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mercoledì, 10 settembre 2025, 13:10
Il calcio italiano ha una capacità unica di sorprendere e emozionare, soprattutto nei momenti più drammatici delle partite. I gol dell’Italia all’ultimo minuto rappresentano alcuni dei ricordi più intensi per i tifosi azzurri: istanti in cui tutto sembra perduto e, in un battito di ciglia, il destino della squadra cambia. Dalle imprese storiche dei Mondiali del 1994 fino alle recenti qualificazioni ai Mondiali 2025, la Nazionale ha dimostrato di saper reagire quando la pressione è al massimo, regalando emozioni che rimangono impresse nella memoria collettiva. Questi gol non sono solo reti decisive: sono momenti di pura magia, in grado di trasformare la tensione e la delusione in gioia e celebrazione nazionale.
Il 5 luglio 1994 al Foxboro Stadium di Boston rappresenta una data cruciale per il calcio italiano. L'Italia di Arrigo Sacchi si trovava in una situazione drammatica negli ottavi di finale dei Mondiali USA, sotto di un gol contro la Nigeria e in inferiorità numerica dopo l'espulsione di Gianfranco Zola al 75°. Il caldo opprimente, con un'umidità vicina al 90%, rendeva ancora più difficile la situazione per gli azzurri. Roberto Baggio, fino a quel momento apparso spento, decise di prendersi sulle spalle la responsabilità della qualificazione.
Quando calcia all’88’ contro la Nigeria, la tensione è alle stelle: ogni tifoso trattiene il respiro, sperando che quel colpo cambi tutto. È la stessa emozione che si prova quando, su uno dei tanti siti affidabili in Italia, si gratta l’ultima casella di un gratta e vinci online e l’esito resta incerto fino all’ultimo secondo.
Roberto Mussi riuscì a penetrare nell'area di rigore nigeriana e servì Baggio, che di prima intenzione calciò rasoterra trovando l'angolino. Il gol del pareggio cambiò completamente l'inerzia della partita, portando l'incontro ai tempi supplementari dove il Divin Codino completò l'opera con il rigore della vittoria. Questa rimonta rappresenta uno dei gol dell'Italia all'ultimo minuto più significativi della storia, perché salvò un'intera spedizione mondiale e lanciò Baggio verso il Pallone d'Oro.
Il 13 giugno 2002 a Oita, durante i Mondiali di Corea-Giappone, l'Italia si trovava nuovamente in una situazione critica. Sotto di un gol contro il Messico grazie alla rete di Jared Borgetti, la squadra di Giovanni Trapattoni rischiava seriamente l'eliminazione già nella fase a gironi. Per oltre un'ora di gioco, i centroamericani avevano dominato la partita con la loro manovra offensiva ariosa, mettendo in seria difficoltà la difesa azzurra.
L'episodio che cambiò le sorti della partita arrivò all'85° minuto. Alessandro Del Piero, subentrato a Francesco Totti qualche minuto prima, trovò il gol del pareggio con un colpo di testa su una palla colpita in semirovesciata da Vincenzo Montella. Questo gol non solo salvò l'Italia dall'eliminazione, ma garantì il passaggio del turno come seconda classificata del girone alle spalle proprio del Messico.
I Mondiali 2006 in Germania regalarono all'Italia momenti indimenticabili, a partire dagli ottavi di finale contro l'Australia. Il 26 giugno a Kaiserslautern, la partita sembrava destinata ai tempi supplementari quando, al 95° minuto, si verificò l'episodio che cambiò tutto. Fabio Grosso penetrò nell'area australiana e venne atterrato da Lucas Neill, provocando il rigore che l'arbitro spagnolo Luis Medina Cantalejo non esitò ad assegnare.
Dal dischetto si presentò Francesco Totti, che con un destro potente alla destra di Mark Schwarzer realizzò il gol della qualificazione. Il rigore, trasformato al 94°26", rappresentò uno dei momenti più tesi e carichi di emozione di quell'estate tedesca. L'azione che portò al penalty era iniziata proprio con un lancio di sinistro di Totti per Grosso, dimostrando come i campioni sappiano essere decisivi anche nei dettagli apparentemente secondari.
Anni dopo, Totti ricordò quel rigore come uno dei momenti chiave che gli fece capire che l’Italia poteva davvero vincere il Mondiale
Se il rigore di Totti aveva aperto le porte dei quarti, fu Fabio Grosso a regalare all'Italia la finale mondiale con una delle reti più iconiche della storia azzurra. Il 4 luglio 2006 al Signal Iduna Park di Dortmund, contro la Germania padrona di casa, la partita sembrava destinata ai rigori quando arrivò il momento magico. Al 119° minuto, su calcio d'angolo di Del Piero, la palla arrivò a Pirlo che calciò verso la porta: il tiro venne deviato e Grosso si trovò nella posizione giusta per insaccare di sinistro.
La telecronaca di Fabio Caressa su Sky Sport è rimasta nella storia. La corsa di Grosso verso la bandierina, con i riccioli al vento e l'incredulità dipinta sul volto, rappresenta una delle immagini più belle del calcio italiano. Pochi minuti dopo Del Piero chiuse definitivamente i conti, ma fu il gol di Grosso a spezzare l'equilibrio e a portare l'Italia verso il quarto titolo mondiale.
