Detto tra noi

Ancora più al fianco della squadra

lunedì, 19 novembre 2018, 09:40

di fabrizio vincenti

Due sconfitte al Porta Elisa nelle ultime due partite, francamente erano in pochi a prevederle. Forse nemmeno gli oracoli del pessimismo fatto stile di vita. Oltretutto i rossoneri, sino a questa doppia battuta di arresto, avevano perso una sola gara, la prima, e in modo un po' casuale.  Il doppio schiaffo è arrivato a sorpresa, al termine oltretutto di prestazioni comunque oltre la sufficienza, prima di tutto sul piano dell'impegno.

La classifica, se osservata ora, deprime, a maggior ragione se si assommano i risultati sfavorevoli che sono giunti dagli altri campi, ma non è ora il momento di guardarla. Troppe sono le gare ancora da recuperare per molte squadre, senza considerare i punti di penalizzazione che arriveranno per almeno due formazioni del girone e al netto dei possibili punti di sconti che la Lucchese tenterà di farsi assegnare in sede di appello per la vicenda dell'iscrizione estiva. 

Anche senza guardare la classifica, è comunque un momento delicato, indubbiamente il primo da quando l'avventura del campionato è partita. La squadra ce la sta mettendo tutta, a nostro avviso, ma va anche detto che nelle ultime due gare le sbavature non sono mancate. Quelle sbavature, per venire alle partite con Juve B e Pro Piacenza, che stavano per costare care dopo aver nettamente avuto le gare in mano e il cui conto è stato presentato, puntuale, nei due derby ultimi. 

In difesa, diciamola tutta, la Lucchese fa mettere i brividi ogni volta che gli avversari si spingono in avanti. D'accordo che contro il Siena è mancato Gabbia e che Lombardo si è fatto quasi subito male, ma la sensazione che la coperta sia molto corta è evidente. Se a questo aggiungiamo alcuni errori di mira, soprattutto contro i nerazzurri, il risultato è pressoché fatto, nonostante l'impegno. Che fare? Una sola cosa: continuare a stare vicini alla squadra, a cui Favarin dovrà trasmettere tranquillità e fiducia nei propri mezzi. Se venisse meno la carica psicologica, oltretutto con questa società, il rischio sarebbe elevato. E non aggiungiamo altro. Ecco perché, senza se e senza ma, c'è da essere al fianco della squadra. Con la speranza che a Busto Arsizio arrivi il risultato: ce n'è un gran bisogno. 



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