Settore giovanile
martedì, 9 novembre 2021, 15:03
di diego checchi
Tanti gli argomenti di cui parlare con Toni Carruezzo, allenatore della Primavera 3 rossonera: dai suoi giovani allievi al suo lavoro che svolge con grande entusiasmo. Anche i risultati stanno iniziando a arrivare.
"Le sensazioni sono molto positive quest'anno, in buona parte si raccoglie il lavoro dell'anno scorso, tutti i 2003, praticamente metà della squadra erano già con me. Quest'anno sul campo siamo imbattuti, abbiamo avuto solo la defezione di Pesaro per quel problema con la sostituzione. Sono molto contento, penso che siamo sulla buona strada anche per poter dare una mano alla prima squadra soprattutto perché i ragazzi sono pronti anche dal punto di vista mentale".
Pensa che il lavoro sull'atteggiamento sia fondamentale?
"Il lavoro mentale è la parte più importante, spirito di squadra abnegazione, sacrificio, rispetto, sono tutte cose indispensabili per avere spazio nel mondo dei grandi. Poi c'è anche il discorso tecnico, la palla va gestita in un certo modo, non puoi più fare dribbling su dribbling, bisogna far correre la palla come si fa in prima squadra. E ovviamente anche la preparazione fisica è determinante".
Si trova bene nel ruolo di allenatore?
"Questo lavoro mi sta dando grandissima soddisfazione. I ragazzi si affidano molto all'allenatore e si butterebbero nel fuoco tanta è la voglia di arrivare a fare i calciatori. Io cerco di aiutarli e dargli i consigli giusti. Quando si ottengono i risultati, e non parlo solo delle vittorie, ma soprattutto dei miglioramenti anche individuali, per me è una soddisfazione incredibile, una cosa che non avrei nemmeno immaginato. Poi ovviamente si crea un bel gruppo, insomma è un bel lavoro, molto affascinante".
Quello di quest'anno è un girone diverso dagli anni scorsi, in cosa cambia?
"Abbiamo trovato più qualità a livello di gioco ma anche più fisicità rispetto all'anno scorso. Poi ci sono trasferte più impegnative e lunghe ed è una cosa che bisogna mettere in conto. È più faticoso ma decisamente più interessante".
Adesso sta seguendo il corso a Coverciano.
"Sì, mi manca una settimana per terminare e poi ci saranno gli esami, dopo di che sarò abilitato ad allenare in Seri C e anche a fare il secondo in Serie A. Sono due mesi che sono impegnato in questo corso e devo dire che è molto duro e impegnativo ma altrettanto interessante e formativo. Ci sono diversi allenatori che si stanno facendo conoscere come Laterza del Taranto, Bombardieri del settore giovanile dell'Empoli, Villa che fa il secondo a Catanzaro e poi ci sono 5 o 6 allenatori della Serie A femminile oltre a diversi che fanno la primavera 3 come me".
Pensa che questo possa essere il suo ruolo?
"Assolutamente sì, non l'ho voluto fare prima per diversi motivi ma questo è un ruolo che mi aveva sempre affascinato. Tanti allenatori che ho avuto in carriera mi avevano spinto e consigliato a farlo perché pensavano che ci fossi tagliato e devo dire che mi sta appassionando tantissimo. Poi poterlo fare alla Lucchese è un qualcosa in più, Lucca è la città che mi ha adottato, questi sono i colori del mio cuore, e questo senso di appartenenza è una cosa che cerco di trasmettere ai ragazzi, credo sia una valore in più e loro ormai ci tengono alla Pantera".
Qual è il suo sogno nel cassetto?
"Non penso a lungo termine, un bel traguardo sarebbe riuscire a portare uno dei ragazzi alle porte della prima squadra, sarebbe davvero una bella realizzazione del mio lavoro. Se proprio devo pensare al futuro dico che spero di poter alzare l'asticella del lavoro e vedere dove si potrà arrivare, ma per ora soddisfatto di lavorare con i ragazzi".
E la Lucchese prima squadra la segue?
"Certamente, devo dire che una cosa che ho notato molto quest'anno in campo è proprio il senso di appartenenza, credo che Guido e tutto lo staff siano stati bravi a trasmettere ai ragazzi l'amore che loro stessi hanno verso la maglia. La squadra ha saputo reagire bene nei momenti di difficoltà e penso che ci si toglierà qualche bella soddisfazione. Poi con Pagliuca ci parliamo costantemente, ogni tanto manda qualche ragazzo a giocare con noi, c'è un confronto continuo anche con Fracassi e loro sono ben informati sui progressi dei miei ragazzi".
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