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Mister Morgia: "Campionato iniziato male e finito peggio"

martedì, 11 maggio 2021, 09:00

di diego checchi

Massimo Morgia indica la strada e fa capire quale è a suo avviso il percorso che attende per il futuro del calcio a Lucca. Lo stadio per lui è un'opera fondamentale e lo fa capire a chiare lettere ma anche l'investimento sul settore giovanile è cosa prioritaria. Solo con questi due ingredienti, secondo il tecnico romano ma ormai lucchese di adozione, il calcio a Lucca può sopravvivere altrimenti sarà dura.  

Come ha preso la retrocessione della Lucchese?

"Sono dispiaciuto per la città e per la società dove ho molti amici da Russo, a Santoro, a Di Stefano, a tanti altri. Mi sento lucchese e la Lucchese è la squadra a cui tengo di più. E' stato un campionato iniziato male e finito peggio."

Da dove bisogna ripartire adesso?

"Bisogna ripartire secondo me da un rafforzamento societario. Ripartire con gli attuali dirigenti che ci sono ma anche con forze nuove e con l'amministrazione che consenta il progetto stadio in modo da rendere interessante il progetto lucchese. Dal punto di vista tecnico bisogna azzerare tutto perchè scendendo di categoria hai perso tutti i contratti. Oltretutto la Serie D non sarà un campionato facile vista la presenza contemporanea di Livorno, Siena, Aglianese, Pistoiese, Arezzo etc etc. Le candidate alla promozione saranno veramente tante."

Il rifacimento del Porta Elisa è indispensabile per il futuro della Lucchese?

"Avere uno stadio di nuova generazione costruito con determinati concetti da dei risultati importanti per gli imprenditori che lo devono realizzare. D'altra parte anche l'ultimo grande presidente che abbiamo avuto, Maestrelli, ha avuto la possibilità di sviluppare il suo business attraverso la rete dei supermercati. Lo stadio è una grande opera che può invogliare gli imprenditori ad investire." 

Che cosa serve per vincere subito in Serie D?

"Gli ingredienti sono sempre gli stessi. Vinci se hai una rosa altamente competitiva con giocatori molto forti che di conseguenza hanno costi molto elevati. Sotto certi aspetti la Serie D costa di più della Serie C. Basti pensare che non ci sono i contributi. Vincere subito è sempre difficile. L'anno scorso la Lucchese aveva avuto la fortuna di essere promossa in un momento particolare senza essere partita con i favori del pronostico e questo fatto l'ha pagato come scotto quest'anno. Per questo dico che preferisco costruire una base solida in modo che una volta che sono salito non scendo più di categoria."

Che cosa farebbe lei se fosse al timone di una società?

"Se fossi io un presidente di una società di Serie C o di Serie D baserei la ricostruzione investendo sul settore giovanile perchè alla fine la strada ed il futuro di queste società sarà quello. Il calcio non è più sostenibile altrimenti senza capitali ed oggi chi ce li mette i capitali?."

Crede nella riammissione della Lucchese?

"Tutto è possibile ma non credo che sarà così facile perchè anche in questo caso lo faranno le altre squadre negli altri gironi oltre che alla Pistoiese." Lei è pronto a ripartire per una nuova avventura?"Certamente sì. Guardiamo quello che succede. Io ho un modo di allenare che lega un progetto prima squadra ad uno sviluppo del settore giovanile. Dovessi lavorare solo per allenare una prima squadra non sarei interessato."



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