Porta Elisa News

Russo a Corner Corto: "Dato mandato per valutare se ci sono stati danni nella trattativa con il gruppo Scali"

martedì, 20 settembre 2022, 13:34

Era già un po’ di tempo che Bruno Russo non interveniva pubblicamente, ma la trasmissione “Corner Corto” di ieri sera è stata piena di contenuti e il socio e bandiera rossonera ha affrontato tanti argomenti partendo dal momento della squadra. “Posso dire – ha affermato Russo – che non siamo soddisfatti della classifica attuale, soprattutto per come è andata la partita di Fiorenzuola. In questa gara avremmo meritato quanto meno il pareggio, ma questo è il calcio. Dobbiamo rimboccarci le maniche e se devo dire proprio un difetto della squadra di domenica scorsa, posso sottolineare che è stata poco cinica sotto porta e siamo mancati anche un po’ sotto l’aspetto agonistico. Per quanto riguarda mister Maraia, è un tecnico che stimo e molto preparato che conosco dai tempi di Pontedera. È chiaro che si deve abituare alla piazza di Lucca dove c’è sempre bisogno di fare risultati. In questo momento ha fatto tanti cambi di formazione anche perché c’erano tre partite in una settimana, è chiaro che la Lucchese abbia bisogno di trovare una propria identità e lo deve ottenere facendo risultati. Quello che non deve mai mancare a questa squadra è l’agonismo e la determinazione di voler portare a casa dei punti”.

Poi Russo ha spiegato  che la squadra è stata costruita bene ed è molto competitiva, in grado, senza dubbio, di arrivare tra le prime dieci: “Nella mia testa vorrei vedere la Lucchese arrivare prima. Poi dobbiamo scontrarci con la realtà, ma devo dire che questa squadra è forte in tutti i reparti, deve soltanto trovare la giusta continuità. Spero che i tifosi mantengano l’entusiasmo creato in questo mese e mezzo e che siano sempre più numerosi allo stadio Porta Elisa a partire dalla partita con il Rimini”. 

Poi il discorso si è spostato sugli attaccanti: “Devo dire che attaccanti di questo calibro alla Lucchese non ci sono mai stati negli ultimi anni. Poi sta al mister fare le scelte più giuste ma io non sto a sindacare se non gioca quello o non gioca quell’altro. L’importante è che ci siano delle risorse valide in tutte le zone del campo. Mi chiedete perché la squadra è stata smantellata? Non è stata smantellata certamente per volontà nostra, i giocatori a fine contratto hanno deciso di andar via e anche il nostro allenatore ha deciso di fare ciò. Purtroppo abbiamo avuto un buco operativo di 40 giorni non dovuti alla nostra volontà”.

Ed ecco che Russo spiega come è andata la trattativa con il gruppo italo-australiano, Scali: “Non mi spiego ancora perché questa trattativa non si sia conclusa. Avevano fatto una due diligence esterna e noi un’altra e i dati coincidevano. Come società Lucchese avevamo assecondato tutte le loro richieste, non c’era nulla che facesse presagire quello che è successo. Tanto è vero che avevamo già firmato un pre contratto. Il prima delle firme, si sono tirati indietro senza un apparente motivo. Anche i loro professionisti sono rimasti colpiti da questa decisione, tanto è vero che come Lucchese abbiamo dato mandato per valutare se ci sia la possibilità di una richiesta di risarcimento dei danni”.

Russo ha risposto anche alle domande sugli sviluppi societari e su possibili cessioni della società a breve: “Per adesso non c’è niente di imminente. È chiaro che come Lucchese siamo apertissimi a qualsiasi aiuto, sia parziale che totale. Adesso la nostra priorità è la squadra. Sullo stadio posso dire che siamo ad un punto molto importante e spero che entro la fine dell’anno possa esserci la stesura del progetto definitivo. I nostri progettisti hanno ripreso i dialoghi con la nuova amministrazione com’era già successo con quella vecchia e le cose stanno andando avanti in maniera spedita. Sotto questo aspetto sono molto tranquillo”. 

Russo ha spiegato anche la sua apparente lontananza in questo periodo dalla Lucchese: “Non sono uno molto mediatico, a me piace lavorare nell’ombra, ma ci sono sempre stato e tutti i giorni ho vissuto le vicende rossonere. Poi, quando ho capito che il mio silenzio poteva provocare qualche fraintendimento, ho fatto questo post dove ho spiegato che per Lucca e per la Lucchese ci sarò sempre. Non mi voglio disimpegnare anche perché sono socio e ci tengo affinché le cose possano andare nella maniera migliore. Il pensiero che mi assilla tutti i giorni insieme ai miei soci è quello di vedere la Lucchese in categorie superiori. Ed è proprio per questo che cercavamo degli imprenditori che potessero aiutarci a realizzare questo sogno. Non siamo una società ricca, ma con le idee e con la buona volontà cerchiamo ogni attimo di fare il massimo per la Lucchese”. 

Il socio rossonero si è soffermato anche sul settore giovanile: “Per quanto riguarda la Primavera e gli Allievi siamo ancora un po’ indietro a livello qualitativo, ma questo è dovuto all’ultimo fallimento. Invece nelle squadre più piccole abbiamo giocatori molto importanti. Credo che fra due o tre anni potremo vedere i frutti del nostro lavoro. A me piacerebbe che nella rosa della prima squadra della Lucchese ci potessero essere quattro o cinque giocatori tipo D’Ancona e cioè cresciuti nel nostro settore giovanile. A proposito, mi voglio soffermare su Quirini: il 2003 di proprietà nostra, domenica scorsa ha giocato titolare dimostrando di poterlo fare molto bene. Io l’avrei già fatto giocare di più anche lo scorso anno”.




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