Galleria Rossonera
mercoledì, 9 febbraio 2022, 07:55
di diego checchi
Riccardo Collodel, dopo il suo recente passaggio in rossonero, si racconta per la prima volta. È un ragazzo di 23 anni ma sicuramente ha le idee chiare su tutti gli argomenti che abbiamo trattato, sa cosa vuol dire indossare la maglia della Lucchese e sa quello che vuole da questa esperienza a Lucca.
Per quale motivo ha scelto Lucca?
"Ho scelto Lucca perché mi hanno voluto fortemente, ho sentito molto la vicinanza del club e visto che avevo bisogno di rilanciarmi ho pensato che fosse la piazza giusta. È una società con un grande blasone e poi Bellich e Corsinelli, con cui ho giocato a Novara, mi hanno chiamato raccontandomi grandi cose sull'ambiente rossonero".
Con Bellich vi conoscete da molto vero?
"Esatto, anche se ha un anno meno di me ci siamo sempre incrociati nelle squadre giovanili, e poi siccome siamo tutti e due di Novara ci si incontrava spesso anche quando si usciva in città".
Come si trova a Lucca?
"A Lucca mi sono trovato subito come a casa, ovviamente la conoscenza con due ragazzi di spessore come Corsinelli e Bellich mi ha aiutato molto a inserirmi nel gruppo al meglio. Piano piano sto cominciando a conoscere anche la città e la sua tifoseria si è fatta già sentire. La tifoseria di Lucca la conoscevo già e ne avevo grande stima, spero che da domenica prossima ci possano dare una spinta in più".
Qual è il suo ruolo preferito?
"Difficile definire il mio ruolo preciso, ho fatto il mediano quando ero piccolo poi la mezz'ala nei professionisti e poi ancora il mediano nel centrocampo a due. In generale posso dire che mi trovo bene a fare tutti i ruoli del centrocampo e mi metto a disposizione delle esigenze del mister".
A proposito di mister, conosceva mister Pagliuca?
"Di Pagliuca me ne avevano già parlato in maniera molto positiva per come prepara in modo maniacale le partite e sono contento della fiducia che ha riposto subito in me, spero di poterlo ripagare"
Lucca è solo una situazione provvisoria o potrebbe anche diventare qualcos'altro?
"Sono di proprietà della Cremonese ma per me Lucca è un passaggio importantissimo. Vengo da un periodo che, se pure importante e molto formativo, non ho trovato spazio, e quindi a Lucca spero che sia un modo per rilanciarmi... ma mai dire mai".
Domenica affronterete la capolista Modena.
"Con il Modena l'obiettivo è giocare da Lucchese. Nelle ultime partite abbiamo dimostrato che se giochiamo come sappiamo fare possiamo mettere in difficoltà chiunque, anche se i risultati non sono sempre stati positivi. Siamo consapevoli del valore del Modena e lo rispettiamo: se vengono da 16 risultati utili consecutivi, un motivo ci sarà! Manon li temiamo e faremo di tutto per metterli in difficoltà".
Qual è l'allenatore che avuto più influenza su di lei?
"Francamente non mi sento di citarne uno solo, ognuno di quelli che ho incontrato mi ha lasciato qualcosa, chi sotto l'aspetto tecnico e chi sotto quello caratteriale. Sicuramente posso dire che mi ha aiutato tantissimo avere incontrato Dionisi agli inizi della mia carriera al Fiorenzuola in Serie D".
Cosa fa quando non è impegnato con il calcio?
"Fuori dal campo faccio quello che fa ogni ragazzo di 23 anni anche se sono molto concentrato sul mio lavoro. Nel tempo libero cerco di svagarmi con gli amici che ora sono i miei compagni di squadra. Adesso sono vicino alla laurea in economia aziendale e quindi ho lasciato un po' da parte i libri, ma poi dovrò ricominciare a studiare per la magistrale. Quando mi rimane un po' di tempo mi piace giocare alla play station".
Nella sua famiglia ci sono altri calciatori?
"Mio padre ha giocato a livello giovanile nel Novara ma poi ha fatto campionati dilettantistici. È un grande amante di calcio sicuramente e mi ha introdotto lui in questo mondo. Per il resto tutti appassionati ma nessun calciatore".
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