Mondo Pantera

Il Decamerone rossonero di Capello

martedì, 11 maggio 2021, 08:53

di mario santini

Dopo tante umiliazioni e sofferenze che i TIFOSI hanno subito durante questo campionato simile a un THRILLER dell'ORRORE e dell'ERRORE, scrivo alcune considerazioni con tutta la rabbia che ho in corpo e con una profonda amarezza che non avevo mai provato in misura tanto opprimente da quando seguo la LUCCHESE (anno 1969) ad oggi: un campionato così brutto e privo di soddisfazioni non si era mai visto a Lucca. Prendete lo scritto esclusivamente come uno sfogo personale per le ferite ancora aperte e sanguinanti a causa delle recidive degli ultimi anni (tre fallimenti in 10 anni) a cui si è aggiunta questa retrocessione che vale un fallimento nel caso in cui per il prossimo anno non si possa iscrivere la squadra al Campionato di Serie C. tramite il RIPESCAGGIO. Ogni mia parola è scritta esclusivamente a fin di bene e per bene intendo il futuro della nostra amata PANTERA. Naturalmente non porto alcun rancore verso nessuno dei diretti interessati di cui facilmente si intuiscono i loro nomi e che tutti, chi più o chi meno, o almeno di vista, conosciamo. I Signori Soci della Società LUCCHESE 1905 sono i soggetti del discorso e a quanto mi risulta ultimamente si sono rammaricati per gli attacchi ricevuti in abbondanza sui social; allora ho preso spunto da questo fatto per stilare il mio DECALOGO "immaginario" del comportamento che avrebbero dovuto seguire questi Signori Soci (non me ne vogliono se mi sono permesso!) durante il campionato per evitare di finire alla BERLINA MEDIATICA (una volta esisteva anche la gogna e allora la cosa sarebbe andata a finire anche molto peggio). Per evitare il malcontento comune sarebbe stato sufficiente che i SOCI nelle loro apparizioni live o nelle dichiarazioni alla stampa avessero detto chiaramente, con schiettezza e sincerità, quale fosse stata la situazione al momento in cui gli veniva posta la domanda. Le interviste, soprattutto dopo le sconfitte, che io definivo "copia e incolla" dal momento che erano sempre uguali e ottimistiche, hanno mantenuto lo stesso tenore anche negli ultimi mesi di campionato disastrosi, in cui la LUCCHESE ha inanellato una lunga serie di insuccessi devastanti; la pantomima è terminata solo al momento in cui la Società ha dichiarato il "silenzio stampa" per tutti, compresi personale, staff e giocatori. Tutte le interviste fatte ai Soci durante il campionato terminavano sempre con la frase ormai diventata logora e di difficile attuazione: "MANTERREMO LA CATEGORIA ad ogni costo", fortunatamente a breve vedremo se andrà a finire proprio nel modo promesso e anche auspicato da tutti.Io, in questa, che definisco COMMEDIA ROSSONERA (forse qualche angolino remoto descritto da Dante nel suo INFERNO farebbe senz'altro al caso nostro), cerco di dialogare con me stesso immedesimandomi nella persona di uno dei Soci della LUCCHESE (la scelta è casuale ma riguarda un po' tutti quindi uso sempre la prima persona plurale). Io (cioè loro) mi confesso mentre nel mio cervello scorrono le immagini del campionato che si è da poco concluso e in cui sono stati commessi errori eclatanti che rimarranno a lungo negli occhi di TUTTI (!). Ne è venuto fuori un vero e proprio DECALOGO che a qualcuno potrebbe tornare utile in futuro per non ricadere negli stessi peccati che durante il campionato disputato dalla LUCCHESE sono stati molto evidenti (sono tutti "PECCATI MORTALI"). Forza e coraggio, si parte per questa sincera confessione di lor Signori messa in evidenza dalle VIRGOLETTE e fatta come mi trovassi davanti a un préte "ordinato" per davero:

1) "Forse era meglio dire subito alla gente: "Guardate gente che il "badget non è altissimo (pensiero d.r.) e nessuno dei nostri SPONSOR è un PAPERON DE' PAPERONI, quindi abbiamo allestito una squadra spendendo secondo le nostre possibilità, guardando al bilancio e di conseguenza abbiamo preso giocatori che non gravassero troppo sulle CASSE della Società". Questa è una supposizione personale molto realistica; però se la realtà fosse diversa e le cifre da spendere anche, allora sarebbe molto peggio perché in quel caso significa che tutti hanno commesso dei grossi errori di valutazione dei giocatori, sbagliando completamente la gestione della campagna acquisti e delle relative finestre successive: questo, senza ombra di dubbio, rappresenta il primo "peccato mortale", quello che ci ha dato alle gambe più di ogni altro e che non ha permesso alla squadra di rialzarsi praticamente mai dalla mediocrità iniziale.

