Rubriche : romanzo rossonero

Ripescaggio? No, grazie: non siamo livornesi, pisani o fiorentini

martedì, 7 aprile 2020, 13:22

di alessandro lazzarini

Il ripescaggio è un'onta che si devono tenere cucita addosso Pisani, Fiorentini e Livornesi, non la Lucchese Libertas, che quanto meno nel calcio moderno ha sempre dovuto sudarsi la categoria sul campo. Ecco dunque che si pone il problema di un campionato che probabilmente non potrà essere portato regolarmente a termine ma che dovrà comunque avere un epilogo. Siamo certi che la maggior parte dei tifosi saranno inclini alla logica dell'utile, sostenendo che la categoria professionistica vada riottenuta in qualsiasi modo, ma noi no, noi la vogliamo conquistare sul campo.

D'altra parte se avessimo voluto affrontare il calcio col piglio che va per la maggiore non avremmo messo in piedi una rubrica che guarda al mondo del pallone in senso romantico, velata di una certa innegabile nostalgia per un circo che non sia solo industria e interessata più al fenomeno di costume che alle tattiche e ai fatti di campo. E' per questo che non siamo soliti parlare di plusvalenze, di transizioni e delle mutande di Ronaldo, è per questo che preferiamo perdere che vincere rubando, ed ancora è per tutti questi motivi che per noi l'apice della gioia calcistica è un gruppo di ragazzi che piange sotto una curva a Bisceglie dopo la più effimera delle vittorie e non certo un gesto tecnico, per quanto bello possa essere. Insomma, per noi contano più i valori e la dignità che ispirano un gesto che le sue conseguenze: questo significa essere 'romantici'.

Ecco perché vogliamo che la Lucchese torni fra i professionisti ma pretendiamo che la Lega si inventi qualcosa affinché ciò possa avvenire sul campo. Non vogliamo incontrare pisani a colazioni che ci dicono: "gao, ora siete stati ripescati anco voi, un vi vergognate? Siete du gatti, annoi quando ci ripescavano s'andava allo stadio in 90mila anche pè l'allenamenti", né tantomeno livornesi che si pensan d'esser più furbi dell'umanità intera e che credendo di far ridere starnazzano: "dè, bella caata, vi c'è voluto ir virus pè levavvi di 'ulo da dillettanti".

Certo, non ci sarebbe da vergognarsi come per un ripescaggio se dovesse essere deciso di congelare le classifiche e promuovere le prime classificate del momento organizzando campionati in sovrannumero, ma noi abbiamo bisogno di una consolazione romantica, ad esempio uno spareggio col Prato, magari in campo neutro; sarebbe una partita bellissima, affatto scontata, fra due squadre che tutto sommato se lo sarebbero meritate distanziando le inseguitrici, oltre che una suggestiva occasione di folklore per lo spettacolo che si vedrebbe sugli spalti, coi lucchesi sicuramente appassionati, colorati e con una coreografia orgogliosa come loro solito e gli avversari pratesi sicuramente a gremire il loro settore riempiendolo con la loro qualità più conosciuta, che è quella di essere invisibili. La vittoria non sarebbe certo mica scontata, anzi a noi gli Azzurri sono sempre sembrati migliori dei Rossoneri, ma proprio per questo sarebbe ancora più bella, perché siamo certi che Benassi e compagni riuscirebbero ad ottenerla.

Certo, bella gatta da pelare per le varie leghe quella della chiusura dei tornei, se non si potrà presguirli sul campo almeno a porte chiuse. Non esiste una soluzione che sia davvero giusta, c'è il rischio di scontentare qualcuno sia annullando i campionati che uscendone con qualche escamotage come quello suggerito sopra; di certo quello che ci sembra di poter dire è che sono tutte piccole cose rispetto a ciò che stiamo vivendo in questo momento storico.

A scanso di equivoci, visto che in passato qualcuno si è vagamente risentito di qualcosa scritto in questa rubrica, ci teniamo a sottolineare che il nostro campanilismo è goliardico, il nostro tono ironico e il nostro intento completamente distensivo; se poi è capitato per caso di rigirare il dito nella piaga nei complessi o nelle frustrazioni di qualcuno, vi assicuriamo che proprio, ma davvero, cioè lo giuriamo, non volevamo farlo.



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