Il 17 novembre 2007 a Hampden Park rappresenta un’altra data fondamentale per il calcio italiano nel post-Mondiali 2006. L'Italia di Roberto Donadoni si trovava a Glasgow per giocarsi la qualificazione agli Europei 2008 contro una Scozia determinata a raggiungere la fase finale. L'atmosfera nell'imponente stadio scozzese era infernale, con oltre 50.000 tifosi locali pronti a spingere la loro nazionale verso un traguardo storico.
La partita iniziò nel migliore dei modi per gli azzurri con il gol lampo di Luca Toni dopo appena 2 minuti, ma nella ripresa la Scozia riuscì a pareggiare con Barry Ferguson. Quando tutto sembrava destinato a finire in parità, arrivò l'episodio decisivo. All'88° minuto, su punizione dalla destra battuta da Andrea Pirlo, Christian Panucci si elevò più di tutti e di testa realizzò il gol della vittoria e della qualificazione. Questa rete non solo portò l'Italia agli Europei 2008, ma mantenne alto il prestigio del calcio italiano in un momento delicato dopo le polemiche seguite ai Mondiali vinti in Germania.
Siamo adesso a Tolosa, il 17 giugno 2016, durante gli Europei di Francia. L'Italia di Antonio Conte affrontava la Svezia in una partita cruciale per il primo posto nel girone. La squadra azzurra aveva già conquistato la qualificazione agli ottavi battendo il Belgio all'esordio, ma vincere contro gli scandinavi significava evitare incroci pericolosi nella fase ad eliminazione diretta. Per gran parte della partita, gli azzurri faticarono a trovare il gol contro una Svezia ben organizzata tatticamente.
All'87° minuto sembrò arrivare il momento decisivo con l'incornata di Marco Parolo che si stampò sulla traversa, ma due minuti dopo arrivò l'episodio che decise la partita. Su rimessa laterale di Giorgio Chiellini, Simone Zaza spizzò di testa per Eder, che bruciò l'avversario diretto e con un destro a giro imparabile fulminò Andreas Isaksson. Il gol dell'attaccante dell'Inter, il terzo in maglia azzurra, regalò all'Italia il primo posto nel girone con un turno d'anticipo.
Mattia Zaccagni agli Europei 2024
Il 24 giugno 2024 a Lipsia rimarrà per sempre impresso nella memoria dei tifosi azzurri. L'Italia di Luciano Spalletti si trovava in una situazione drammatica contro la Croazia: sotto 1-0 e a un passo dall'eliminazione agli Europei di Germania. La squadra aveva deluso nelle prime due partite del girone, mostrando un gioco involuto e una mancanza di personalità preoccupante. All'ottavo minuto di recupero, quando ormai l'eliminazione sembrava inevitabile, si materializzò il miracolo.
Mattia Zaccagni, entrato dalla panchina, ricevette palla al limite dell'area croata dopo un'azione impetuosa di Riccardo Calafiori. Il fantasista della Lazio, con un destro a giro perfetto, realizzò il gol del pareggio che vale la qualificazione agli ottavi di finale. L'1-1 finale salvò gli azzurri da quella che sarebbe stata la seconda sconfitta consecutiva in un Europeo, evento mai verificatosi nella storia della Nazionale.
L’8 settembre 2025 in Ungheria si è consumata una delle partite più folli nella storia recente della Nazionale italiana. L'Italia, impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, si è trovata avanti 4-2 contro Israele quando sembrava aver messo al sicuro il risultato. Tuttavia, in pochi minuti gli avversari sono riusciti a pareggiare 4-4, gettando nello sconforto i tifosi azzurri.
Quando tutto sembrava perduto, nel recupero della ripresa arriva il gol della salvezza. Sandro Tonali, tornato in Nazionale dopo la squalifica per il caso scommesse, realizza la rete del definitivo 5-4 che regala tre punti fondamentali per il cammino verso i Mondiali 2026. Lo stesso commissario tecnico Gennaro Gattuso l’ha definita "la partita più folle da quando alleno", ammettendo gli errori tattici nella gestione del vantaggio ma sottolineando l'importanza della reazione caratteriale della squadra.
Anno |
Competizione |
Avversario |
Marcatore |
Minuto |
Risultato finale |
1994 |
Mondiali USA |
Nigeria |
Roberto Baggio |
88° |
2-1 (dts) |
2002 |
Mondiali Corea-Giappone |
Messico |
Alessandro Del Piero |
85° |
1-1 |
2006 |
Mondiali Germania (ottavi) |
Australia |
Francesco Totti |
95° |
1-0 |
2006 |
Mondiali Germania (semifinale) |
Germania |
Fabio Grosso |
119° |
2-0 (dts) |
2007 |
Qualificazioni Euro 2008 |
Scozia |
Christian Panucci |
88° |
2-1 |
2016 |
Europei Francia |
Svezia |
Eder |
88° |
1-0 |
2024 |
Europei Germania |
Croazia |
Mattia Zaccagni |
98° |
1-1 |
202e |
Qualificazioni Mondiali 2026 |
Israele |
Sandro Tonali |
90° + recupero |
5-4 |
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