Porta Elisa News
mercoledì, 19 dicembre 2018, 19:44
di Diego Checchi
Enrico Tommasi si presenta e spiega con grande entusiasmo perché ha deciso di accettare la proposta della società rossonera senza alcuna esitazione.
“Innanzitutto approfitto dell’occasione per fare a tutti gli auguri di buone feste. Tornando a parlare del motivo per cui siamo qui, devo dire che questo è un ritorno visto che ero stato responsabile del settore giovanile dal 2005 al 2007. Giovedì scorso mi hanno invitato a vedere la partita con la Pro Vercelli al Porta Elisa, dopo di che mi hanno chiamato e mi hanno prospettato il lavoro che avrei potuto svolgere alla Lucchese e devo dire che mi sono immediatamente tornate la voglia e l’entusiasmo che avevo quando ero stato qui la prima volta. Non ci ho pensato troppo, anche se la società con cui stavo lavorando è una società di persone molto serie e in forte crescita. Ma qui a Lucca avevo grandi ricordi, avevo lavorato con persone importanti come Spartaco Landini che ci ha lasciato da poco...".
Quale sarà il suo ruolo quindi?
"Io sono qui in veste di direttore generale, se potrò darò una mano a Favarin e Obbedio che conosco e stimo. Ma una parte importante del lavoro sarà far crescere il settore giovanile, sono qui per aiutare a migliorare questa società. Il progetto che mi hanno sottoposto è impegnativo, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile, bisogna dire che quando ero qui nel 2005 eravamo un dei punti di riferimento dopo Fiorentina ed Empoli, adesso c’è molto da fare per tornare a quei livelli”.
Tommasi, non nascondiamo una certa sorpresa per questa sua nomina, ci dica: lei è stato chiamato o si è proposto? Oppure c’è qualcuno che l’ha proposta?
“Sgombriamo il cambio da ogni dubbio: non c’è nessuno dietro di me… io stavo benissimo a Seravezza, sono stato invitato da Moriconi a vedere la Pro Vercelli e poi c’è stata la proposta, niente di più e niente di meno. Vi ricordo che quando venni a Lucca la prima volta mi prese Grassi e dopo un mese vendette a Fouzi”.
Se torna con una veste così importante significa che la società ha delle prospettive…
“Certo, io entrerò in punta di piedi, voglio conoscere le persone e devo capire l’ambiente, poi si penserà a come crescere insieme con la società. È chiaro che per me è un progetto a lungo termine”.
Come si confronterà con Obbedio?
“Non vedo l’ora di presentarmi a lui nel nuovo ruolo e spero di potergli dare una mano anche se mi sembra che stia facendo un ottimo lavoro con Favarin e penso che la squadra non avrà difficoltà a salvarsi. Non voglio assolutamente prevaricare il direttore sportivo, che è persona capace e seria, ovviamente se avrà bisogno di un aiuto mi troverò più che disponibile, magari per vedere insieme alla società per qualche intervento nel mercato di gennaio. Favarin è un grande allenatore e lo avrei voluto in tante società con cui ho lavorato, ma purtroppo era fuori dalle nostre possibilità. In ogni caso credo che la cosa più importante adesso sia ristrutturare il settore giovanile, magari intervenendo anche sul mercato. Quando ero qui a fare il responsabile avevo molti rapporti con tante società, sarà mio compito cercare di riallacciare quei rapporti e valutare eventuali giocatori delle squadre dei dintorni, se poi ci sarà qualche fenomeno da fuori vedremo”.
Ma seguirà la squadra direttamente o lavorerà più dietro le quinte?
“Entro in punta di piedi anche perché non voglio turbare gli equilibri esistenti, ma mi metto a disposizione e a supporto di tutti”.
Vuole dire una parola ai tifosi?
“Ai tifosi dico di seguire la squadra che ha bisogno di supporto come sempre, e dico che mi impegnerò al massimo per aiutare la società a migliorare”.
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