Porta Elisa News
martedì, 4 marzo 2025, 08:46
Lo stadio Adriatico, oggi intitolato all'olimpionico di atletica leggera Giovanni Cornacchia, risale al 1955 quando l'impianto venne inaugurato contro il Como. In precedenza, il Pescara aveva utilizzato numerosi campi, tra cui il Rampigna, soprannominato la Fossa dei Leoni.
Nel 1955, l'allora sindaco della città abruzzese Chiola, nell'ambito delle sovvenzioni per le Olimpiadi italiane del 1960, decise di dare vita a un nuovo impianto polivalente (e nel corso dei decenni saranno tante le manifestazioni internazionali di atletica leggera) che in qualche modo, e in scala ridotta, ricorda l'Olimpico di Roma. Inizialmente, l'impianto può contenere circa 10mila spettatori, ma con una serie di modifiche avvenute nel 1977, in occasione del primo campionato di Serie A degli abruzzesi, la capienza viene innalzata addirittura a 40mila posti in piedi. A metà anni ’80 viene eliminato il fossato che separa gli spalti dal terreno di gioco, a seguito di alcuni incidenti nei momenti di tentata invasione da parte del pubblico e collocato un tabellone elettronico. Lo stadio, che nel frattempo ha visto anche la posa in opera dei seggiolini è in quel momento uno dei più moderni, al punto che per i Mondiali di Italia '90 viene inserito tra gli impianti riserva nel caso di defezioni di uno degli stadi prescelti sia pure con 26mila posti di capienza.
Attualmente l'impianto ha una capienza massima di 22mila spettatori (il settore ospiti solo 749) ed ha un solo settore dotato di copertura. Il terreno di gioco è in erba naturale e misura 105x68 metri.
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