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Barsanti (Luccalive): "Per ripartire, serve un allenatore bravo e carismatico"

domenica, 23 maggio 2021, 08:55

di diego checchi

Con Simone Barsanti, direttore del sito Luccalive.it, abbiamo fatto il punto su tutto quanto ruota al mondo rossonere e inevitabilmente abbiamo parlato della retrocessione. Tanti gli argomenti che meritavano di essere affrontati con chi, da sempre, segue i colori rossoneri.

Da dove deve ripartire questa società? Una Serie D a vincere o si può pensare alla riammissione?

"Per me la Lucchese è in Serie D e quindi bisognerà sicuramente approntare una squadra per vincere, partendo da un'idea di gioco precisa, scegliendo un tecnico adatto a portarlo avanti con cui costruire la squadra giusta. Alla riammissione neanche ci penso, sono cose tecniche che riguardano la società, mi auguro solo che in ogni caso non si facciano trovare impreparati".

 A proposito di allenatore, si parla di un emergente come Giannichedda: preferirebbe magari uno più esperto?

"Nomi se ne fanno tanti, personalmente per la Serie D non ne conosco molti, ma ribadisco che più di un nome bisognerebbe parlare di un progetto tecnico. Ad esempio ai tempi di Orrico la società aveva puntato sulla zona e quindi prese lui che era tra i maggiori fautori di quello che era un modo nuovo di giocare".

Adesso ovviamente c'è tanta delusione per la retrocessione, quali sono stati gli errori più gravi, da non commettere più?

"Innanzitutto adesso basta piangere sul latte versato, il calcio è fatto di promozioni e retrocessioni, è una regola di questo sport. Per quanto riguarda gli errori da non commettere mi devo ripetere: è importante avere un progetto preciso, partire da un direttore sportivo, per arrivare a un tecnico e via di conseguenza".

Quando ha capito che la Lucchese non poteva più farcela?

"La Lucchese è partita ultima ed è arrivata ultima, le speranze sono sempre state poche, anche il mercato di gennaio di non ha portato grandi miglioramenti e alla fine ha meritato la retrocessione. Ora vediamo di ripartire bene per tornare in C, anche se non sarà facile perché ci saranno tante squadre forti l'anno prossimo".

Come dovrebbe fare la società a riconquistare la fiducia dei tifosi?

"Penso che sia importante avere un allenatore bravo e carismatico, dei giocatori che facciano infiammare la curva, portando vittorie e bel calcio".

Cosa pensa del progetto del nuovo stadio?

"Il progetto è bellissimo e non vedo l'ora di poterci entrare. Ovviamente i tempi non saranno brevi e io non vorrei dover aspettare lo stadio nuovo per vedere una squadra dignitosa, anche perché uno stadio nuovo e moderno, che porterà sicuramente risorse in più per la Lucchese, di per sé non significa che la squadra vincerà, servono comunque una società solida e progetti seri.Lo stadio nuovo ci vuole perché questo è decrepito e cade a pezzi, la città lo merita come merita anche un palazzetto dello sport e delle piscine adeguate, ma ripeto, gli impianti non sono garanzia di successi sportivi".

Perché gli imprenditori locali non si avvicinano alla Lucchese?

"Ormai il calcio è puro business e chi investe vuole un ritorno immediato. Evidentemente gli imprenditori locali non vedono questa opportunità, e poi ovviamente non c'è nessuno così appassionato dei colori rossoneri, a Lucca non abbiamo un Berlusconi".

 Questa società ha dichiarato che sarebbe disposta a lasciare spazio ad altri se ci fossero offerte serie: come la pensa lei?

"Al momento la società è composta da Santoro, Russo, Deoma e Vichi, io mi fido di loro, sta a loro costruire una nuova squadra e io tifo per loro. Se e quando arriverà qualcun altro io sarò felice di tifare per altri, ma al momento non vedo questa opportunità.Ricordo che da settembre ci sarà anche il pubblico e dopo un anno e mezzo di niente si aspettano uno spettacolo dignitoso".



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