Porta Elisa News
martedì, 21 gennaio 2025, 21:37
di emanuela lo guzzo
A una settimana esatta dal comunicato del “Gruppo Bulgarella” che attraverso l’ufficio stampa della Lucchese informava dell’avvenuta cessione della società a “una cordata di società lombarde capitanata dall’Avv. Giuseppe Longo”, restano ancora non ben definiti i contorni dell’operazione.
In attesa della conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà, in programma per domani 22 gennaio, abbiamo cercato di metterci in contatto con l’ormai ex amministratore delegato Salvatore (detto Ray) Lo Faso, artefice della trattativa che ha portato alla vendita della Pantera.
Raggiunto telefonicamente, ci ha fornito risposte parziali che non aiutano comunque a sciogliere i nodi di questa intricata vicenda.
È lecito pensare che ci sia stata un po’ troppa leggerezza nella cessione della società?
“Era da tempo che la società era in vendita e io stesso nel mese di ottobre ho chiesto all’amministrazione comunale di intercedere presso l’imprenditoria locale affinché aiutasse la Lucchese, ma nessuno si è mosso. Le condizioni di salute del presidente Bulgarella non ci hanno lasciato margine per agire diversamente. Abbiamo lasciato le garanzie, la fideiussione e un albergo. Cosa dovevamo fare di più”? (Dal contratto stipulato risulta che la fideiussione debba essere sostituita entro il 15 febbraio prossimo ndr)
Con chi ha portato avanti la trattativa? Ci risulterebbe che ci sia stato un mediatore nell’operazione.
“Ho trattato esclusivamente con l’avvocato Longo. Non posso dire altro anche perché ho rimesso tutte le mie deleghe e non sono più autorizzato a parlare di nessun aspetto legato alla Lucchese”.
Non crede che la città e l’amministrazione comunale, che vi hanno accolto a braccia aperte, avrebbero meritato una maggiore trasparenza?
“Abbiamo avuto e viviamo dei giorni difficili e gli ultimi sono stati molto tristi, ma io non posso aggiungere altro”.
A noi dispiace moltissimo per le condizioni di salute del presidente, ma ci sono domande che dobbiamo farle ugualmente. Lei sa di preciso a chi ha venduto la Lucchese? Perché ancora a Lucca non è chiaro a nessuno.
“Abbiamo agito per il meglio. Quando il presidente sarà nella condizione di farlo, rilascerà lui stesso una dichiarazione in merito”.
Si rende conto che nell’ambiente rossonero in questo momento c’è molta preoccupazione?
“Non credo che ci siano motivi per essere preoccupati. Penso che la Lucchese e i suoi tifosi possano stare tranquilli. Adesso la devo salutare”.
Siamo andati a ricercare i contenuti dell’incontro con l’amministrazione comunale cui ha fatto riferimento il dottor Lo Faso: risale al 3 ottobre, voluto dal sindaco Pardini e dall’assessore allo sport Barsanti per discutere le questioni relative al settore giovanile in seguito alle dimissioni di Massimo Morgia da coordinatore tecnico. In quella circostanza la società, dopo aver rassicurato il Comune, dichiarava di aver respinto offerte di acquisto ribadendo l’intenzione di andare avanti con il progetto (https://www.gazzettalucchese.it/porta-elisa-news/2024-2/10/incontro-con-la-lucchese-il-comune).
Nell'occasione il dottor Lo Faso avrebbe chiesto sì il sostegno di eventuali sponsor, ma solo a supporto del settore giovanile.
Il “Gruppo Bulgarella” e i suoi attori principali dunque, abili a fare promesse senza mantenerne alcuna, escono di scena così come sono entrati: recitando un copione.
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