Galleria Rossonera

"I rossoneri provino a fare la corsa sulla Pro Sesto"

venerdì, 9 aprile 2021, 17:47

di diego checchi

Manuel Lencioni, attuale allenatore del Ponte a Moriano e tifoso rossonero, si diletta nel tempo libero a seguire gli allenamenti e le partite della Lucchese. Con lui abbiamo fatto una chiaccherata sul momento che stanno attraversando i rossoneri e sulla partita che verrà e cioè il derby contro il Livorno.

Contro il Livorno è un vero e proprio spareggio.

"Indubbiamente è l'ennesimo spareggio che la Lucchese deve affrontare ma penso che queste ultime quattro partite saranno tutte spareggi e dovrà essere fatto il possibile per accorciare la forbice con le squadre più avanti in classifica ed allontare quelle dietro o meglio cercare di mettere dietro almeno Livorno e Pistoiese." 

Al di là delle questioni tattiche delle quali si occuperà mister Lopez, come si fa a vincere queste partite a livello motivazionale? 

"Al di là di tutti i tatticismi che nel calcio ci possono stare, la cosa fondamentale è sempre la motivazione. Qualsiasi modulo puoi presentare in campo non sarà mai efficace se non si applica la mentalità giusta. I risultati in questo parlano chiaro anche dal punto di vista dei numeri visto gli oltre 50 gol subiti dalla Lucchese. Alla base non c'è solo un problema di modulo per i tanti gol presi ma anche e soprattutto un fatto mentale." 

Ormai non si possono fare calcoli, quella con il Livorno è una finale? 

"Certamente sì. Ormai i calcoli era inutile già farli da qualche partita. Queste sono tutte finali e metterci qualcosa in più è obblifgatorio da parte di tutti. Bisogna vedere cosa c'è dentro ogni singolo giocatore. L'importante è che le insicurezze che si sono create dall'inizio della stagione ad oggi non siano diventate paure insormontabili. Hanno indubbiamente attraversato una stagione difficilissima al di là delle carenze tecniche di questa squadra." 

Quanti punti ci vorranno per arrivare ai playout? 

"Rimangono ad oggi quattro gare e credo che basterà arrivare alla quota di 33 o 34 punti, che possono essere alla portata della Lucchese, ovvero fare 7/8 punti per evitare la forbice che comunque dipenderà dal cammino delle squadre sopra in classifica. Penso che la squadra su cui i rossoneri dovranno fare la corsa, calendario alla mano, è la Pro Sesto." 

Secondo lei facendo tutti gli scongiuri del caso, se dovesse andare male contro il Livorno la Lucchese sarebbe retrocessa?

"Da addetto ai lavori dico che finchè la matematica non condanna i rossoneri dovranno essere fatte tutte le gare per ottenere il massimo e per onorare il campionato, non ci scordiamo che per tanti rossoneri è stata la prima esperienza in un campionato professionisti. Vorrei aggiungere comunque che la Lucchese non è padrona del proprio destino visto ad oggi il divario con le squadre che sopravanzano in classifica i rossoneri." 

Al di là di come andrà a finire questa stagione lei è d'accordo sul proseguimento del progetto da parte di questa società? 

"Sono d'accordissimo con il proseguo del progetto e dico che la frase che si utilizza dicendo che il calcio non ha memoria, sarebbe oggi invece da applicare perchè nessuno si ricorda che un anno e mezzo fa la Lucchese ha rischiato di non iscriversi al campionato di Serie D ed invece a distanza di un anno si è ritrovata in Serie C. Questo per dire che la società ha un progetto serio ed è importante che lo porti avanti. Basta con le incertezze e con i tira e molla con pseudo acquirenti o pseudo milionari che millantano credibilità che poi si sono sistematicamente smarrite dopo pochi giorni di insediamento. E' importante continuare con questo progetto perchè al di là degli errori che possono e che hanno commesso, sono una società solida e seria che può anche incontrare una retrocessione ma un conto è un fallimento sul campo, un conto è un fallimento in tribunale." 

Che messaggio vuol mandare ai tifosi rossoneri? 

"E' giusto che ci sia rammarico ed è giusto che ci siano le critiche sportive come devono esserci nel calcio, ma dico anche che non bisogna andare oltre. Ci dovesse essere una retrocessione è chiaro che anch'io come tifoso sarei deluso ma non è tutto da buttare. Possiamo ripartire da una società sana che ha un progetto pluriennale e che sicuramente non ripeterà gli errori commessi. Da tifoso ne sarei dispiaciuto ma non andrei oltre il dispiacere. Dico che oggi con tutto quello che è succcesso negli ultimi dodici mesi ci sono cose più importanti che hanno colpito tutti noi e l'eventuale retrocessione della Lucchese deve rimanere una delusione passionale legata ad uno sport che piace a tutti noi tifosi ed appassionati."



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