Porta Elisa News

Benvenga, un difensore nato per crossare: "Sono un terzino a cui piace attaccare"

mercoledì, 12 agosto 2015, 18:07

di diego checchi

Alex Benvenga si presenta a Gazzetta Lucchese e spiega il motivo per cui è arrivato a Lucca e come è nata la trattativa con i rossoneri. Con lui abbiamo affrontato diverse tematiche e abbiamo anche parlato del suo passato.

Ci racconta come è andata la trattativa?

“Ero a casa mia a Gallipoli che mi allenavo da solo e la trattativa è nata un po' dal nulla, mi ha chiamato un procuratore amico del mio ex procuratore e mi ha detto che c'era questa possibilità. Appena ho capito di cosa si trattava, ho accettato subito”.

Com'è stato l'impatto qui a Lucca?

“Ho avuto un impatto molto positivo qui, ho trovato un gruppo eccezionale, uno società e staff ottimi. Sto cominciando ora a lavorare con il gruppo e sto recuperando la condizione, non sono al 100% ma piano piano ci arriverò”.

Quali sono le sue caratteristiche come calciatore?

“Sono un terzino a cui piace attaccare, credo che la mia qualità principale sia andare avanti e crossare per i miei compagni”.

Lei ha già avuto esperienze in Toscana, con il Pisa...

“Esatto, cinque anni fa ero a Pisa, al di là delle rivalità tra le due città devo dire che mi sono trovato bene. Allora ero solo un ragazzino e li sono cresciuto molto per questo sono molto grato alla società nerazzurra”.

Qual è il tecnico che l'ha fatta crescere di più?

“Ho avuto tanti tecnici bravi e ognuno mi ha dato qualcosa, se proprio devo citare qualcuno dico Denis Mangia e Sanninco che ho avuto a Varese”.

Quali sono i suoi obiettivi per questa stagione?

“Il mio obiettivo personale è quello di rilanciarmi perchè a Messina non è stato un anno particolarmente buono mentre a livello di squadra non mi va di fare pronostici, pensiamo alla salvezza poi se a dicembre siamo già salvi, permettimi la battuta: benvenga... e penseremo a toglierci qualche soddisfazione”.

Quali sono le differenze tra il girone B e il girone C dove ha giocato la scorsa stagione?

“La differenza principale è che nel girone C ogni partita era una battaglia, sembrava di andare in guerra mentre io credo dovrebbe essere più un divertimento soprattutto per il pubblico”.




Altri articoli in Porta Elisa News


giovedì, 15 maggio 2025, 10:55

L'ultimo sforzo

Un gruppo stremato da una stagione piena di disagi deve riuscire a compiere un'ulteriore impresa che suggellerebbe con la salvezza la commovente dignità con la quale i giocatori hanno difeso i colori malgrado la situazione oggettiva e non renderebbe vana l'opportunità di salvare squadra e categoria con l'arrivo di una...


martedì, 13 maggio 2025, 21:36

L'appello di capitan Coletta: "Ora o mai più: al Porta Elisa non si gioca una semplice partita"

Il capitano chiama a raccolta la città: "Si gioca il futuro della Lucchese, la nostra maglia, la nostra identità. Non basta dare il massimo, sabato dobbiamo essere una famiglia, un muro rosso e nero, un unico battito. Abbiamo bisogno di ognuno di voi.



martedì, 13 maggio 2025, 12:55

Richiesta di fallimento, udienza rinviata al 21 maggio

Tutto rinviato al 21 maggio: l'udienza prefallimentare della Lucchese 1905 prevista per stamani mattina in Tribunale si è conclusa con un rinvio al 21 maggio prossimo. Sul tavolo del giudice Ricotti è infatti stata depositata una manifestazione di interesse da parte di un gruppo che si è dichiarato disponibile a...


martedì, 13 maggio 2025, 08:28

Il saluto di Selvini: "Ho dato tutto per arrivare fino in fondo, ma a volte la vita ti costringe a fermarti, anche quando il cuore vorrebbe continuare a lottare"

L'attaccante infortunatosi gravemente: "Mi dispiace dover lasciare così una squadra e uno staff che mi hanno fatto sentire davvero me stesso, valorizzato e parte di qualcosa di speciale. Spero, nel mio piccolo, di aver lasciato qualcosa di positivo, perché voi lo avete fatto con me"