Porta Elisa News
lunedì, 30 novembre 2020, 16:23
di diego checchi
I numeri sono impietosi: 26 gol subiti e peggior difesa di tutti i campionati professionistici di calcio italiani. Una sterilità in attacco che deve far riflettere. Una squadra che dopo un’ora non riesce a stare in piedi perché in ben 21 giocatori hanno avuto il covid e non sono ancora rientrati in forma. 3 punti in classifica e i playout lontani. Un quadro da far tremare i polsi e da far paura. È un periodo drammatico, inutile negarlo. Ovviamente sportivamente parlando, perché nella vita ci sono problemi ben più grossi da dover risolvere, come salute, lavoro, ecc, ecc…
E questo Covid-19 che attanaglia le giornate delle persone e cambia il modo di vivere. Per chi ama la Lucchese questo è uno dei momenti più bassi, inutile nasconderci dietro ad un dito, perché se a livello finanziario e societario tutto funziona come un orologio, a livello sportivo va tutto storto. Ormai è un canovaccio che ripetiamo da troppe settimane. In 12 giornate giocate, ci sono stati 3 pareggi e 9 sconfitte. La Lucchese ha già cambiato allenatore passando da Monaco a Lopez e dobbiamo dire che qualche frutto si è visto soprattutto dal punto di vista del gioco e dell’applicazione. Ma purtroppo c’è da migliorare e anche tanto. È anche vero che il tecnico non ha potuto lavorare mai una settimana intera con la squadra al completo e le tante partite ravvicinate hanno inciso in maniera determinante sullo stato fisico dei ragazzi.
Noi però non vogliamo e non dobbiamo essere disfattisti perché crediamo che con i dovuti aggiustamenti, questa squadra possa salvarsi. La strada è in salita e se la Lucchese riuscirà a ottenere questo traguardo sarà un’impresa. Ma intanto guardiamo partita per partita. Serviranno al più presto almeno un paio di attaccanti che possano supportare Bianchi, visto che Moreo non sta incidendo come avrebbe dovuto e quindi potrebbe tornare al Cosenza per fine prestito. Questa squadra va migliorata e non bisogna guardare in faccia nessuno, lo abbiamo detto già la settimana scorsa: bisogna ragionare con la testa e non con il cuore, parlare chiaro a chi non rientra nei piani, ringraziare per ciò che è stato fatto per i colori rossoneri e salutare. Intanto, da qui a gennaio, bisogna far dei punti per restare attaccati al treno della salvezza.
Un’altra cosa da sottolineare è che forse c’è una rosa troppo ampia e 9/10 giocatori dovranno essere sacrificati, magari per far posto a 5 elementi di spessore. Non servono 30 giocatori, tanto per far numero, ma quelli giusti per il salto di qualità a una squadra che nel girone di ritorno dovrà viaggiare con una media playoff, altrimenti la salvezza diventerà una chimera. È giusto dirselo a quattr’occhi. In vista di Pontedera mancherà capitan Benassi per squalifica e non ci saranno Scalzi, Kosovan, Cruciani, Lo Curto per infortunio. Le condizioni di Bianchi, Molinaro, De Vito e Panati, andranno valutate oggi. Insomma, una situazione non facile, ma non resta che invertire la rotta.
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