Detto tra noi
mercoledì, 15 gennaio 2020, 17:05
di fabrizio vincenti
Pochi? Tanti? Il dibattito sulle presenze al Porta Elisa non ci appassiona ormai da anni: Lucca è questa, e ci sarebbe molto da dire su una città che fa delle mediocrità il suo tratto distintivo, a partire dalla sua (presunta) classe dirigente. Di certo le presenze allo stadio non possono non aver risentito dei tre fallimenti, l'ultimo a dir poco incredibile, in una manciata di anni. E' però ancora fresca la memoria di quando solo in curva, anche in serie C, si ritrovavano più di 2000 persone. Ma la situazione attuale è questa, e con questa si devono fare i conti. E allora andiamo a vedere questi numeri per comprendere meglio il reale peso delle presenze allo stadio.
Domenica scorsa, quando i rossoneri hanno perduto contro il Borgosesia, sui gradoni del Porta Elisa, tra abbonati e paganti, si sono ritrovati in oltre mille. Numeri importanti per la serie D, ma anche per la C. Il perché è presto detto, e basta dare un'occhiata alle presenze nel girone A della serie C, quello in cui militerebbe la Lucchese senza gli orribili guasti societari della scorsa stagione, visto che la formazione guidata da Favarin si era salvata su campo. Domenica scorsa, per Pontedera-Renate erano presenti 585 persone, Alessandria-Carrarese, uno dei big match di giornata, 1450. Il record delle presenze va a Arezzo-Pianese, che ha visto 2100 persone sugli spalti; per Como-Gozzano si sono ritrovati in 1800, mentre per Pro Vercelli-Lecco in 1100. A Pistoiese-Pergolettese hanno assistito 750 spettatori, mentre Giana-Olbia ha visto solo 420 presenti.
I numeri parlano chiaro: la Lucchese, pur in categoria inferiore, genera un numero di spettatori superiore a quello di molti campi di C. E non basta. C'è un altro dato che aiuta a capire come i rossoneri viaggino su numeri non distanti dal recente passato: lo scorso anno al Porta Elisa si registrò una media di 1068 presenze, ovviamenta a causa dell'abisso societario, ma a concorrere a quella media ci sono le oltre 4400 persone per il derby con il Pisa. A conti fatti, la Lucchese ha di nuovo più o meno il pubblico dello scorso anno. Starà alla società, alle prospettive legate al rifacimento dell'impianto (incrociamo le dita quando c'ò la burocrazia comunale di mezzo...) e, prima di tutto, ai risultati del campo, creare le condizioni per far tornare nuovi (vecchi) tifosi. Per ora il dato è chiaro: la categoria non ha impedito a quel migliaio di inguaribili appassionati di essere, come sempre, accanto alla Pantera.
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.