2) "Dovevamo specificare subito che eravamo cascati (non dire saliti!!!) in Serie C e non lo volevamo; quindi faremo del nostro meglio, ma non possiamo dare troppe GARANZIE sul mantenimento della categoria, comunque ci proveremo!". Questa affermazione sarebbe stata più veritiera, perché l'indecisione iniziale che c'è stata sull'iscrizione o meno al Campionato di Serie C è venuta fuori ad un mese dalla fine del campionato e, guarda caso, solo pochi giorni prima della dichiarazione del "silenzio stampa" da parte della Società (forse è stata proprio questa affermazione che ha fatto capire ai SOCI che sarebbe stato più opportuno stare zitti e non commette altre gaffe). Anche la FIAMMELLA tanto decantata in molte interviste è diventata lentamente una triste "fiammella votiva", poi un "fuoco fatuo" e infine si è spenta del tutto. Alcuni hanno sperato fino all'ultimo in quel tenue bagliore e tra questi creduloni c'ero anch'io, ma in tanti si sono avvantaggiati e per molti la fiammella che tenevano accesa nel cuore si è spenta definitivamente dopo la partita disarmante e vergognosa con la Giana Erminio.

3) "Ci è caduta sul groppone la tegola COVID che ha interessato 25 giocatori e portato strascichi EXTRA anche sul piano economico riducendo in percentuale anche le finanze a causa delle difficoltà oggettive nel fronteggiare la situazione tamponi, unitamente ai mancati incassi per la chiusura al pubblico degli stadi". Questo è vero ed è anche stato detto dai Soci. Però anche altre squadre si sono trovate nella medesima situazione e con gli stessi problemi legati al COVID. Una differenza sostanziale e grave tra la nostra squadra e le altre però c'è stata: gli avversari hanno avuto dei profitti (punti) quando hanno giocato contro una LUCCHESE "convalescente" e con la formazione rabberciata, mentre noi non siamo stati capaci di fare altrettanto quando la situazione si era invertita con gli avversari in emergenza: in questi incontri dei rossoneri invece di vittoria e punti: punti, punti! Inoltre guardando i risultati nel lungo periodo, abbiamo regolarmente rilanciato tutte le squadre che venivano da una lunga serie negativa e abbiamo fatto andare in gol dei giocatori che non segnavano una rete da una vita. Abbiamo di fatto regalato punti a destra e a manca: punti che alla fine sono numericamente mancati e con i quali ci saremo salvati molto probabilmente in modo diretto. "Ogni scontro è una finale" dicevate tutti in coro, ma ogni partita veniva persa puntualmente; così come sono stati persi tutti i treni decisivi per uscire dalla zona rossa (almeno tre) e così ogni risultato negativo faceva sprofondare la LUCCHESE sempre più verso il baratro della retrocessione.

4) "Abbiamo avuto infortuni in posizioni del campo molto importanti (COLETTA e PAPINI su tutti) che però non abbiamo sostituito ADEGUATAMENTE per INCAPACITA' di coloro che erano "incaricati" di decidere gli acquisti: il primo colpevole è per noi il DIRETTORE TECNICO, ma non solo lui; anche qualcun altro ci ha messo lo zampino". Sicuramente le cose sono andate così anche in altre situazioni e alcune decisioni saranno forse state prese da più di un Socio di comune accordo e magari in disaccordo con gli altri: tutto ciò denoterebbe mancanza di professionalità e ruoli non bene definiti all'interno della Società, di conseguenza ci sarebbe stato un "guazzabuglio di idee" che si intersecavano e che a lungo andare si sono rivelate molto negative sul gioco della squadra e sui risultati. 

