Galleria Rossonera
venerdì, 27 novembre 2020, 14:25
di diego checchi
Un doppio ex come Armando Reggiannini, osservatore delle nazionali italiane giovanili della Toscana, analizza il derby che sta per arrivare tra Lucchese e Pistoiese e le problematiche che hanno queste due squadre. Insomma, un’intervista tutta da seguire perché entra anche negli aspetti tecnici.
E' uno scontro diretto?
“Sì, speravo avvenisse in condizioni migliori sia per l’una che per l’altra squadra. Le difficoltà che ha incontrato la Lucchese me le potevo anche aspettare essendo una neopromossa, ma la Pistoiese pensavo facesse meglio, anche perché questo è l’anno del centenario e so che la società arancione voleva fare un buon campionato. Tutti si aspettavano molto di più. A dire il vero pensavo che la Lucchese sarebbe andata incontro a dei problemi, ma non così”.
Chi vede favorita?
“Sulla carta la Pistoiese è più quotata, ha giocatori con maggiore esperienza. Aveva preparato la stagione in un altro modo. Ora c’è stato un cambio di allenatore per entrambe le squadre e di conseguenza dei cambi di modulo. Vedremo domenica come gli arancioni si metteranno in campo con il nuovo mister, mentre Lopez ha già cambiato e mi sembrava avesse già dato una stabilità alla squadra, soprattutto dal punto di vista difensivo nelle gare di Sesto San Giovanni e Olbia. Contro la Giana Erminio la Lucchese ha perso per un rigore regalato dall’arbitro mentre contro l’Albinoleffe è stato fatto un passo indietro abbastanza inaspettato perché se si prendono 5 reti in casa vuol dire che qualche problema a livello strutturale, c’è”.
Come deve andare in campo la Lucchese?
“Sulla carta parte sfavorita, ma qualche episodio potrebbe incidere e indirizzare la gara a suo favore. Non ho capito perché è tornata alle difficoltà iniziali dato che dopo l’arrivo di Lopez si era messa a posto e aveva riacquistato una certa identità”.
Pensa che il covid abbia condizionato l’andamento delle due squadre?
“Il problema Covid ha condizionato un po’ tutti. Finora la Pistoiese non ha avuto grandi problemi, mentre la Lucchese è stata colpita molto più di altre squadre. Inoltre c’è da ricordare che, quando viene recuperato un giocatore dopo una lunga assenza per covid, non sarà mai al massimo della forma per un buon periodo di tempo”.
Lei conosce tutti alla Lucchese e in questo momento ci sono delle critiche sulla costruzione della squadra: cosa ne pensa?
“Le critiche sono all’ordine del giorno, ci sono sia a Lucca che a Pistoia. Penso che per entrambe le squadre bisognerà proporre qualcosa di nuovo dal mercato di gennaio. Forse hanno puntato su qualche giocatore che non è all’altezza della situazione”.
La Lucchese ha tre punti. Sono pochi, ma i rossoneri si possono ancora tirar fuori da questa situazione?
“Penso di sì. Se c’è la possibilità di intervenire sul mercato in maniera intelligente per cambiare qualche giocatore, non penso avrà problemi a salvarsi. Nel frattempo però, la Lucchese dovrà fare qualche punto”.
Il fatto non ci sia pubblico può aver penalizzato la Lucchese?
“Per me è una cosa equa, perché le squadre in casa non hanno il pubblico che sostiene e quelle fuori non hanno la pressione del tifo avversario. Nel turno successivo la cosa si inverte”.
Cosa si sente di dire alla piazza rossonera?
“Di avere fiducia perché ci sono persone competenti e in questo momento devono stare tutti uniti per salvare la categoria. Se c’è uno scollamento fra squadra, società e tifosi, non si va da nessuna parte e i problemi diventano insormontabili”.
Guarderà la partita?
“Sì, la seguirò”.
Quali sono i giocatori che possono decidere la gara?
“Nella Pistoiese ce ne sono un paio come Cesarini, Chinellato e Gucci, se giocherà. Nella Lucchese ci può essere Flavio Bianchi, un giocatore che sto seguendo, una prima punta anomala che secondo me non si sta esprimendo al massimo delle potenzialità anche se ha segnato due reti. Forse avrebbe bisogno di giocare accanto a una prima punta. Credo che la Lucchese debba intervenire proprio in questo senso”.
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