Detto tra noi
lunedì, 19 dicembre 2022, 10:52
di fabrizio vincenti
No, non poteva essere vera la Lucchese vista a Fermo, così impacciata, abulica, priva di idee e di mordente. Ripetere prestazioni disastrose di quel genere sarebbe stato davvero un segnale pessimo. E invece, come peraltro aveva assicurato lo stesso tecnico rossonero, la squadra ha immediatamente resettato e cambiato marcia. I sette punti (e potevano essere nove) conquistati con tre delle protagoniste del campionato, consentono di guardare al prosieguo del torneo con maggiore ottimismo. Un ottimismo confermato dai numeri: la Lucchese ha più punti del girone di andata dello scorso anno, e, sia pure di poco, più gol fatti e meno subìto. Segno che quei progressi che tutti avevano annunciato a inizio stagione stanno cominciando a arrivare. Nello scorso torneo con 50 punti la Lucchese è arrivata, sia pure nelle posizioni di rincalzo, nei play off.
Difficile dire quanti ne occorreranno quest'anno: il campionato è sempre più diviso in due tronconi, con undici formazioni in lotta per i play off e le rimanenti per non andare in qualche girone infernale. La Lucchese ha dimostrato di saper far bene con le migliori formazioni, con le quali, compresa la gara ingiudicabile con il Gubbio, ha sempre saputo tenere testa raccogliendo peraltro quattro sconfitte, tre vittorie e due pari. Segno che questa formazione se la può giocare un po' con tutti. Con il senno di poi mancano proprio i punti con l'Alessandria e con la Fermana, oltre che in una gara a tratti incredibile come quella di Fiorenzuola dove i rossoneri sono usciti sconfitti dopo aver giocato quasi tutta la partita in area avversaria.
Difficile dire quanti punti occorreranno, dicevamo, ma la sensazione è che la Lucchese possa essere in quel gruppo che si giocherà gli spareggi. Certo, arrivare decimi non sarà come arrivare quinti o quarti. E proprio a questo dovranno essere rivolte tutte le forze, a migliorare partita dopo partita, la posizione di classifica e regalare ai tifosi almeno una gara spareggio play off al Porta Elisa: non accade dalla stagione 2016-2017 quando i rossoneri arrivarono nei quarti di finale contro il Parma. L'obiettivo è una sfida per tutti: giocatori, tecnico, tifosi, società. Ma se a gennaio arriveranno innesti mirati e che non stravolgano la formazione, può essere raggiungibile. E, ora che abbiamo per un attimo sognato, ritorniamo alla realtà. Che si chiama andare avanti partita per partita. Senza cali di concentrazione, con quella stessa grinta messa in campo a Chiavari, con il Cesena e la Carrarese. E' la migliore polizza per poter guardare lontano.
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