Porta Elisa News
martedì, 24 ottobre 2023, 08:01
di alessandro lazzarini
L'espulsione di Tiritiello ha indirizzato le sorti di una partita il cui punteggio, col Pescara in superiorità numerica, ha rischiato di assumere proporzioni disastrose per la Lucchese. Molti commentatori hanno così dimenticato lo spettacolo che si è visto per mezz'ora, ovvero quello di due squadre sparagnine che ribattevano colpo su colpo le offensive dell'avversario e con almeno tre palle gol molto significative per parte. Francamente si è trattato di uno spettacolo che da anni non si vedeva al Porta Elisa e che, fatte le dovute proporzioni, ha anche ricordato i vecchi fasti delle sfide spregiudicate fra Orrico e Zeman. Ecco perché non condividiamo l'atteggiamento di chi ha abbandonato lo stadio prima dello scadere o di chi, col senno di poi, sostiene che Gorgone dovrebbe abbandonare le velleità offensive per proporre un calcio più oculato, quanto meno contro le squadre più attrezzate del girone. Questo genere di retropensiero è tipico di chi, anche se i rossoneri si affidassero a un calcio più speculativo, laddove non dovesse arrivare un risultato positivo commenterebbe che bisogna essere meno prudenti. Insomma, per coloro per cui il risultato è l'unica cosa che conta, quando il risultato non arriva il metodo migliore per ottenerlo è sempre l'opposto di quello che era stato intrapreso.
In realtà l'esperienza ci mostra che le squadre sorprendenti, cioè quelle che riescono ad ottenere risultati che sembrano migliori rispetto alla somma della qualità attesa dei loro giocatori, sono pressoché sempre quelle che giocano un calcio offensivo, moderno e senza timori reverenziali. A meno che a qualcuno non venga in mente qualche esempio diverso, quando si pensa alle grandi sorprese del calcio di moderno, si parte dallo stesso Foggia di Zeman in serie A negli anni Novanta, passando per l'Udinese del 3-4-3 di Zaccheroni, l'Atalanta di Gasperini, il Borussia della rivoluzione di Klopp e, quanto all'attualità, le squadre di Italiano, che gioca come Gorgone, o di De Zerbi al Brighton e così via. Inoltre, praticare un calcio offensivo significa spettacolo e pubblico allo stadio, come dimostra il numero insolito di spettatori che è venuto a vedere la Lucchese ma, siamo sicuri, anche il calcio di Zeman. Certo, quando si lotta per la salvezza e la squadra ha disperato bisogno di punti, la sicurezza di un gioco difensivo può produrre quei piccoli passi che possono risultare decisivi, ma non ci sembra il caso dell'attuale Lucchese.
Quello che speriamo, dunque, è che Gorgone continui per la sua strada, senza farsi distrarre dalle voci di cui sopra. Non sarebbe la prima volta a Lucca: successe già ai tempi di De Canio, che portò il 3-4-3 modello Zaccheroni, che era l'innovazione del momento, facendo vedere un gioco brillante e divertente non premiato dai risultati sul campo, così tornò sui suoi passi affidandosi a un noioso 4-4-2 e una stagione anonima.
Tutto ciò ovviamente non significa che contro gli abruzzesi non si siano visti alcuni limiti di questa Lucchese, in primis la differente qualità complessiva degli interpreti rispetto a quelli di una favorita del campionato che, comunque, non dimentichiamo che è squadra giovane ma già rodata e che ha appena perso una finale playoff per la promozione in serie B. Non significa nemmeno che qualora capitino difficoltà come quella di rimanere in inferiorità numerica non debba esistere un piano b che consenta alla squadra quanto meno di rimanere in partita.
Il limite del gioco di Gorgone, semmai, è che è troppo dispendioso e finora le riserve non sembrano all'altezza dei titolari, laddove l'assurda regola delle cinque sostituzioni di fatto esaspera i ritmi andando ad ampliare il dislivello fra chi può permettersi ricambi di qualità e chi ha riserve che sono rincalzi. Al momento attuale la Lucchese è una squadra con 13-14 titolari, ovvero l'undici base e Visconti, Tumbarello e Rizzo Pinna che sembrano gli unici in panchina in grado di proporsi in campo senza abbassare la qualità del gioco. Alagna e Quirini, che si giocano il posto da titolare sulla fascia destra, sono invece chiamati a un salto di qualità nel rendimento, col ragazzo di Lucca che sembra involuto rispetto alla stagione passata e il primo che sembra dotato di qualità inespresse; fatto sta che dalla loro parte piovono occasioni per gli avversari e da lì sono nate le sconfitte contro Torres e Pescara.
Siamo comunque convinti che la pantera possa disputare un torneo di ottimo livello e speriamo che lo disputi giocando come ha fatto contro il Pescara: in avanti, cercando di dominare gli avversari a far gol e senza paura di perdere o subire gol, perché quando non sei il primo della classe il modo migliore per mandare a casa uno spettatore pagante soddisfatto è farlo almeno divertire.
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