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Lo Sicco: "Correggio indimenticabile, anche se la vissi dalla tribuna: i tifosi ci dettero la spinta decisiva"

lunedì, 6 aprile 2020, 17:49

di diego checchi

Il calcio manca un pò a tutti ed allora ne approfittiamo per ricordare i momenti belli della Lucchese. Come non potevamo non ripercorrere la giornata di Correggio che ha riportò la Lucchese fra i professionisti dopo il secondo fallimento. Lo facciamo con un giocatore che di quella squadra era protagonista, il centrocampista Fabrizio Lo Sicco che però in quella magica partita fu costretto a stare fuori per un grave infortunio al ginocchio. Lo Sicco è a casa come tutti e aspetta di capire quali saranno le decisioni della Lega di Serie D sul proseguio o meno del campionato perchè lui adesso è un giocatore della Adriese, squadra sesta in classifica nel girone C di Serie D. Lo raggiungiamo al telefono e quando parla di Lucchese si emoziona.

"Adesso sono un giocatore dell'Adriese. Il nostro obbiettivo era quello di vincere il campionato ma le cose prima dello stop non stavano andando come speravamo. Nello scegliere la società veneta sono stato convinto sia dal progetto ambizioso che dal fatto che avrei ritrovato il mister che avevo a Matelica, Luca Tiozzo." 

Ha qualche rammarico nella sua carriera? 

"A dire la verità pensavo di poter fare qualcosa di più ma per vari motivi non ci sono riuscito ed alla fine sono contento di quello che ho fatto fino ad adesso. Dopo Lucca sono andato a Pistoia, poi a Lecce, un anno a Taranto e due anni a Matelica".

Che ricordi ha della nostra città? 

"Lucca la porterò sempre nel cuore perchè ho trovato veramente persone meravigliose in tutto e per tutto." 

Lei è stato portato a Lucca da mister Pagliuca che lo ha voluto in Lega Pro anche dopo l'infortunio al ginocchio. Che rapporto ha con lui?

"Di mister Pagliuca ho dei ricordi bellissimi. Lo sto sentendo poco ultimamente ma a lui sono molto affezionato e gli voglio molto bene perchè è un uomo fantastico."

Sente ancora i suoi ex compagni rossoneri?

"Certo. Abbiamo ancora un gruppo su whatsapp. Siamo rimasti molto uniti. Era un gruppo splendido ed uno staff tecnico molto preparato con Pagliuca, Fracassi ed il professor Guidi che ci fece sempre dare il massimo".

Che cosa ricorda della giornata di Correggio? 

"Quella partita me la ricordo come fosse ieri. Ero infortunato e l'ho vissuta da fuori. Un emozione incredibile. Dopo il vantaggio loro poteva sembrare tutto finito ma il cuore di quella squadra era troppo grande. Era impossibile non vincere quel campionato. I nostri tifosi ci dettero la spinta decisiva".

Dove lo avete vinto quel campionato? 

"Fra le quattro mura dello spogliatoio".

Segue ancora le vicessitudini della Lucchese?

 "La seguo sempre e con Matteo Nolè mi tengo aggiornato su come stanno andando le cose. Il fatto che sia rientrato in società un uomo come Bruno Russo è una garanzia per tutti."

 In questo momento di stop vista l'emergenza nazionale, secondo lei ripartiranno i campionati? 

"Tutto questo passa in secondo piano visto che prima di tutto c'è la salute. Pensare di tornare a breve a giocare al calcio non la vedo una cosa facile. Soprattutto per le società di Serie D organizzarsi per mettere tutto in sicurezza. Nel caso in cui non si riparta per terminare questo campionato sarei d'accordo su lasciare tutto come sta ovvero chi è primo vince e chi è ultimo retrocede".

Fa qualche altra attività oltre al calcio nell'ottica futura...

"Per adesso penso ancora al calcio. Mi è nata una bimba 8 mesi fa, si chiama Aurora. Dovrò anche per questo guardare al mio futuro anche oltre il calcio. Al momento non mi pongo l'obbiettivo di quanto e come smettere e se rimanere nel calcio, ma vi confesso che ciò mi piacerebbe molto perchè questo sport è la mia passione da sempre".



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