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Cruciani: "La promozione della Lucchese è l'unica soluzione"

giovedì, 23 aprile 2020, 16:47

di diego checchi

Michel Cruciani è a casa e quando lo chiamiamo parla volentieri della Lucchese e del suo obiettivo per gli anni futuri. Dice sempre quello che pensa e usa pochi giri di parole, quindi è giusto lasciarlo parlare.

Come si è trovato a Lucca?

"L'ho già detto tante volte, qui ci sto benissimo e la mia speranza è di continuare con la Lucchese e rimanerci a lungo. Vedo le vecchie foto della Lucchese nel corridoio e dico, scherzando, che mi piacerebbe essere anch'io in una di quelle foto un giorno".

Qual è il gol più bello che ha segnato quest'anno, e la partita migliore?

"Il gol più bello penso sia quello che ho fatto a Prato, ma devo dire che ne ho fatti diversi belli quest'anno. Come prestazione non sta a me dire quale sia stata la migliore, io ho sempre dato tutto quello che avevo e spero di aver fatto divertire il pubblico".

Quest'anno lei sembra rinato come calciatore...

"Venivo da un momento particolare e tanti mi davano per finito, dicevano che non avevo più la testa per giocare. Personalmente non avevo bisogno di dimostrare niente ma sono contento di aver comunque fatto bene e spero di aver fatto cambiare idea a chi lo pensava".

Quanto le manca il calcio?

"Mi manca tantissimo, soprattutto lo spogliatoio, anche le arrabbiature e il prendersi in giro tra compagni".

 A maggio si saprà finalmente qualcosa, ma lei ha già detto che sarà impossibile giocare. È sempre della stessa idea?

"Noi faremo quello che deciderà la Federazione ovviamente, ma credo che sia molto difficile in Serie D, rispettare le norme che stanno decidendo in questo. Noi siamo fortunati, abbiamo una società importante che potrebbe anche riuscire a rispettare tutte le disposizioni ma mi metto anche nei panni di altre società più piccole che non potrebbero mai farlo".

Quindi si aspetta la promozione diretta...

"Credo che sia l'unica soluzione. I 2/3 del campionato sono stati giocati e se una squadra è prima significa che se l'è meritato. Non è colpa di nessuno se è andata così e credo che sia giusto premiare le squadre che erano prime in classifica al momento dell'interruzione del campionato".

Quando è arrivato a Lucca pensava di poter arrivare così in alto?

"Sapevo che non sarebbe stato facile, visti i tempi con cui era dovuta ripartire la società. Poi piano piano le cose si sono messe bene sia come gruppo e siamo riusciti a colmare il ritardo rispetto alle altre squadre. Abbiamo dettato legge su ogni campo sia a livello tecnico che atletica. Chiaramente ci credevo, magari non ero sicuro che saremmo riusciti già quest'anno a fare così bene o ma ci credevo assolutamente".

Da agosto in poi, le sono successe tante cose che quasi non si riesce a raccontarle...

"È vero, non è facile, ma ho sempre detto che ringraziando Dio ho una compagna e una famiglia vicino che mi hanno sempre aiutato ad affrontare anche i momenti peggiori e anche la società ed i compagni di squadra non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno".

A livello personale quali sono gli obiettivi per il futuro?

"Fino a che potrò giocare non mi accontenterò mai. Sono contento di quello che ho fatto fino ad ora, alcune cose potevo fare meglio ma penso di aver fatto delle cose buone. Credo di avere ancora 4 o 5 anni da giocare e spero di poterlo fare in questa città".

Vuole mandare un saluto ai tifosi o alla società?

"Con la società ci sentiamo regolarmente e questo non è poco, significa che sono persone vere ed è una cosa che non può che fare piacere. Spero di rivedere i tifosi presto e non soltanto in campo, ma anche in giro per la città quando le cose saranno tornate alla normalità".

Come pensa che cambierà il calcio dopo il coronavirus?

"Spero che cambierà in meglio, spero che sia l'occasione per riformare alcune categorie come la Serie D dove troppe cose non andavano bene. La Serie D è molto impegnativa e spero che la avvicinino al professionismo perché già ora è come un lavoro".



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