Galleria Rossonera
martedì, 5 gennaio 2021, 12:31
Una lunga chiacchierata con Guido Casotti, noto giornalista televisivo di Noitv, che segue ormai da tanti anni le vicende rossonere.
Secondo lei cosa ha dato mister Lopez alla Lucchese?
“Credo che abbia già dato tanto, è arrivato in un momento tremendo con tutta la squadra fuori per covid e ha potuto lavorare con pochi elementi. Quando ha potuto allenare tutta la rosa (o quasi) ha dato un pò di convinzione, ha lavorato sul morale, sul piano tattico ha dato equilibrio, senza inventarsi nulla ha rimesso le pedine al posto giusto e la squadra ne ha tratta beneficio. Si è cominciato a vedere qualcosa di buono e una buona solidità difensiva”.
Però adesso serve una sterzata per la classifica.
“La classifica rimane critica. Non dobbiamo nemmeno pensare alle disgrazie altrui, come a quelle del Livorno e Novara, dobbiamo fare le ultime partite del girone di andata contro Lecco e Renate e un girone di ritorno portando tanti punti, altrimenti è difficile. Non dobbiamo illuderci altrimenti non abbiamo capito niente. Conoscendo Lopez questo rischio non c’è, anche se la situazione rimane veramente complicata”.
Per quanto riguarda il mercato cosa si aspetta?
“So che Marcheggiani ha firmato ieri sera, quindi ci aspettiamo l’ufficialità a breve. Spero che sia un attaccante di peso che faccia molto bene a Lucca. Anche se molto probabilmente ne servirà un altro e si fa il nome dello svincolato Momenté. Penso serva un innesto a centrocampo. Avevamo sognato Bruccini che poi non arriverà, ma serve un giocatore del genere lì nel mezzo. Poi credo occorrerà prendere anche un difensore”.
Forse la piazza si aspettava tutti gli innesti prima di Lecco.
“Sono d’accordo. Non credo che in una situazione come quella della Lucchese si possa attendere ancora a lungo ma è altresì vero che ci scontriamo contro una realtà di mercato molto difficile”.
Deoma dovrà fare un grosso lavoro sulle uscite.
“Certo, a parte Fazzi ormai al Ghiviborgo, serviranno delle uscite anche davanti e centrocampo. Purtroppo la squadra era stata costruita per un altro allenatore e per giocare con un altro modulo, quindi, alcune pedine sono di troppo. Parlo di Convitto, Molinaro, Scalzi, Lionetti, Falivene, ecc, ecc e poi bisognerà vedere cosa deciderà di fare la società con Caccetta”.
Quanti punti ci vogliono per la salvezza?
“Secondo me per evitare proprio i playout ci vorranno più di 40 punti. Quindi per salvarsi direttamente ci vorrà un ottimo girone di ritorno e la Lucchese dovrà innestare una marcia diversa”.
Sul tema stadio che cosa ci può dire?
“So che si procede ma in prima marcia, massimo in seconda. Non per le responsabilità di qualcuno ma più che altro perché c’è il problema covid che rallenta tutti i processi. Parlando con i dirigenti che si occupano della faccenda mi dicono che l’iter è molto rallentato per colpa di questo fatto. C’è da sperare che si esca presto da tutto il problema relativo al covid e che tutto possa ripartire”.
La mancanza dei tifosi negli stadi può aver pesato per la Lucchese?
“La mancanza di tifosi nello stadio a grandi livelli ha pesato soprattutto alle casse delle società. Nel piccolo, mi riferisco alla Serie C, come per esempio alla Lucchese, l’apporto del tifo poteva essere fondamentale contro squadre che magari non sono abituate ad avere un pubblico così numeroso allo stadio”.
Secondo lei si tornerà alla vita di sempre?
“Voglio essere ottimista e dico di sì, che torneremo come prima e a vivere come prima. Però penso che la risposta non ce l’abbia nessuno. Mi sento soltanto di dire che probabilmente usciremo tutti quanti migliorati da questa vicenda”.
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