Detto tra noi
giovedì, 26 settembre 2024, 11:20
di fabrizio vincenti
La partita contro la Pianese, augurandosi che non lasci scorie nei rossoneri che hanno dimostrato ancora una volta grande coraggio e un'ottima organizzazione di gioco (qualcuno ne vorrà rendere un po' di merito anche all'allenatore?), si presta per alcune considerazioni alquanto amare. L'arbitraggio, decisamente scadente al pari degli altri visti in casa, non può non far comprendere che la Lucchese in sede di designazioni dei direttori di gara conta zero. Da queste parti, mandano esordienti di nemmeno belle speranze o fischietti dal futuro quanto meno dubbio. Non a caso, i due migliori arbitri si sono visti contro Spal (nonostante il gol annullato, ma la colpa è tutta del guardalinee) e ad Ascoli, dove sono stati impiegati due direttori di gara di livello e personalità mandati non certo per i rossoneri ma per la forza e l'importanza degli avversari. Chiaro che viene da chiedere cosa pensino della Lucchese e quello che sia il reale peso societario che, temiamo, sia davvero minino.
Ma c'è un'altra questione che vogliamo sottolineare e che denota, per l'ennesima volta, l'assenza di una società realmente strutturata e in grado di gestire gli eventi. Mister Gorgone è arrivato in conferenza stampa in chiaro stato di trance agonistica e con la intima e radicata convinzione di aver subìto, come squadra, l'ennesimo torto arbitrale. In questi casi, una società laqualunque si muove per evitare il peggio, ovvero per evitare che le dichiarazioni possano avere un effetto boomerang. Come? Semplicemente non mandando il tecnico, ma facendo intervenire i vertici societari, perché ieri le analisi tecniche avevano ben poco peso. E invece no: l'amministratore delegato Lo Faso ha pensato bene di commentare anche nei corridoi della sala stampa la pessima direzione di gara, ma si è guardato bene dal venire in sala stampa. Forse, in compagnia dell'inseparabile trolley, aveva da ripartire o forse voleva evitare domande sugli sviluppi societari. Non sappiamo. Sappiamo però che mister Gorgone, come per tutto lo scorso campionato, viene buttato in sala stampa a metterci la faccia. E, ovviamente, nemmeno l'ufficio stampa, che da altre parti prova e riesce a governare le situazioni, è riuscito sinora a evitare l'eccessiva esposizione, limitandosi a mandare qualche giocatore dopo che, per un anno intero, lo scorso, i calciatori non si presentavano in sala stampa a fine gara. Ieri sarebbe stata l'occasione giusta per far parlare chi dirige la società o almeno evitare la sfuriata di Gorgone, che lui fosse d'accordo o meno nell'andare in sala stampa. Serviva battere un colpo. E servirebbe governare le situazioni. Chiediamo troppo?
martedì, 10 giugno 2025, 15:47
La delusione, la rabbia, il senso di frustrazione che ha pervaso un po' tutti, noi compresi, per l'epilogo ancora una volta disastroso da un punto di vista societario della Lucchese, non può non portare a una riflessione approfondita.
mercoledì, 28 maggio 2025, 18:31
Non siamo inguaribili ottimisti, anzi, ma il triste epilogo, l'ennesimo, del calcio rossonero ci ha comunque dato un misero conforto. La quasi matematica certezza che con il gruppo Affida non saremmo andati da nessuna parte. Se qualcuno aveva dubbi, crediamo se li possa essere tolti leggendo un comunicato stampa del...
domenica, 18 maggio 2025, 19:23
L'atmosfera che non si respirava da anni in città. Il maxischermo mai collocato in precedenza da una amministrazione comunale. La paura che si respirava dopo la sconfitta di Sestri. Le code al botteghino. La commozione di mister Gorgone prima dell'ultima rifinitura, dopo il confronto con la squadra.
lunedì, 28 aprile 2025, 07:51
La storia della Lucchese è fatto soprattutto di delusione, dolori, mancate promesse, rimpianti. Inutile negarlo. Se si eccettuano due periodi d'oro (prima e post Seconda guerra e l'era Maestrelli) questa piazza è andata incontro a rovesci e tanta mediocrità.