Detto tra noi
sabato, 27 maggio 2023, 17:11
di fabrizio vincenti
Della magica serata che ha preso vita con "La Lucchese torna a città" porteremo sempre nel cuore alcune immagini e delle fitte al cuore che hanno regalato spasmi di indicibile nostalgia per pezzi della nostra vita. Porteremo le lacrime di alcuni dei protagonisti che sono saliti sul palco e che solo a qualche radical chic possono sembrare strane. Il calcio è vita, non solo business; il calcio è sentimento, non solo il baraccone dei suoi organismi pletorici; il calcio è radicamento, identità, appartenenza, non solo mercenariato. E lo spettacolo offerto dai tifosi rossoneri e da alcuni giocatori giovedì scorso ne è l'ennesima testimonianza. Un'identità mai riposta, talvolta coltivata tra le umiliazioni, le sconfitte, i fallimenti, ma mai ammainata. Un'identità che contagia – qui come altrove, sia chiaro – perché il calcio è magico proprio per le tante identità, talvolta contrapposte ma che non impediscono, come in questi giorni di dolorosa emergenza, di vedere, fianco a fianco tifosi di squadre acerrime nemiche a supportare le popolazioni della Romagna. Tutto questo non lo capiranno mai chi ha la puzza sotto il naso, chi si riempie la bocca di anatemi verso le curve. Dietro il Coro di San Michele, con quella folla che ha atteso per anni un gesto simbolico, abbiamo intravisto ragazzini con la maglietta, uomini e donne di mezza età, anziani che hanno ancora negli occhi successi rossoneri lontani. Non ci siamo potuti godere quella atmosfera magica, perché eravamo impegnati a pochi centinaia di metri e, forse, è stato meglio così. Già troppa...
Detto tra noi
lunedì, 1 maggio 2023, 15:47
di fabrizio vincenti
"Del no, per li denar, vi si fa ita", scrive, parlando dei lucchesi, il Divino Poeta nel XXI° Canto dell'Inferno. Nella quinta bolgia dantesca, Dante pone un po' tutti i lucchesi, coperti di pece bollente, perché talmente attaccati al denaro da arricchirsene anche utilizzando le loro cariche pubbliche per garantire favori, privilegi, permessi. Barattieri, insomma. Vecchia storia, quella dei lucchesi avari, cinici, attaccati al denaro prima di ogni cosa, al punto da – per usare le parole di Dante – trasformare un no in un sì, purché remunerato adeguatamente. Mercanti, nella peggiore delle accezioni. Dante ci è venuto alla mente assistendo alla conferenza stampa dei vertici del Basket Le Mura, una sorta di anteprima dell'ennesimo funerale sportivo cittadino (ma fino all'ultimo spereremo in una via di uscita) che, temiamo, passerà ancora una volta nell'indifferenza di questa città tanto bella quanto malamente abitata, soprattutto se si guarda alla sua classe dirigente, erede delle famiglie che per secoli, hanno dato vita a una oligarchia nient'altro che basata sul censo. I secoli sono passati, ma una sorta di oligarchia del censo regna ancora florida in città. Ha solo cambiato pelle, con i mercanti, usurai, produttori e commercianti di seta che sono divenuti redditieri e poi, ai giorni nostri, imprenditori soprattutto di un settore, quello della carta. Qualcuno ironizza appellandolo il settore della carta da culo, ma, anche se siamo in un mondo sempre più di merda e dunque destinato a un maggior consumo, ci pare ingeneroso. Parliamo di grandi imprenditori, va detto e riconosciuto. I conti delle loro aziende tornano sempre, e non è...
