Porta Elisa News
venerdì, 11 gennaio 2019, 09:47
Era il tassello che mancava e sul quale alcuni si illudevano poter sperare in un ripensamento. Umberto Ottaviani è a tutti gli effetti amministratore unico della Lucchese, la sua nomina è stata registrata in Camera di Commercio. Dunque è lui, ora, a disporre della società, per quanto l'ombra di Moriconi continui a volteggiare nei corridoi del Porta Elisa. Carlo Bini esce così definitivamente di scena, senza nemmeno un sussulto, lui che si è autoproclamato supertifoso.
La proprietà del club, come noto, è al 98 per cento di Aldo Castelli, un ex odontotecnico che possiede alcune società a capitale minimo e che è in società con Ernico Ceniccola, ex guardalinee con un passato a dir poco burrascoso. Secondo taluni in questi giorni sarebbe stato effettuato anche il passaggio in Lega Pro, ovvero sarebbe stata depositato l'avvenuto cambio di proprietà, decisamente osteggiato dallo stesso presidete della Lega Ghirelli. Forse non a caso sarebbe giunta in società una pec nella quale si intimano termini perentori per la sostituzione anche della seconda fideiussione, quella voluta da Moriconi e rilasciata da Cig Pannonia, ritenuta non idonea.
Tornando a Umberto Ottaviani, il pensionato bancario che ora è amministratore unico della Lucchese grazie alla vendita di Moriconi, interessante rilevare le sue presenze come amministratore. Camerale alla mano, Ottaviani (nella foto con il proprietario Castelli) risulta essere amministratore e socio unico della Lorenzo e Lara Srl, una società di consulenza con capitale sociale pari a 100 euro e della Fontana Immobiliare Srl, con patrimonio 50mila euro. Il nuovo amministratore della Lucchese è anche presidente di Agoal, la società del gruppo Intesa (dove ha lavorato) e che si occupa di turismo con un capitale (della banca) pari a 1,1 milioni di euro.
Ma Ottaviani è anche liquidatore della AP Holding Srl, una società legata a Angelo Proietti, noto per il primo caso di sequestro di conti correnti di un cittadino italiano presso lo Ior. L'imprenditore Angelo Proietti, arrestato nel 2016 per bancarotta fraudolenta, verrà ricordato anche per essere il primo cittadino italiano condannato dal Tribunale vaticano per il reato di autoriciclaggio. Lo scorso 17 dicembre, infatti, i giudici vaticani hanno disposto una condanna a due anni e mezzo di reclusione per l'imprenditore romano, oltre alla confisca di un milione di euro già sequestrato nel 2014 dalle autorità vaticane. Per maggiori approfondimenti: https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-19/da-roma-primo-sequestro-un-conto-corrente-presso-ior-l-imprenditore-angelo-proietti-domiciliari-bancarotta-101916.shtml?uuid=ADIXqFL e http://m.dagospia.com/angelo-proietti-sara-ricordato-anche-per-essere-il-primo-condannato-dal-tribunale-vaticano-per-191462.
Ottaviani è stato nominato liquidatore della holding del discusso uomo di affari il 15 ottobre del 2017: dieci giorni prima Proietti aveva ceduto tutto a Simonetta Catena, ma i rapporti tra Ottaviani e Proietti datano a ben prima. Ottaviani viene infatti nominato presidente della Holding il 22 giugno del 2015 e il 5 giugno del 2017 diventa invece amministratore unico: in totale continuità, insomma.
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