5) "A gennaio c'era ancora tempo a sufficienza per rimediare e cercare di risalire la classifica, invece abbiamo fatto un mercato di riparazione ridicolo prendendo dei giocatori che non erano idonei a raggiungere la SALVEZZA e definiti scarsi assieme ad altri della rosa dall'allenatore Lopez in persona". Degli arrivi di gennaio meglio non parlare perché da li in poi la squadra si è involuta e molti giocatori già appartenenti alla rosa hanno fatto dei passi indietro da "gambero gigante". Dei meriti o demeriti dei giocatori preferisco soprassedere perché mi verrebbe l'acidità di stomaco come mi è successo dopo le ultime due sconfitte della LUCCHESE: comunque, tra tutti i giocatori da salvare possiamo tirare fuori solo una manciata "scarsa" di nomi. Un particolare che la dice lunga su tante cose: sullo spirito di appartenenza, sull'attaccamento alla maglia, sul buttare il cuore oltre l'ostacolo, si è verificato quando i ragazzi della Curva Ovest e alcuni Tifosi Storici (un centinaio di persone)  sono andati sotto la tribuna a fare i cori di incitamento per caricare la squadra prima di una delle tante cosiddette FINALI, rischiando di rimetterci di tasca per le leggi anti COVID sul distanziamento: i giocatori hanno assistito a questa grossa dimostrazione di affetto standosene "ammutoliti" e tenendo le mani in tasca, solo l'allenatore Lopez ha scattato una foto dall'alto dei gradoni. Poi al pomeriggio come ringraziamento c'è stata l'ennesima sconfitta casalinga e in campo il solito scarso impegno (o incapacità) di sempre. 

6) "Non siamo stati al fianco dei TIFOSI quando hanno proposto alcuni giocatori: tutti reduci della salvezza MIRACOLOSA di BISCEGLIE; nemmeno una telefonata in proposito abbiamo fatto!!! Sicuramente sarebbero stati determinanti e di categoria, però non volevamo perdere POTERE all'interno dello spogliatoio e anche per non dare rilevanza alla voce del TIFOSI e sentirci a loro SOTTOMESSI nelle decisioni che spettano solo alla Società". Questo ragionamento fila da se e qualche Socio deve pur averlo fatto nella sua testa, ma anche se non l'avesse fatto non cambia niente, perché sarebbe stato un ragionamento giusto, giustissimo, ma soltanto se fossero arrivati i risultati e la salvezza, invece purtroppo così non è stato, quindi altro errore di "PRESUNZIONE" e teoria sbagliata completamente. Già mettere in "isolamento" Marco De Vito mi è sembrato un triste presagio che mi ha fatto capire che per gli EROI di Bisceglie non c'era posto in squadra. Anche per Tommaso Pecchioli, dopo il gol di Correggio e la vittoria del Campionato di serie D non voluta dal Presidente allora in carica, non ci fu più un posto per LUI nella LUCCHESE: misteri rossoneri che continuano!!!

7) "Con Monaco allenatore ha prevalso l'amicizia a discapito della professionalità e il suo esonero andava fatto dopo le prime sconfitte senza aspettarne ben SEI; tutti abbiamo visto che il GIOCO della squadra era INSISTENTE e siamo stati "troppo buoni" a non intervenire prima". Quello che non avete fattore in realtà era il da farsi. Monaco non doveva nemmeno essere riconfermato dal momento che anche lo scorso anno in Serie D il gioco della LUCCHESE non aveva mai brillato nemmeno quando il sole era allo Zenit; anche il curriculum personale di un allenatore CONTA e nei professionisti conta più dell'amicizia, vero? Per quanto riguarda lo scorso Campionato, non deve essere dimenticato che la LUCCHESE lo ha vinto grazie ad un colpo di fortuna sfacciatissimo: quella vittoria determinante di Prato per 1 a 0 in cui Jacopo Coletta ha parato l'imparabile e il Prato ha fallito almeno dieci palle goal: grazie a quella vittoria fortuita c'è stato il sorpasso per un punto. Poi li covid ha congelato la classifica lasciando la LUCCHESE sola al primo posto e il Prato nel "freezer". Corre anche voce che le due Società avrebbero fatto volentieri lo spareggio promozione, ma su ciò non mi pronuncio apertamente perché suppongo già come sarebbe andata a finire (!)

