Galleria Rossonera
lunedì, 16 marzo 2020, 16:31
di diego checchi
Jacopo Coletta, portierone della Lucchese, racconta questo momento di sosta forzata dalla sua casa di Roma: "Sono a Roma, sto prevalentemente a casa e cerco di tenermi in forma. Adesso però nella mia città hanno chiuso anche i parchi, quindi non è facile trovare un ambiente per poter correre in tranquillità".
E' stato giusto fermare il tutto?
"Guardate sono daccordo con le decisioni che sono state prese e vi dirò di più forse la Lega di serie A e il Governo ci hanno messo anche troppo a decidere di fermare tutto ed ora si vedono aumentare ogni giorno i giocatori contagiati".
Un mese fa una situazione del genere era impensabile.
"E' vero, noi giocavamo e lottavamo per mantenere il primo posto non pensando che cosa sarebbe successo di lì a poco. E' chiaro però che la salute va davanti a tutto e bisogna ritornare a giocare solo quando sarà passato questo senso di paura e saranno diminuiti i contagi, altrimenti sarà veramente dura. Noi giocatori siamo disposti ad andare in campo anche a maggio e a giugno. La cosa bella sarebbe quella di finire il campionato giocandolo e vincendolo sul campo, poi è ovvio che se per forza maggiore si dovesse interrompere e venissero prese le classifiche dell'ultima giornata, sarei contento lo stesso, perchè vorrebbe dire che avremmo comunque vinto il campionato. Non voglio fare previsioni su quando si ritornerà a giocare o meno, non spetta a noi prendere questa decisione. Aspettiamo che ci vengano comunicate".
Che cosa pensa dell'iniziativa della Curva Ovest alla quale ha aderito anche la società insieme ai giocatori?
"E' un'iniziativa molto importante alla quale noi abbiamo contribuito subito. La Curva si è dimostrata ancora una volta sensibile e pronta ad aiutare chi ne ha bisogno in momenti così delicati. Voglio fare un saluto a tutti e dire che ci vedremo presto".
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