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Mister Cavalletto: "L'Italia batterà il Coronavirus 2-1"

mercoledì, 18 marzo 2020, 12:45

di diego checchi

Daniele Cavalletto ci vuol dire la sua sul momento che sta attraversando il nostro paese e su come si vive in quarantena dopo che la Vis Pesaro è stata messa in isolamento per la positività del calciatore Tessiore.

“Innanzitutto sono dispiaciuto per questo ragazzo – ha sottolineato il vice di Galderisi – perché ha contratto il coronavirus dopo aver aiutato una sua vicina. Di conseguenza la società ha deciso di metterci tutti in quarantena volontaria”.

Come state vivendo questo momento?

“In isolamento, senza poter vedere nessuno ma non posso dire di star male. Io e mister Galderisi viviamo in un hotel di Pesaro dove non ci fanno mancare niente. È chiaro che in questi giorni non ci concentriamo più di tanto sul calcio ma questo momento ha un suo lato positivo perché fa riscoprire i piccoli valori persi nel tempo, come fare due chiacchiere al telefono e capire veramente quello che sta succedendo nel nostro paese. Con il coronavirus non si scherza”.

Qual è la cosa che la inquieta di più?

“Il fatto di sentir passare sempre le ambulanze, perché la città di Pesaro e Urbino è una delle più colpite delle Marche da questo virus. Sappiamo che l’ospedale è stato risistemato appositamente per accogliere le persone con questo tipo di problematiche e veramente voglio fare i complimenti a tutti i medici e infermieri che stanno lavorando in ospedale. Per esempio, abbiamo un fisioterapista del nostro staff che lavora anche in ospedale e tutti i giorni lo incoraggiamo perché si trova davanti a situazioni certamente non belle”.

Quando finirà la quarantena volontaria?

“Alla mezzanotte di domani. Ma attenzione: anche dopo bisognerà tenere alta l’attenzione, altrimenti sbaglieremo tutto. Io ho un padre in età sensibile con problemi personali, quindi dobbiamo essere attenti proprio per i nostri cari. Dovremo essere bravi a stare chiusi e in difesa, poi, noi italiani, siamo bravi nel contropiede e un gol lo facciamo senz’altro. Prendo questa battuta da un maestro di calcio come Giovanni Trapattoni che proprio in questi giorni ha compiuto 81 anni. L’Italia batterà il coronavirus 2 a 1”.

Secondo lei riprenderanno i campionati e quando?

“Spero proprio di sì, ma in questo momento il calcio non deve essere una cosa prioritaria e ve lo dice uno che ha cambiato il suo stile di vita per questo sport. Dovremo tornare a giocare a calcio quando ci sarà la giusta tranquillità e non ci dovrà essere nemmeno un caso che rischia di infettarsi. Superato questo momento difficile sono convinto che poi le date si troveranno e che i giocatori saranno disposti anche a rinunciare alle proprie ferie pur di terminare i campionati”.

Quando dovreste ricominciare gli allenamenti?

“La Serie C ha dato un’indicazione proprio ieri emanando un comunicato nel quale si evince che potremo ricominciare ad allenarci dopo il 3 aprile, anche se penso non sia molto praticabile quella data. Se ci sarà da stare fermi un’altra settimana lo faremo volentieri”.

Come si trova a Pesaro?

“Bene, abbiamo trovato una società disponibile e piena di persone comprensive e con dei valori umani. Non vi nascondo che con i giocatori abbiamo fatto un ottimo gruppo e questo è merito del mister Galderisi che è molto bravo ad aggregare. Abbiamo giocato soltanto una gara ma lavorato per 3/4 settimane in allenamento. Adesso i giocatori sono a casa e hanno programmi mirati e personali per tenersi in allenamento. Non vi nascondo che stiamo già parlando anche per il prossimo anno. Qui a Pesaro abbiamo trovato una situazione come quella trovata a Lucca nella nostra seconda gestione dove l’obiettivo era la salvezza per il primo anno e qualcosa di importante per il secondo. A proposito dell’anno con Obbedio in cui la Lucchese raggiunse i playoff, tengo a precisare che nonostante fossimo stati esonerati dopo 28 partite, quel risultato ce lo sentiamo anche nostro. Con Obbedio avevamo fatto una squadra importante che per varie vicissitudini societarie, è stata cambiata”.

A Pesaro ha ritrovato De Feo.

“Nella nostra rosa c’è anche un altro ex rossonero, ovvero Stefano Botta. Ma a proposito di Gianmarco De Feo dal punto di vista tecnico non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità. Lo portammo a Lucca insieme ad Obbedio ed esplose, tanto è vero che l’anno successivo andò in Serie B, qui a Pesaro l’ho trovato maturato anche come ragazzo ed è un esempio importante anche per tutti i compagni. Nella rosa della Vis ci sono 4/5 esperti e poi tanti giovani. Abbiamo due o tre profili dei quali sentiremo parlare fra due o tre anni”.

Che cosa vorrebbe dire ai tifosi della Lucchese?

“Ai tifosi della Lucchese vorrò sempre bene e chiedo di stare in casa durante questo momento difficile. Siete una città meravigliosa e non vedo l’ora di poter tornare a passeggiare sulle Mura che adoro”. 

 

 



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