della scelta. Anche in considerazione che la Lucchese è salva. E ancora in ballo per i play off. 

E qui vanno fatte due considerazioni. La prima tocca proprio gli attuali dirigenti: abbiano sentito dire da più parti che non vogliono andare ai play off. Crediamo esattamente il contrario, e di questo siamo convinti. La voglia di far bene non crediamo debba veramente essere messa in discussione. Lo sono semmai le direzioni di marcia, ancora nelle nebbie: gli attuali soci vogliono sviluppare il progetto di azionariato diffuso o stanno valutando di vendere? E nel caso a chi, visto che una varia umanità si sta affacciando dalle parti del Porta Elisa? Ecco, su questo come su altre cose ripetiamo che manca ancora la necessaria chiarezza. E per quanto l'aver evitato l'ennesimo crac societario debba essere tenuto in adeguato conto non basta e non può essere un atto di fede.

A lasciare perplessi, inoltre, sono le modalità con cui è stato letteralmente cacciato Galderisi. Lasciano grande amaro in bocca per un tecnico che, lo ricordiamo per chi forse ha la memoria corta, ha salvato due volte la Lucchese dalla retrocessione, o almeno dai play out, e quest'anno ha fatto bene, almeno sino a fine gennaio. Un trattamento del genere, senza nemmeno una riga di ringraziamento dovuto anche a chi fa solo danni, è stato incredibilmente di cattivo gusto. Da voto zero. E Galderisi è una persona perbene. Se qualcuno pensa il contrario, lo dica. Notazione a margine: la scelta societaria, basta farsi un giro sui social, è stata vissuta male dal 90 (forse più) per cento dei tifosi. Se un merito va riconosciuto, è quello di aver unito larga parte della tifoseria, che meriterebbe maggiore chiarezza e che è di nuovo con il morale sotto zero. Uno sforzo, in sostanza, degno di miglior causa. 

Seconda considerazione, il comportamento dei giocatori. Galderisi, anche nell'ultima conferenza stampa, ha ribadito la solidità del gruppo, la sua voglia di fare bene. A conti fatti, non ci sentiamo di sottoscrivere l'affermazione in toto. La Lucchese, da qualche settimana, è parsa, almeno in trasferta, vittima di un atteggiamento non sufficientemente grintoso. Non abbiamo visto i coltelli in bocca, sennò zero punti tra Lupa Roma, Prato e Viterbese non sarebbero arrivati. Del resto, lo stesso Nolé ha ammesso che l'approccio, almeno a Prato, non è stato quello giusto. Se volevano contribuire davvero a salvare l'allenatore, avevano solo una strada, quella seguita nella prima parte del campionato. E che a Livorno trovò il suo momento più alto. Andare oltre i propri limiti e le oggettive difficoltà. Spiace doverlo dire. 

Non resta che fare un grande in bocca al lupo a mister Lopez, che avevamo rivisto con piacere a Tivoli poche settimane fa e che ora prova a rimetterci in gioco sulla stessa panchina rossonera su cui aveva smesso. Proprio come Galderisi. Due tecnici perbene e seri. Lopez ora è tornato sulla giostra e siamo sicuri che darà l'anima per provare a regalare i play off. Anche lui, come Galderisi il primo anno di Lega Pro, aveva visto interrompere la sua avventura. Ora ha l'occasione per provare a dare continuità al suo lavoro. 



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