Porta Elisa News

Mangiarano: "Non abbiamo ancora visto il progetto definitivo dello stadio"

martedì, 23 maggio 2023, 17:34

Prima uscita pubblica per il membro del cda e direttore generale in pectore della Lucchese Giuseppe Mangiarano che questo pomeriggio ha presenziato ai lavori della commissione comunale Sport, Cultura, Politiche Formative e Giovanili per presentare, secondo quanto prevedeva l'ordine del giorno, "l'attività e pianificazione della società calcistica Lucchese 1905".  E dall'audizione sono venuti fuori particolari interessanti su quanto il nuovo gruppo intende fare, ma anche sorprendenti in materia di stadio: Mangiarano ha affermato che l'attuale compagine societaria non conosce il progetto definitivo, quello per intenderci presentato una decina di giorni fa e la cui presentazione è stata resa nota da un post dello storico dirigente rossonero Bruno Russo, senza peraltro che la notizia venisse però ripresa dai canali ufficiali del club. Dunque il progetto presentato è stato firmato solo da Aurora Immobiliare?

Secondo Mangiarano, la questione centrale è capire chi sosterrà l'investimento, un aspetto mai reso noto con chiarezza in passato e che aveva originato alcune riserve anche della precedente amministrazione comunale che chiedeva garanzie sulla sostenibilità economica del progetto stesso.

“Stadio? Il Gruppo Bulgarella non ha rilevato la Lucchese per l'impianto – ha spiegato Mangiarano – lo abbiamo scoperto dopo, anzi credevamo che il progetto sarebbe stato presentato prima della cessione della società. Abbiamo letto dai giornali che è stato presentato il progetto definitivo ma non lo abbiamo ancora visto. La prima cosa da capire chi sono i soggetti privati che investiranno nello stadio, quali aziende sono già pronte per investire in questo progetto importante, altrimenti dobbiamo fare una riflessione sull'intero progetto: non è possibile pensare che se questo progetto è bello, automaticamente è realizzabile; se non dovesse essere realizzabile, al di là dell'iter amministrativo, sarebbe un peccato. A queste domande dobbiamo dare una risposta prima del bando di gara”.

"Siamo un po' assenti sui media – ha dichiarato – perché preferiamo comunicare quello che abbiamo fatto a quello che vorremmo fare. La nostra posizione nasce qualche mese fa quando Andrea Bulgarella ha deciso di investire nel mondo del calcio, nel mese di settembre scorso mi ha chiesto di valutare quali società potessero essere adatte per le sue ambizioni, ma sin dall'inizio Lucca era stata individuata come la piazza giusta. La trattativa è stata complesse perché c'erano altri soggetti interessati, nelle questioni sul tavolo non abbiamo parlato di stadio ma di progetto sportivo, valorizzazione del marchio e settore giovanile. Con il tempo ci siamo poi resi conto che intere generazioni di tifosi sono letteralmente sparite con i fallimenti. Il periodo pandemico ha illuso le aziende di poter dilazionare le tasse, ma una volta finita la pandemia tutti hanno dovuto ripianare le perdite, la vecchia governance non aveva questa possibilità, e va detto che in parte hanno anteposto gli interessi della Lucchese a quelli personali. Si sono levati il peso della gestione ma non hanno acquisito nessuna remunerazione. Da parte nostra, ora dobbiamo risanare la società e attivare una seria programmazione. Ci siamo trovati non solo noi, ma tutte le società sportive del territorio, a che fare con impianti non solo vecchi ma mal manutenuti. Il primo problema, è quello di sistemare gli impianti: le convenzioni sottoscritte consentono l'intervento del privato, ma serve allungare la durata delle stesse: immaginatevi chi potrebbe investire in strutture con un periodo di convenzione ridotto. Dobbiamo ringraziare l'amministrazione per la disponibilità, ma il marchio Lucchese non è al momento al pari della città che è conosciuta per Lucca Comics, Summer Festival e la bellezza del suo centro storico e per la Versilia: dobbiamo provare a rendere la partita un evento primario, per farlo c'è bisogno di tutti”. 

"Vogliamo attirare più risorse umane possibili di Lucca – ha aggiunto - partendo dalla scuola calcio ma anche figure come quella del team manager: dobbiamo valorizzare queste risorse per avere anche una partecipazione diversa allo stadio. Ci vorrà tempo, nessuno vince dalla sera alla mattina: dovremo farlo capire ai tifosi, penso al Monza di Berlusconi che non ha vinto al primo anno. Ringrazierò sempre i tifosi per quello che fanno, penso a chi era a Ancona per i play off”.

“ Mangiarano ha fotografato una situazione realistica del nostro comune per quanto riguarda lo sport – ha aggiunto l'assessore allo Sport Fabio Barsanti – penso al basket maschile e ai problemi di quello femminile. Il gruppo Bulgarella, come mi auguro, dovrà dimostrare con i fatti le sue intenzioni per riportare la Lucchese dove gli compete. Purtroppo, anche nel passato, ogni momento importante è arrivato da gruppi non del territorio, a riprova di un mancato interesse dei gruppi imprenditoriali del posto, nonostante tante eccellenze. La città è cresciuta in termini di proposte, di presenze turistiche, ma i principali sport non sono ancora riusciti a colmare il gap. Dobbiamo programmare una uscita dallo stato di arretratezza delle strutture, anche con il piano triennale. In questa fase, stiamo cercando, il sindaco in prima persona, per iniziare un rapporto con le compagini industriali locali per avvicinarle allo sport, a partire dal Basket Le Mura, ma non solo. C'è un gap, dobbiamo iniziare a ridurlo e incrementare il senso di identità che passa anche dal calcio e che in passato non è stata coltivata. Quanto allo stadio, ribadisco quanto detto: dovremo verificare tutto quello che è stato depositato dalla Lucchese. I tempi? Dopo le nostre verifiche sulla completezza dovremo aprire la conferenza dei servizi".




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