8) "Con Lopez abbiamo chiuso tutti e due gli occhi perché il fatto che la squadra non aveva gioco si vedeva anche "a occhi chiusi" e anche le idee dell'allenatore erano confuse come le nostre, gli schemi adottati assurdi e con metà dei giocatori fuori ruolo; poi tutti quei goal presi al primo tiro in porta dell'avversario di turno e le ripartense del gioco fatte fare dal portiere che passava la palla direttamente ai difensori: alcuni goal li abbiamo subiti anche grazie a questo giochino assurdo: forse anche con Lopez sarebbe stato meglio intervenire prima!!!". Certo che dovevate intervenire prima! Lopez sicuramente sarà stato frastornato dai due lutti familiari che lo avevano colpito in poco più di un mese, mentre i Soci erano ugualmente frastornati, ma senza avere alcuna attenuante o giustificazione! Quindi era quantomeno urgente provvedere all'esonero dell'allenatore alle prime avvisaglie dei disagi di gioco della squadra e con le difficoltà costanti nel fare punti pressoché diventate croniche. La sua ricetta era: lavoro, sacrificio, impegno durante la settimana, che però sul campo alla domenica diventavano idee astratte e confusionarie che non davano alcuna identità al gioco della squadra, Anche le sostituzioni erano sempre fuori luogo, sbagliate e fatte agli sgoccioli della partita quando il risultato era irrimediabilmente compromesso. Ogni squadra avversaria quando ha giocato contro la LUCCHESE ha sempre fatto la sua bella figura. Andavano presi dei provvedimenti immediati e invece anche prima di esonerare Lopez la Società ha tergiversato talmente a lungo che quando lo ha fatto oramai la PANTERA versava, (ahinoi!) in un coma profondo e irreversibile. Come poteva Di Stefano far risorgere la Pantera in tre giorni quando in duemila anni la Risurrezione è stata un miracolo unico e irripetibile?

9) "Il PROGETTO STADIO è in fase di stallo e non possiamo dire che procede speditamente come invece vorremmo che fosse, qualche intoppo è tutt'ora in essere". Questo doveva essere detto a chiare lettere qualche mese fa: infatti il PROGETTO oltre ad essere stato presentato in ritardo è stato formulato in modo incompleto, quindi a nostra insaputa stavano slittando i tempi necessari e anche i vari componenti della convocazione della CONFERENZA dei SERVIZI rischiavano di scivolare (slittare) e farsi male!!! Nel contempo i Soci hanno sempre spifferato "ai quattro venti" che per quanto riguardava lo stadio stavano rispettando i tempi previsti...(bugia!!!): al momento attuale abbiamo già perso un anno e, checché se ne dica, siamo ancora nel CAOS TOTALE.

10) "Il RIPESCAGGIO o se si preferisce dire la RIAMMISSIONE. Comunque la si voglia chiamare, va bene per quelli che credono che "un miccio vola", perché guardando come è messa la LUCCHESE nella graduatoria delle eventuali squadre che saranno RIPESCATE sembra che al momento ci siano poche possibilità se non nessuna di entrare in quella lista di aventi diritto al RIPESCAGGIO". Anche qui bastava usare un po' di sincerità senza crearsi un alibi ("Noi ci abbiamo provato è andata male!") nel caso andasse in fumo la storiella del RIPESCAGGIO. Non c'erano i motivi per far credere alla gente che la LUCCHESE sarebbe rimasta a giocare nel Campionato di Serie C anche il prossimo anno recitando un "rosario" di affermazioni ripetute  e codificate: nel primo mistero doloroso: "Dobbiamo mantenere la categoria, dobbiamo mantenere la categoria..." Poi c'è da capire anche se c'era veramente tutta questa voglia di raggiungere quantomeno gli spareggi, perché ripensando alla partita "vergognosa" al Porta Elisa con la Pistoiese riaffiora la rabbia di quella sera maledetta e anche qualche dubbio: era obbligatorio fare bottino pieno e a suon di gol per rimontare la sconfitta per 2 a 0 rimediata a Pistoia e invece? Le cose si erano messe bene, siamo andati in vantaggio, poi la Pistoiese è rimasta con nove giocatori e noi siamo riusciti a mala pena a portare a casa uno striminzito 1 a 0, rischiando addirittura il pareggio nel finale. Sta di fatto che la Pistoiese ci sopravanza per differenza reti e può richiedere il RIPESCAGGIO; la LUCCHESE invece non ha titoli e a meno di un'ecatombe delle squadre che compongono i tre gironi della Serie C , noi siamo già saldamente inchiodati alla serie D con tutti e due i piedi, come Nostro Signore alla Croce. Questa è la realtà e questo andava detto al posto delle parole rassicuranti sul RIPESCAGGIO. Potrei aggiungere dell'altro ma mi fermo ai DIECI COMANDAMENTI (peccati mortali) come avevo promesso nella parte iniziale dello scritto



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