Galleria Rossonera
mercoledì, 4 marzo 2020, 16:48
di diego checchi
Quando Toni Carruezzo parla non dice mai cose banali. Il bomber non tradisce mai, e ci mette comesempre la faccia, anche quando l'argomento, come in queste drammatiche settimane, non è solo il calcio: “In primis bisogna tutelare la salute delle persone, poi il lavoro di tutti coloro che hanno un’occupazione, dalle fabbriche alle aziende e anche nel calcio per poter continuare ad andare avanti. Secondo me la soluzione ideale è dare il tempo necessario per stabilizzare questo coronavirus e fermare tutto lo sport, in generale. Tutte le manifestazioni che possono portare gente negli stadi, ecc, ecc… Anche perché si eviterebbe anche di “falsare” i campionati, in tutte le categorie”.
Sa bene che sulle categorie più importanti come la Serie A sembra non sia possibile fermare il campionato per così tanto tempo.
“È vero perché ci sono altri interessi, ma in fondo ci sarebbero da recuperare soltanto quattro partite. Per quanto riguarda la nostra categoria, dovremmo fermarci per un po' e ripartire da dove si è finito, facendo gare infrasettimanali”.
Che cosa pensa della possibilità di giocare a porte chiuse?
“Le porte chiuse non risolverebbero il problema perché gruppi di tifosi si ritroverebbero a vedere la gara, o fuori dallo stadio. Magari le porte chiuse toglierebbero responsabilità alle Leghe. Come membro dello staff e pensando alla gara contro il Prato, secondo me non va bene giocare a porte chiuse, sia per noi, per i tifosi, che per la squadra, per non parlare delle due società”.
Infatti c’è anche un discorso economico.
“Prima parlo da cittadino, poi da vice allenatore. Secondo me sarebbe un danno per tutte le società. Inoltre voglio dire: giochiamo domenica e poi? Se venisse stoppato di nuovo?”
Nell’ipotesi di giocare, che partita sarà?
“È un derby tra due grandi squadre, c’è una giusta rivalità da diverso tempo, per di più siamo a un punto l’una dall’altra. Ci sono tutte le componenti per vedere una grande partita tra due società storiche”.
Mancheranno due squalificati, ma la rosa è ampia.
“Vero, e questo lo dobbiamo al grande lavoro di Daniele Deoma e di tutta la società che ha preso giocatori importanti. Sono convinto che chi giocherà non farà rimpiangere sicuramente gli assenti”.
Su Bitep cosa ci può dire? Ci sta lavorando particolarmente.
“Possiamo paragonare Bitep a uno studente che va in prima media senza aver fatto le scuole elementari. Pur avendo un fisico incredibile, a livello fisico è paragonabile a Zapata dell’Atalanta, però gli mancano dei concetti di base che stiamo cercando di riportare. Ora che le basi le sta acquisendo, qualcosa si vede. Fisicamente è fortissimo, tecnicamente è bravo. Una delle cose che gli mancavano era anche non aver mai giocato in certe categorie”.
Quanto si sente arricchito da questa esperienza?
“Sto vivendo una seconda giovinezza. Tutto il lavoro che facciamo con i ragazzi viene ricompensato ogni volta che vinciamo una partita, e provo le solite emozioni. Ho ritrovato la passione che negli ultimi anni stava un po' scemando”.
Si ricorda un gol che ha fatto contro il Prato?
“Ricordo un gol vittoria a Prato dove vincemmo 2 a 1: il primo lo segnai su rigore e il secondo con uno stop e calcio al volo. Poi feci anche una tripletta in casa con il Prato”.
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