Detto tra noi
lunedì, 16 novembre 2020, 09:31
di fabrizio vincenti
Una rondine non fa primavera, si dice, e a maggior ragione in questa maledetta stagione che sta di nuovo facendo precipitare l'Italia nel caos grazie a un governo totalmente incapace e imbarazzante quasi in ogni suo rappresentante. Ma il punto colto dalla Lucchese a Sesto San Giovanni in una serata ancora una volta surreale, in piena zona rossa, è di quelli pesanti. Le difficoltà che Giovanni Lopez, tecnico di poche parole e di molti fatti, si è trovato davanti sono al limite del grottesco. Basti pensare che a poche ore dalla partita non era ancora in condizioni di capire chi avrebbe potuto utilizzare. La storia dei tamponi, delle controanalisi mostra ancora una volta i limiti dentro cui tutti stanno sbattendo dentro.
Con pochi uomini a disposizione, alcuni appena rientrati dalla malattia, altri incerti nella disponibilità sino a una manciata di minuti dalla gara, Lopez e la sua Lucchese hanno saputo cogliere un punto frutto di grande volontà e sacrificio contro una squadra che era reduce da quattro vittorie consecutive, una formazione decisamente ostica, che con il passare dei minuti e sino a quando i rossoneri hanno avuto benzina in corpo si è trovata di fronte, finalmente!, undici giocatori decisi a vendere cara la pelle. Ne è uscito fuori un pari che è lo specchio di quanto visto in campo, ma è soprattutto una prima cartina di tornasole di quello che Lopez chiede e chiederà ai suoi: attenzione tattica, carica agonistica, prima non prenderle, poi, se possibile, colpire. Proprio quello che si è visto in Lombardia e con esito positivo.
La strada è lunghissima: se si guarda la classifica attuale si è colti da scoramento: la Lucchese è nettamente ultima, ma, va detto, deve recuperare tre partite, sia pure due delle quali in trasferta. Serviranno punti per fare morale e dare convinzione a un gruppo che sta, risultati a parte, dando grande prova di maturità per come ha saputo tenere botta alla tempesta Covid. Non è un dettaglio. E la mano del tecnico inizia a vedersi, sia pure condizionata da mille inceppi e in attesa che i nuovi arrivi trovino la condizione. I segnali di risveglio, per quanto servano altre conferme, cominciano a vedersi. Dobbiamo e possiamo crederci.
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.