Galleria Rossonera

Merlonghi: "Peccato per quell'infortunio..."

mercoledì, 13 maggio 2020, 08:30

di diego checchi

Se si pensa a Mario Merlonghi si pensa a un tuttofare. A Lucca è stata uno di quei giocatori che nei due anni a cui ha vestito la maglia rossonera ha ricoperto veramente tanti ruoli ed è stato molto utile per gli allenatori che lo hanno avuto. Con lui facciamo una chiacchierata dopo tanto tempo e lo ritroviamo schietto come sempre, con la speranza di tornare a Lucca.

Dove stava giocando quest’anno?

“Quest’anno stavo nel Cattolica-San Marino, in Serie D girone F, ho accettato la loro proposta perché conoscevo sia il mister che la società e poi mi hanno dato anche la fascia di capitano. Stavo facendo abbastanza bene, avevo anche fatto 4 gol giocando da esterno alto. Purtroppo però credo che per quest’anno abbiamo finito di giocare, i tempi ormai sono troppo stretti per riprendere”.

Che ricordi ha di Lucca?

“Bellissimi, Lucca è una piazza stupenda. Ho vissuto due anni alla grande, soprattutto il primo con la conquista dei play off. Il secondo era iniziato bene, poi purtroppo c’è stato l’infortunio”. 

Ci ricordiamo che faceva sempre bene, in qualunque ruolo la facesse giocare mister Lopez.

“Ho sempre cercato di dare il massimo per la squadra in qualunque ruolo e penso di esserci riuscito, anche per ricambiare l’affetto dei tifosi. Mi è dispiaciuto molto lasciare Lucca, e devo dire che quando Deoma mi aveva contattato quest’estate ci avevo fatto un pensierino. Ma a Lucca la situazione ancora in alto mare e allora mi sono accasato a Cattolica dove mi avevano fatto una proposta molto stimolante. Sono contento che poi la Lucchese abbia fatto così bene, meritano decisamente la promozione, mi sento spesso con Matteo Nolè che mi tiene aggiornato su come stanno andando le cose”.

Chissà che non possa tornare il prossimo anno…

“Chissà, io lascio sempre una porta aperta per la Lucchese”.

Dopo Lucca come ha proseguito la carriera?

“Dopo l’infortunio avevo iniziato il ritiro a Fano ma ci sono stati problemi e quindi sono andato al Santarcangelo dove conoscevo il mister, poi a gennaio mi sono trasferito al Latina”.

Possiamo dire che Lucca è stato il punto più alto della sua carriera?

“Sicuramente gli anni di Lucca sono stati i più belli dalla mia carriera, sia a livello personale che per la piazza”.

Cosa le ha dato Lopez?

“Lopez mi ha dato tantissimo e mi ha fatto anche scoprire ruoli diversi, poi mi ha fatto tirare fuori una grinta che non pensavo neanche di avere”.

Obiettivi per il futuro?

“Mi piacerebbe vincere un campionato, visto che a 32 anni non ci sono ancora riuscito, ma mi piacerebbe anche tornare a giocare in una grande piazza come quella di Lucca per esempio”.

E quando finirà la carriera?

“Poi spero di rimanere nel calcio, che è sempre stata la mia passione fin da piccolo e già ci sto pensando, mi piacerebbe cominciare come allenatore in seconda, lavorare sui reparti e sulla tattica”.

Qual è l’allenatore che la ha dato di più?

“Devo dire che dei tanti che ho avuto ognuno mi ha lasciato qualcosa, ma come ho detto prima forse Lopez è quello che mi ha fatto rendere al meglio, per come mi spronava a dare sempre il massimo”.

Ha qualche rammarico nella sua carriera?

“Ma no, alla fine ho sempre fatto il mio, ho sempre giocato tanto. Magari potevo fare qualcosa in più quando avevo firmato con il Parma e forse sono stato un po’ limitato da qualche infortunio di troppo ma non mi mosso lamentare”. 

Vuole dire qualcosa ai tifosi rossoneri?

“Ai tifosi mando un abbraccio grande e dico di non mollare mai, stare sempre vicino alla squadra. Danno una spinta incredibile e sono un riferimento per i giocatori, continuo a seguire la Lucchese”.



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