Detto tra noi
domenica, 16 aprile 2023, 09:47
di fabrizio vincenti
La Lucchese è matematicamente nei play off per il secondo anno consecutivo. Nonostante i cambi quasi integrali alla rosa, quello in panchina e le solite incertezze societarie che hanno poi finalmente trovato uno sbocco nei mesi scorsi, la formazione rossonera, pur probabilmente non entusiasmando, ha colto quello che era l'obiettivo principale, va detto, non dal luglio quando è stata cominciata a essere allestita con prospettive probabilmente più modeste, ma da agosto, quando a Lucca sono arrivati due-tre pezzi in grado di alzare significativamente la qualità complessiva. Una volontà del resto ribadita a gennaio, quando in rossonero sono giunti tre giocatori di livello, De Maria compreso, come sta dimostrando questa fine di campionato, per non parlare di Fabbrini, che non si è comunque ancora espresso al meglio, e di Panico, autore di un girone di ritorno da incorniciare. Maraia, nell'arrivare a Lucca, aveva promesso di cercare di fare meglio anche fosse solo di un punto di quanto fatto lo scorso anno, senza nessuna intenzione di fare paragoni, peraltro inutili, ma solo per continuare nel percorso di crescita. Al di là del punto in più o in meno, lo decideranno i play off se questa Lucchese riuscirà a far meglio di quella uscita al primo turno lo scorso campionato. Per il momento come punti e risultato finale siamo di fatto in linea con il torneo scorso. Sulla carta, questa squadra ci pare più attrezzata di quella 2021-2022 più forte di individualità, più completa nella...
Detto tra noi
venerdì, 24 marzo 2023, 07:13
di fabrizio vincenti
In anticipo rispetto a quanto detto durante la prima presentazione pubblica a febbraio, quando era stato ipotizzato l'ingresso ufficiale del Gruppo Bulgarella nella Lucchese nel mese di aprile, il passaggio delle consegne del club rossonero è già avvenuto. Segno che Andrea Bulgarella ha ritenuto non vi fossero motivi per attendere quella data, né, come qualcuno in questa città capitale italiana e forse mondiale dei sospetti e dei "si dice", non ha nemmeno rilevato problemi tali da consigliare ulteriori approfondimenti nei conti della società. L'accelerazione – in attesa dei fatti, che restano come l'esperienza ci ha insegnato l'unica moneta con corso legale – è sicuramente da considerare positivamente. Significa che l'imprenditore di origine trapanese vuole entrare subito nella stanza dei bottoni rossonera, senza ulteriori indugi e lo fa peraltro acquisendo la Lucchese con la sua società principale, il Gruppo Bulgarella, e non con srl da 10mila euro di capitale sociale costituite ad hoc, come tante, troppe volte, abbiamo visto: la Lucchese entra in sostanza dalla porta principale nella sua sfera di influenza. Ci sono poi altri aspetti che meritano di essere sottolineati. Prima di tutto la scelta, contrariamente a quanto sembrava in un primo momento, di acquisire il 100 per cento del capitale. Anche qui, una mossa chiara, una direzione di marcia decisa. Ma c'è altro. E lo si capisce dalla lettura del nuovo cda. A nostro avviso, tre sono i punti da...
Detto tra noi
martedì, 7 marzo 2023, 08:27
L'ennesimo pareggio, anzi l'ennesimo pareggio amaro. Perché ci sono pareggi e pareggi. Nel caso della Lucchese, per esempio, il pari di Sassari, ma anche quello di Montevarchi, con squadre che hanno costruito occasioni a ripetizione accanto a quelle rossonere, hanno il sapore di un risultato equo. Ci sono poi i pari come quello di domenica con l'Ancona, per non parlare di quello di Rimini dove il rimpianto per quello che poteva, anzi doveva, essere è evidente. La Lucchese continua, ed è forse l'aspetto più negativo della stagione, a non riuscire a crescere. Quanto detto a ottobre, si poteva ripetere a dicembre e poi a febbraio e infine ora: la squadra non riesce a gestire i risultati, otto volte su 30 è stata rimontata e talvolta superata, nonostante il suo marchio di fabbrica sia una certa prudenza, evidenziata anche nella gara con i dorici dove i rossoneri, pur in superiorità numerica, hanno praticamente smesso di attaccare o quasi una volta passati in vantaggio. Un atteggiamento in qualche modo richiamato, magari involontariamente, dalle scelte del tecnico che a una manciata di minuti dalla fine con l'Ancona alle corde e con un uomo in meno, ha preferito sostituire il proprio centravanti con un centrocampista, salvo inviare in attacco Visconti, e il tutto avendo tre punte in panchina. Chiaro che i risultati fanno la differenza e se il gol dei dorici non fosse arrivato, lo stesso cambio avrebbe avuto un diverso risalto. Ma resta indicativo di una mentalità a volte troppo prudente di un...
