Galleria Rossonera
martedì, 29 dicembre 2020, 10:01
di diego checchi
Marco De Vito si racconta a Gazzetta Lucchese: la convinzione del difensore rossonero è che questa squadra ha tutte le carte in regola per salvarsi. In questa intervista il giocatore parla anche di mister Lopez e della voglia di aprire un ciclo con la maglia della Lucchese.
Come si trova nel ritorno a Lucca?
"Mi trovo molto bene. Quelle che erano state le mie prime impressioni quando sono tornato, sono state ampiamente confermate. E' una società fatta da gente seria che anche nei momenti difficili si è dimostrata tale. Siamo riusciti con il lavoro sul campo e con quello fuori dal campo ad uscire da un momento difficile che è stato visibile a tutti per diversi motivi".
E l'impatto con mister Lopez?
"Con mister Lopez è la prima volta che lavoro ma me ne avevano parlato bene alcuni miei ex compagni con il quale avevano lavorato, oltre a mio cugino che lo ha avuto alla Viterbese. E' un allenatore preparatissimo che ci ha fatto fare un balzo di qualità importante. Un valore aggiunto per questa categoria. Soprattutto i giovani devono capire che da lui possono apprendere tantissimo perchè cura i particolari ed è molto bravo nella preparazione delle partite".
La Lucchese si salverà?
"Assolutamente sì, mi ero esposto già due anni fa quando la situazione era molto più complicata, tanto più mi espongo adesso quando dico che la classifica andrà vista alla fine, anche perchè c'è una società che non ci fa mai mancare niente e poi i valori delle squadre cambieranno anche dopo il mercato di gennaio. Dobbiamo avere piena fiducia nel lavoro e nei nostri mezzi".
Che ruolo reciterà in questa parte della stagione?
"Quello che abbiamo recitato nelle ultime partite come la trasferta di Livorno o la gara casalinga contro la Carrarese. Abbiamo dimostrato che sappiamo compattarci e fare gioco. La dimostrazione viene dal fatto che abbiamo messo sotto avversari quotati e ambiziosi".
Per Lucca, lo ha detto varie volte, farebbe qualsiasi cosa...
"Per Lucca e per come sono stato accolto, mi sento parte integrante di questa città, di questa tifoseria e di questo gruppo. Anche in questi giorni ho preso un rimprovero dal mister perchè volevo continuare ad allenarmi nonostante il dolore ai tendini che mi costringe da tempo a fare delle infiltrazioni. Non mi tirerò mai indietro e spero di trasmettere questa mia voglia ai più giovani. Salvare la categoria deve essere la nostra priorità".
Nel calcio manca una parte importante come quella dei tifosi allo stadio...
"Giocare senza tifosi non sembra nemmeno di giocare gare ufficiali. Anche per questo dobbiamo lavorare mentalmente ancora di più. Bisogna anche per loro fare meglio di quello che abbiamo fatto fino ad oggi perchè si meritano questo e meritano di tornare a gioire con noi sui gradoni dello stadio. Uno dei motivi principali per cui sono tornato è anche questo e spero che certi momenti possono tornare presto. Mi auguro dal canto mio di poter restare a lungo e di poter giocare per obbiettivi che merita questa città."
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