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Calcagni e il suo 4 maggio: "Il gol, la festa negli spogliatoi, l’autogrill, l'arrivo a Lucca..."

lunedì, 4 maggio 2020, 08:32

di diego checchi

Con Riccardo Calcagni ripercorriamo le sue annate di Lucca e soprattutto quella riguardante la promozione di Correggio. Raggiunta come oggi, 4 maggio, di sei anni fa. Tanti ricordi e tante belle sensazioni in questa intervista al giocatore che adesso milita nell’Arzignano Valchiampo e che ha avuto modo di spiccare il volo verso il calcio dei grandi proprio con la maglia della Lucchese. A sei anni dalla promozione di Correggio lo abbiamo voluto intervistare per sentire le sue sensazioni.

Lei arrivò a gennaio. Che cosa la colpì di quella squadra e di mister Pagliuca?

“Ero già stato fra i grandi ma nelle categorie di Promozione e Eccellenza e quando arrivai alla Lucchese vidi un altro calcio rispetto a quello a cui ero abituato. Incontrai giocatori esperti, dei veri leader, tipo Angeli, Tarantino, Chianese, Espeche, Aliboni, Caboni, Nolè ecc, ecc, un mister preparatissimo e pian piano mi integrai. Quell’anno non giocai troppo, non fui uno dei protagonisti principali ma sicuramente me lo ricordo bene e mi è rimasto impresso vedere più di mille persone sugli spalti all’esordio contro la Massese”.

Che ricordi ha di mister Pagliuca?

“Ricordo che appena arrivai il mister voleva tante cose che io non conoscevo e non mi avevano mai insegnato. Voleva facessi movimenti specifici e giocate a memoria che ovviamente non ero ancora in grado di fare. Invece, l’anno successivo in Serie C, riuscii a ritagliarmi un posto fisso finchè non l’hanno esonerato”.

Che ricordi ha della sfida promozione di Correggio?

“Ricordo che durante la settimana il mister fece un bel po’ di ballottaggio tra me e Ghelardoni e poi, alla fine, giocò lui. Anche perché era arrivato da inizio anno, era un giocatore fortissimo e se lo meritava. Io entrai a metà del secondo tempo. Giocammo bene come loro. Subimmo gol e sbagliammo il pareggio dagli undici metri a fine primo tempo. Fortunatamente riuscimmo a pareggiare senza però sfondare per il raddoppio. Alla fine arrivò il gol promozione di Pecchioli. Ogni tanto riguardo il video di quella partita ed è sempre bello rivivere quei momenti. Dopo il gol di Pecchioli abbiamo dato l’impossibile per non subire il 2 a 2”.

Cosa ricorda della festa promozione?

“Siamo andati fuori dallo stadio a festeggiare con i tifosi che non erano potuti entrare. Poi negli spogliatoi, all’autogrill e soprattutto la festa in piazza sopra il pullman con i fumogeni rossi. È un’emozione che difficilmente riproverò”.

Come giocatore la Lucchese le ha permesso di affacciarsi al calcio dei grandi.

“Certo, in Serie D non ebbi molto spazio ma poi mi sono confermato in Serie C. Anche Galderisi mi ha insegnato tanto. Devo spendere una parola anche per Rosadini che mi portò a Lucca. E poi al pubblico perché nonostante qualche momento difficile, ci ha sempre sostenuto”.

Adesso è all’Arzignano. Qual è il suo obiettivo per il futuro?

“È quello di arrivare più in alto possibile. Adesso è giocare in Serie C e più avanti si vedrà. Vediamo se nei prossimi anni riuscirò a guadagnarmi una squadra che punta alle zone alte della classifica oppure una compagine che milita in Serie B. Attraverso l’impegno e la dedizione. Ho 26 anni e sono a metà della mia carriera che composta da step. Spero di poterla migliorare sempre di più”.

Per quale motivo ha accettato la proposta dell’Arzignano?

“Quest’anno ho fatto un ottimo girone di andata a Pontedera, collezionando 6 assist e 2 gol. Ma sapevo bene che per un discorso di politica societaria sarei dovuto andare via a gennaio. Volevo farlo subito e non attendere la fine del mercato per giocare il più possibile. L’Arzignano era fortemente interessato e mi ha convinto”.

Pensa che i campionati ripartiranno?

“Non credo. Vedendo anche le difficoltà della Serie A… Non so quale sia la scelta giusta, ma vedendo le decisioni prese dalle maggiori leghe europee, quella di far ripartire mi sembra un’idea lontana dalla realtà”.

Si sta allenando a casa?

“Facciamo videoconferenze con allenamenti a casa e poi dal 4 maggio potremo tornare a correre. Questa è già una bella cosa, attendendo decisioni che spero arrivino a breve”.

Cosa ricorda di Lucca?

“A parte il campionato vinto in Serie D, ricordo le salvezze dirette. La gioia di raggiungere un obiettivo, che sia salvezza o vittoria del campionato, è sempre una gioia. Sono stato veramente bene. Due anni e mezzo molto intensi e pieni di soddisfazioni. Chissà che in futuro non ci sia la possibilità di riunirsi nuovamente”.



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