Detto tra noi
venerdì, 10 febbraio 2023, 12:13
di fabrizio vincenti
La nave è salpata per un nuovo viaggio. La Lucchese, da ieri, è nelle mani di un nuovo proprietario, Andrea Bulgarella, la cui storia imprenditoriale non intendiamo ripetere, perché ne abbiamo dato ampio spazio nei giorni scorsi facendo peraltro quello che ci pareva ovvio dovessero fare tutti color che fanno un certo mestiere: verificare le sue proprietà, raccogliere informazioni, leggere le sue dichiarazioni e la sua autobiografia. Quello consumato ieri è il passaggio che un po' tutti i tifosi, salvo qualche irriducibile scontento e dubbioso, auspiscavano. Ci spieghiamo meglio: un po' tutta la tifoseria, da anni, chiedeva giustamente di poter tornare a sognare grazie a una proprietà solida. Il nome di Bulgarella, sulla carta, garantisce tutto questo e, aggiungeremmo, abbondantemente. Poteva essere Bulgarella, poteva essere qualcun altro, ma il profilo era quello, dopo mille traversie con acquirenti improbabili, cordate evanescenti, fondi che sembrano di caffè più che finanziari. Aver centrato questo passaggio – che ricordiamo diverrà definitivo solo a aprile – è molto più che un buon viatico. E permette, come è stato detto anche in conferenza stampa, di poter tornare a usare un verbo a lungo inseguito: sognare. Ma tutto questo non significa aver prodotto risultati. Anzi, la storia calcistica, anche cittadina, ci induce a pensare che i risultati arrivino con una buona disponibilità finanziaria, ma soprattutto con capacità e...
Detto tra noi
domenica, 29 gennaio 2023, 20:02
di fabrizio vincenti
Il passaggio del pacchetto di maggioranza della Lucchese sembra ormai questioni di poco. Non cambierà nulla se sarà tra due giorni o tra due settimane: la sensazione, peraltro confermata dalla logica, è che l'attuale compagine societaria sia seriamente intenzionata a irrobustire il sodalizio. In pista, tra mille voci, oltre all'imprenditore Andrea Bulgarella, sarebbero ancora un paio di fondi esteri, forse un'altra pista ancora, oltre a qualche altro soggetto che ormai pare fuori dalla corsa. Nelle mani di chi finirà la Lucchese non è ancora chiaro, anche se il costruttore di origine siciliana sembra in vantaggio e le stesse sue dichiarazioni di qualche giorno fa lo confermerebbero. Non sono però da escludere colpi di scena.Quello che deve essere chiaro a chicchessia si avvicini alla Lucchese – detto che vorremmo avesse un volto ben delineato, sia esso persona fisica o società, e non sigle fumose delle quali non sentiamo assolutamente bisogno – è che serve (la usiamo con pudore, visto l'abuso) un progetto serio. La piazza è davvero stanca: di tutto ha bisogno, meno che di mediocrità, di cui peraltro la città abbonda. Ecco perché ci auguriamo, e non vorremmo essere nei panni degli attuali soci...
sabato, 27 maggio 2023, 22:41
Si sono concluse tutte le gare valide per l'andata del secondo turno nazionale dei play off. Le partite di ritorno sono previste per mercoledì 31 maggio. Ecco i risultati:
sabato, 27 maggio 2023, 19:51
Nuova dolorosa partenza nella famiglia rossonera: è morto il tifoso Luciano Betti, titolare delle Officine Betti Marino di Carraia, da sempre vicino ai colori della Lucchese. Alla famiglia e in particolare ai due figli Diego e Niccolò, anch'essi con la Pantera nel cuore, le condoglianze sentite della nostra redazione.
venerdì, 26 maggio 2023, 13:18
La giornata interamente dedicata alla Lucchese con l’inaugurazione della targa dietro il Coro San Michele e la grande festa al Teatro del Giglio saranno integralmente riproposte oggi (alle 15) e domenica (alle 22) su Noitv.
mercoledì, 24 maggio 2023, 15:39
È fissata per le ore 11 di martedì 30 maggio la riunione del Consiglio Federale. Tra gli argomenti all'ordine del giorno, oltre all'approvazione del verbale della riunione del 19 aprile scorso e alle comunicazioni del presidente, i seguenti punti: informativa del segretario generale; nomine di competenza; modifiche regolamentari; relazioni annuali...