Porta Elisa News
domenica, 8 marzo 2020, 09:34
Nuova stretta per combattere il Coronavirus: nella notte e dopo un balletto durato ore con una bozza che è circolata nelle redazioni dei giornali e che ha generato panico in tantissime persone, il governo ha annunciato ulteriori misure. E' previsto il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province (Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Vercelli e Asti) mentre restrizioni di natura preventiva sono previste per tutto il territorio nazionale.
Le nuove misure, che entrano in vigore già oggi, varranno fino al 3 aprile, "salvo diverse disposizioni" e si sono rese necessarie per il dilagre del virus. Il decreto cancella le "zone rosse" e allarga l'area di quarantena. In Lombardia e nelle 14 province confinate ci sarà "un vincolo" che limiterà "gli spostamenti nel territorio". I cittadini di queste zone potranno entrare e uscire soltanto "per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e di emergenza". A chi ne abbia l'esigenza sarà comunque consentito il rientro a casa. Non un divieto assoluto di movimento, quindi, ma "una ridotta mobilità". A dir poco difficile da comprendere, al punto che i governatori di Lombardia e Emilia Romagna hanno già chiesto chiarimenti e manifestato perplessità.
Sospese le attività didattiche nelle scuole e nelle università (fino al 3 aprile nelle zone interessate), le cerimonie e le manifestazioni e la chiusura dei luoghi di aggregazione come i musei e i luoghi di cultura. Sono consentite attività di ristorazione (nelle zone interessate solo dalla 6 alle 18) nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro: i gestori che non faranno rispettare le norme, andrarnno incontro alla chiusura. Gli eventi sportivi di atleti professionisti e categorie assolute dovranno, infine, svolgersi, a porte chiuse o all'aperto senza presenza di pubblico, come previsto dal precedente decreto. Difficile valutare se ci saranno ulteriori ricadute tra i dilettanti: è da ricordare che la Lucchese il 22 marzo prossimo, dovrebbe giocare a Verbania.
Le misure hanno provocato nella notte un vero proprio assalto per uscire delle zone in quarantena, soprattutto da parte di chi da quelle parti lavora ma proviene da altre zone d'Italia. Durissimo il commento del virologo Roberto Burioni: “Follia pura si lascia filtrare la bozza di un decreto severissimo che manda nel panico la gente che prova a scappare dall’ipotetica zona rossa, portando con sé il contagio. Alla fine l’unico effetto è quello di aiutare il virus a diffondersi. Non ho parole”.
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