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Biggeri: "Darò il mio contributo con la stessa umiltà e tranquillità di sempre"

mercoledì, 27 gennaio 2021, 08:32

di diego checchi

Domenica scorsa Matteo Biggeri è salito alla ribalta della cronaca perché con le sue parate ha tenuto la porta della Lucchese inviolata. Consideriamo che era soltanto alla seconda partita di campionato e da ora in poi avrà l’onere e l’onore di sostituire Jacopo Coletta, infortunatosi nella gara con il Renate. Queste le impressioni del portiere di Castelnuovo.

Come le è sembrata la partita di domenica scorsa?

“Una bella partita della Lucchese, abbiamo sofferto soprattutto all’inizio del secondo tempo perché loro sono una buona squadra e giocano molto bene. Però siamo rimasti in partita, cosa che non ci è riuscita in altre gare e alla fine siamo riusciti a sbloccarla e mantenere il risultato fino alla fine. Arrivavamo da una striscia di risultati positivi e questa vittoria ha valorizzato i tanti pareggi ottenuti finora”.

Non era facile sostituire Coletta, ma si è fatto trovare pronto.

“Non era facile perché Jacopo è un grande portiere. Però mi sono allenato bene, per essere pronto all’occorrenza. Soprattutto perché per il ruolo del portiere è difficile rimanere concentrati quando non si gioca. Se poi viene l’occasione, bisogna farsi trovare pronti e sono contento sia andata bene. Adesso continuerò a dare il mio contributo finché ce ne sarà bisogno con la stessa umiltà e tranquillità di sempre”.

Quali sono i propositi per il futuro?

“I propositi sono quelli di aiutare a salvare la Lucchese. Continuerò ad allenarmi bene, a giocare e cercare di fare il meglio possibile per riuscire a raggiungere l’obiettivo. È giusto provarci fino in fondo”.

Lei conosceva già mister Lopez. Come lo ha ritrovato?

“L’ho avuto l’anno scorso a Viterbo quando fu mandato via in un modo particolare, dove tra l’altro eravamo quinti in classifica. Per varie vicissitudini fu deciso di cambiare il tecnico. È un allenatore molto bravo soprattutto sotto l’aspetto tecnico e tattico ed era quello che ci serviva per sbloccarci”.

Com’è il rapporto con il mister dei portieri Niccolò Bianucci? C’è qualcosa in cui l’ha aiutata particolarmente?

“Lo conosco da molto tempo perché quando ha iniziato ad allenare era ad Empoli nel settore giovanile e anch’io mi trovavo lì come giocatore. Quindi lo conosco molto bene. Lavoriamo molto sul posizionamento, sull’aspettare fino all’ultimo per fare la parata. È importante non anticipare troppo il tiro perché l’attaccante potrebbe guardarti e mettere la palla dall’altra parte. Comunque lavoriamo molto bene”.

Domenica c’è una gara fondamentale contro il Novara. Come va affrontata?

“Sarà una bella partita. L’affronteremo come abbiamo sempre fatto, con la voglia di portare a casa i tre punti per andare a pari punti dei nostri avversari. L’importante è rientrare in quel gruppone di squadre che ci precede, per poi giocarsela fino in fondo. Sarà un vero e proprio scontro diretto così come quello di Grosseto”.

Ci può spiegare perché ha scelto Lucca?
“Fui contattato dal direttore Deoma che mi aveva parlato bene dell’ambiente, della squadra e di tutto il resto. Non si era sbagliato. In più sono vicino a casa, è una città che conosco ed è la squadra del mio cuore. Per me è stato un piacere. Sicuramente l’anno scorso sono stato sfortunato perché inizialmente dovevo giocare e poi sono stati presi altri portieri. Nel girone di ritorno avevo iniziato a giocare ma ci fu l’interruzione per il covid che mi ha penalizzato. Adesso sono contento di essere tornato protagonista”.



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