Porta Elisa News
sabato, 13 luglio 2024, 12:10
di gianluca andreuccetti
Negli ultimi mesi, il tema delle seconde squadre è stato al centro del dibattito per quanto riguarda il calcio italiano. Come noto, la prima a lanciare una squadra B in Italia è stata la Juventus nel 2018. La scorsa stagione è stato il turno dell'Atalanta, mentre quest'anno quello del Milan. Parte degli addetti ai lavori, è convinto che questo progetto sia utile perché favorisce un inserimento rapido dei ragazzi in prima squadra. Altri, lo reputano dannoso perché va a danneggiare alcune piccole realtà che già puntano sui giovani del proprio vivaio. Al di là delle opinioni personali, attraverso un comunicato ufficiale, la Lega Pro ha deliberato una serie di norme a cui le seconde squadre devono sottostare per partecipare al campionato di Serie C 2024/25. Molte di queste regole erano già presenti lo scorso anno: sono due invece le novità. Andiamo per gradi.
Partiamo dai calciatori. Nella distinta di gara possono essere inseriti fino a 26 calciatori, di cui 4 massimo fuori quota (nati prima del 1 gennaio 2002). Tutti gli altri dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2001. Inoltre, i giocatori inseriti nella distinta di gara, non dovranno essere presenti nell'elenco dei 25 calciatori del Campionato di Serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare nel campionato di Serie A. Però, sempre nel rispetto di queste ultime norme, è consentito i passaggi dei calciatori fra la prima e la seconda squadra. La prima novità è legata al numero di presenze minimo: durante i Play-Off e i Play-Out possono essere utilizzati solamente quei calciatori che abbiano raggiunto nel corso della stagione regolare le 25 presenze in seconda squadra, 12 presenze nel caso in cui sia stato tesserato durante la sessione invernale di calciomercato.
Nel caso in cui la seconda squadra vinca i Play-Off cosa succede? Semplice: verrà promossa in Serie B, ma non può partecipare allo stesso campionato della prima squadra, né tanto meno ad un campionato superiore. Rispetto agli altri anni, la Lega Pro ha introdotto una norma che prevede la retrocessione in Serie D delle seconde squadre. Dall'altra parte, in caso di retrocessione, le squadre B possono presentare comunque domanda per il ripescaggio. Da ricordare che le seconde squadre di una società di Serie A occupano il primo posto all'interno della graduatoria dei ripescaggi.
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