Detto tra noi
martedì, 3 marzo 2020, 16:57
di fabrizio vincenti
L'emergenza Coronavirus ha dimostrato una volta di più i limiti, la cialtroneria, l'inettitudine del nostro Paese e cominciare da chi lo comanda. Lo spettacolo offerto nella gestione della delicata emergenza da "Giuseppi" (così ribattezzato dal presidente Usa Trump) Conte e dai suoi ministri è sotto gli occhi di tutti. Una figura barbina a livello mondiale, la cui iperbole è rappresentata dalla scelta cinese, da cui il virus bene ricordare è partito, di mettere in quarantena tutti gli italiani che arrivano dalle parti della Grande Muraglia. Non era facile ricoprirsi così di merda, non era facile divenire il terzo Paese al mondo per contagi. Un danno enorme, generato anche grazie ai mezzi di comunicazione, che va ben oltre la pur seria questione sanitaria.
Analoga figura, e forse non poteva essere diversamente, hanno fatto i vertici del calcio nostrano, segnatamente della Serie A, che sono stati in grado, nel breve volgere di pochi giorni, di offrire di tutto, di più, come diceva un fortunato slogan Rai di qualche anno fa. Dal rinvio a data da destinarsi alle porte chiuse, dalle porte aperte totali a quelle parziali, dal divieto di presenza dei tifosi milanisti in Coppa Italia a Torino alla presenza dei tifosi bergamaschi a Lecce. E potremmo, tragicamente, continuare.
In tutto questo imbarazzante baillamme brilla la razionalità con cui la Lega Nazionale Dilettanti ha affrontato il problema. Rinvii annunciati e effettivamente effettuati ma con modalità chirurgiche, valutando girone per girone. E quando del rinvio non si è potuto fare a meno, blocco dell'intero girone per garantire la regolarità del campionato. Oggi, le date di tutti i recuperi e le decisioni sul prossimo turno, emergenza permettendo.
Zitta zitta la Lega minore, ma con il maggior numero di società affiliate, ha mostrato di saper gestire con più acume, più freddezza, più lungimiranza, più buon senso una emergenza nazionale di quanto è stata in grado di fare gente che, tanto per dire, riceve 300mila euro l'anno per i servigi che offre. Perché per essere professionali, a volte non occorre essere professionisti. Basta essere dilettanti, ma con le idee chiare.
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.